sabato 31 maggio 2014

Incredibile: costruire una casa con una stampante 3D in 24 ore!




I conflitti d'interesse delle agenzie di rating. E BlackRock gestisce più denaro di uno Stato

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Ecco i conflitti d'interesse delle società di rating. E BlackRock gestisce più denaro del PIL di uno Stato

Scrive Davide Erba nel suo blog: "Ma che farsa le agenzie di rating!". E ha ragione. Trascriviamo, sulle tre principali:
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S&P’S: società quotata dove figurano tra i principali azionisti Capital World, Vanguard, State Street. 
MOODY’S: il principale azionista è il terzo uomo più ricco del mondo, Warren Buffet, guru della finanza nonché investitore in tantissime primarie società americane.  
FITCH: società di capitale francese di proprietà del magnate Marc Ladreit de Lacharriere, azionista di Air France e France Telecom.
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Il problema non sono solo questi vistosi conflitti d'interesse ma la sproporzione di forze (già ben descritta da Pio XI nella Quadragesimo Anno del 1931 - per vedere alcuni estratti leggere in fondo all'articolo linkato qui) presente nei mercati finanziari.

Fonte: http://radiospada.org/2014/05/ecco-i-conflitti-dinteresse-delle-societa-di-rating-e-blackrock-gestisce-piu-denaro-del-pil-di-uno-stato/

Sapete cos'è la PIMCO? Sapete che il denaro che gestisce è pari a 7 volte il PIL della Grecia?

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Questo breve testo è una mera provocazione che vuole semplicemente spingere a ragionare su quanto a volte i media si limitino a urlare su pagliuzze per non discutere di travi.
Goldman Sachs e JP Morgan, son nomi ricorrenti. Prendiamone un altro: PIMCO. Globalmente al 31 dicembre 2012 il patrimonio amministrato da questa azienda di gestione degli investimenti ammontava a 2.003,8 miliardi di dollari ( http://italy.pimco.com/IT/OurFirm/Pages/Welcome.aspx ).
Il PIL nominale della Grecia nello stesso anno? 299 miliardi di dollari. Quello dell'Irlanda? 221. Spagna? 1479.

venerdì 30 maggio 2014

La massoneria e il governo Renzi, parla il leader massone Magaldi



WebRadioNewtork.eu intervista Giole Magaldi sui legami con la massoneria del governo Renzi.
Magaldi è il leader della loggia massonica italiana Grande Oriente Democratico, divenuto celebre alle cronache per aver ammesso candidamente e pubblicamente che Mario Monti è un massone (circostanza mai smentita da Monti, salvo il siparietto con la bilderberghina Lilli Gruberg a Canotto e mezzo, dove il Bilderberghino & trilateralista Monti dichiaro` di non sapere nemmeno cosa sia, la massoneria) e per aver affermato in TV, anche in questo caso senza essere smentito dai diretti interessati, che le tre principali cariche dello stato, Napolitano, Boldrini e Grasso, hanno legami diretti con la massoneria internazionale.


Staff nocensura.com

Fonte http://www.nocensura.com/2014/05/la-massoneria-e-il-governo-renzi-parla.html 
 

BROGLI ELETTORALI ascoltate questa testimonianza!




Renzi fa già i miracoli, moltiplica le schede. Piazze vuote e urne piene, questa potrebbe essere una spiegazione.
DAL SEGGIO: ‘AGGIUNGEVANO SCHEDE COME FOSSERO CONFETTI’
Reggio Emilia  - Esposto in Procura per brogli elettorali che si sarebbero verificati nelle elezioni amministrative Reggio Emilia, è stato depositato oggi dalla deputata del Movimento 5 stelle, Maria Edera Spadoni e da altri esponenti del movimento.
La vicenda, già denunciata quando era in corso lo spoglio dei voti, riguarda numerose schede che sarebbero state firmate con la stessa grafia nello spazio dedicato alle preferenze, attribuendo il voto agli stessi candidati del Pd: Salvatore Scarpino e Teresa Rivetti (moglie del consigliere del Pd uscente, Carmine De Lucia).
Il caso è scoppiato ieri pomeriggio in viale Montegrappa, al seggio 7: sul posto è arrivata anche la Digos per accertamenti.
L’episodio è stato confermato e verbalizzato anche dalla rappresentante di lista Pd. Il presidente di seggio è Pietro Drammis, già candidato Idv nel 2009.
Un seggio, quello di viale Montegrappa, nel quale, oltre agli altri quattro scrutatori, era presente anche il figlio del presidente Pietro Drammis, Guglielmo. Il fenomeno delle doppie preferenze che sarebbero state aggiunte successivamente,  sarebbe stato riscontrato anche per altre  schede  del Pd in un seggio di via Premuda. Anche in questo caso le preferenze che sarebbero state aggiunte successivamente erano a favore di Salvatore Scarpino.
Renzi fa già i miracoli, moltiplica le schede. Piazze vuote e urne piene, questa potrebbe essere una spiegazione.
Ovviamente, la denuncia del M5S dovrà essere provata, anche se segnalazioni simili, ma al momento senza esposti, arrivano da altre zone d’Italia.
E non è tanto il caso in sé, non si tratterebbe di un numero di schede decisive, ma il modus operandi che questo denuncia. Se in questo caso li hanno beccati i ragazzi di Grillo, in quanti altri, nessuno avrà visto nulla?

Fonte: VoxNews

VEDI ANCHE

VICINI ALL’ARRESTO PER OBAMA?

ObamarrestedRumors provenienti dalla testata americana USpatriots sono stati ripresi dalla prestigiosa The Examiner, cosa che ci fa pensare che vi sia della sostanza nell’indiscrezione secondo la quale  il capo della Corte Suprema John Roberts avrebbe firmato un mandato d’arresto per Barack Obama con accuse di alto tradimento.
Ora staremo a vedere quanto è concreta tale indiscrezione. In traduzione automatica il testo dell’Examiner.
Jervé
E ‘noto che il presidente Barack Obama ha superato l’autorità del suo ufficio in molte zone, ha deliberatamente e illegalmente ignorato gli ordini di molti tribunali federali, e ha violato la Costituzione in molte aree, mentre agisce come un dittatore, piuttosto che un presidente. Milioni di cittadini hanno chiesto che essere ritenuto responsabile, compresi coloro che hanno dimostrato lo scorso anno con i Overpasses per Obama impeachment movimento.
Ora il sito web “The US Patriot”, afferma che un documento trapelato dimostra che Roberts ha firmato off arresto di Obama per tradimento . The Patriot statunitense afferma , “C’è qualche grave speculazione che Chief Justice John Roberts ha firmato off Interpol, il che significherebbe che Obama è un passo più vicino ad essere rimosso dal suo incarico per più accuse di tradimento. Nell’accusa sono comprese le violazioni del Secondo Emendamento, il dichiarare guerra senza il consenso del Congresso, e alcune altre gravi violazioni del giuramento di Obama. “
Ecco il presunto contenuto del documento trapelato:
Articolo 1, Sez. 
1. Utilizzato Privilege esecutivo in materia di pistola in esecuzione scandalo Fast & Furious. Quando cattiva condotta del governo è la preoccupazione privilegio esecutivo viene negato.
2. Emesse 23 ordini esecutivi sul controllo delle armi -. violazione del 2 ° Emendamento
3. Executive Order aggirando il Congresso in materia di immigrazione Violazione dell’articolo 1, paragrafo 1 

giovedì 29 maggio 2014

Ttip, una bomba a orologeria contro libertà e democrazia

«Siamo di fronte a un conflitto tra le imprese transnazionali e gli Stati. Questi ultimi sono stati tagliati fuori nelle loro decisioni fondamentali – politiche, economiche e militari – da organizzazioni globali che non dipendono da nessuno Stato e le cui attività non sono controllate da nessun Parlamento, né nessuna istituzione rappresentativa dell’interesse collettivo». Così il presidente cileno Salvador Allende nel 1972 all’assemblea generale delle Nazioni Unite, un anno prima di essere assassinato dal golpe di Augusto Pinochet organizzato da Henry Kissinger attraverso la Cia. Ora ci siamo: il pericolo denunciato da Allende sta per diventare legge con il Tttip, il Trattato Transatlantico Usa-Ue. Che interpreta alla perfezione l’auspicio espresso da David Rockefeller a “Newsweek” nel 1999: «Qualcosa deve sostituire i governi, e il potere privato mi sembra l’entità adeguata per farlo». Tribunali speciali, autorizzati a scavalcare ogni legge per affermare solo quella del business. «Contro quelle sentenze, Stati e Parlamenti non potranno più nulla», scrive la francese Danièle Favari in un saggio sul trattato euro-atlantico.
La Favari, ricorda Laurent Pinsolle in un post ripreso da “Come Don Chisciotte”, cita tra gli altri anche Martin Hart-Landsberg, il quale denuncia Ttip«il dominio delle multinazionali», che «nel 2010 hanno generato un valore aggiunto di circa 16.000 miliardi di dollari, corrispondenti a più di un quarto del Pil mondiale». Nell’accordo in via di definizione tra Washington e Bruxelles, sul quale Matteo Renzi ha rassicurato Obama sostenendo che l’Italia preme perché venga chiuso in fretta, «oltre ai rischi sanitari e il fatto di agevolare le multinazionali, c’è un meccanismo poco conosciuto ma rivoltante, la sopravvivenza dei defunti Ami», accordi multilaterali sugli investimenti, e gli Rdie, «tribunali che sottomettono le democrazie». Règlement des Différends entre Investisseurs et Etats, cioè: regolamento controversie tra investitori e Stati, in inglese Isds, “Investor-State Dispute Settlement”. Giustizia privatizzata: l’arbitrato privato tra imprese e Stati «si sostituirebbe alle giurisdizioni esistenti, permettendo così agli investitori privati di liberarsi da tutte le leggi, di aggirare le decisioni per loroingombranti e di consacrare la privatizzazione del potere legislativo».

mercoledì 28 maggio 2014

Il mercato dell'auto è fermo, ma le fabbriche non possono fermarsi

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Nella foto sopra si vedono solo alcune migliaia su decina di migliaia di auto non vendute, a Sheerness, Regno Unito. Prova a cercare su Google maps, Sheerness, Regno Unito. Guarda verso la costa orientale, tra il fiume Tamigi e il Medway, a sinistra della A249.
Esistono centinaia di posti come questo nel mondo e la pila di auto parcheggiate non fa che crescere di giorno in giorno.

Houston, abbiamo un problema! Nessuno sta comprando macchine nuove! Beh, qualcuno ancora sì, ma non nella stessa misura di un tempo. Milioni di auto nuove non vendute rimangono parcheggiate da qualche parte nel mondo. Lì, ferme, deteriorandosi lentamente senza ricevere alcuna manutenzione.

Sotto, l’immagine di un parcheggio immenso a Swindow, Regno unito, con migliaia di migliaia di macchine invendute e nessun acquirente in vista! I produttori sono costretti ad acquistare sempre più terreno per parcheggiare le auto fuori dalla linea di produzione.
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Anche questo è uno degli effetti della recessione economica che continua ad asserragliare il mondo. Le file di auto si fanno sempre più vaste e ogni anno i produttori non fanno che comprare acri e acri di terreno dove parcheggiarle.

Nota: le immagini che stiamo mostrando rappresentano sola una piccola proporzione. La vastità del problema è impressionante, pensa a quante case automobilistiche esistano sul pianeta, e quanti parcheggi come questo ognuno di essa abbia. Difficile immaginarlo, eppure queste immagine non sono state editate al computer. La parte peggiore è che il numero di auto non vendute aumenta di giorno in giorno.

È come un’epidemia che si estende a macchia d’olio e a meno che non vegano acquirenti dallo spazio, questi immensi parcheggi si vedono pure da lì, la questione non verrà risolta nel futuro immediato.

Bilderberg 2014, ecco i 4 italiani che parteciperanno e la lista completa degli invitati

bilderberg 2014 italiani partecipanti e lista completa mini

Il Club più potente del mondo sta per riunirsi nuovamente: l’incontro si terrà, come scrive Dagospia, dal 29 maggio al 1 giugno 2014 al Marriot Hotel di Copenhagen in Danimarca. Ecco i partecipanti italiani, la lista completa degli invitati e i temi all’ordine del giorno.

Quest’anno, scrive Dagospia, il gruppo discuterà di come fare per arginare il potere crescente di Putin, l’asse Russia-Cina e l’onda anti-euro e anti-Bilderberg rappresentata dai vari Grillo, Le Pen e dal danese Messerschmidt (27% alle europee).
BILDERBERG 2014 – I 4 MEMBRI ITALIANI
Bernabè, Franco Chairman, FB Group SRL
Elkann, John Chairman, Fiat S.p.A.
Maggioni, Monica Editor-in-Chief, Rainews24, RAI TV
Monti, Mario Senator-for-life; President, Bocconi University
BILDERBERG 2014 – ELENCO COMPLETO DEI PARTECIPANTI
FRA Castries, Henri de Chairman and CEO, AXA Group
DEU Achleitner, Paul M. Chairman of the Supervisory Board, Deutsche Bank AG
DEU Ackermann, Josef Former CEO, Deutsche Bank AG
GBR Agius, Marcus Non-Executive Chairman, PA Consulting Group
FIN Alahuhta, Matti Member of the Board, KONE; Chairman, Aalto University Foundation
GBR Alexander, Helen Chairman, UBM plc
USA Alexander, Keith B. Former Commander, U.S. Cyber Command; Former Director, National Security Agency

martedì 27 maggio 2014

Ecco 22 Cose che Riguardano gli Alimenti che vi Lasceranno “Inorriditi”

Ci sono delle cose su alcuni alimenti che immagino non sappiate e che una volta scoperte vi lasceranno letteralmente a bocca aperta!
1 . Lo sapete che… Le carote nascono in Afganistan e sono di colore viola? Solo dopo il 1550 e dopo molte selezioni hanno acquisito il colore arancio. Inoltre oggigiorno c sono 5 varietà di carote: arancione, che contiene vitamina A; viola, ricca di polifenoli, flavonoidi e antocianine; gialla, ricca di luteina, proteina che protegge la macula degli occhi; bianca e rossa, poco interessanti dal punto di vista nutrizionale.
2. Lo sapete che… Le carotine baby che vengono servite come contorno altro non sono che gli scarti delle carote, infatti quelle brutte un po’ arrotolate e contorte (che avrete notato non si trovano mai in commercio ma se vi è capitato di tirare delle carote dalla terra saprete che ne escono sempre alcune un po’ storte) ecco quelle vengono trasformate in carotine, con un processo di lavorazione che fa sprecare litri e litri di acqua ed energia.
3. Lo sapevate che… Il wasabi, la salsa verde piccantissima, nella maggior parte dei casi altro non è che polvere di rafano addizionata di coloranti. Questo perché la pianta di wasabi, che si trova n Giappne, è molto costosa e i sushi bar più economici non se la possono certo permettere!
4. Lo sapevate che… Ogni secondo vengono venduti circa 75 hamburger del McDonald’s… e dal 1993 a oggi sono stati venduti 100 miliardi di panini. Ma non solo… ogni giorno 62 milioni di persone mangia in uno dei 34mila McDonald’s sparsi in 118 Paesi…. che numeri!!!

Video Shock: ecco la sostanza più benefica per l’uomo, TENUTA NASCOSTA

Video Shock: ecco la sostanza più benefica per l’uomo, ma nessuno ci dice niente perché costa solo 50 centesimi e le Big Farma non ne possono trarre profitto!!

Qual è la sostanza più benefica per l’uomo? Indizi: è un sale, è naturale, è economica, non venduta in farmacia né monopolizzata dalle multinazionali e può essere usata come: digestivo, antiacido, basificante, emolliente per bagni e pediluvi, decongestionante per le vie respiratorie, anti prurito, anti irritazione per le punture di insetti… e le ultime ricerche confermano che ha una potente azione antitumorale. Qual è la sostanza?

Guarda il video estratto dalla conferenza del dr. Enrico Fincati “Q Life, Liberi dal Sistema”, tenutasi a San Marino.

l percorso “Q Life Liberi dal Sistema” offre una maggiore consapevolezza su molti temi di attualità (dal mercato dei farmaci al sistema monetario, dall’accesso alle fonti di energia rinnovabile all’auto­approvvigionamento al cibo) al fine di consapevolizzare ciascuno di noi e aiutarlo a diventare davvero indipendente sotto ogni aspetto: salute, energia, cibo e denaro.
 



Fonte: curiosity2013.altervista.org

Kissinger: abbiamo vinto, i vostri Stati sono in bolletta

«Vedo in questa crisi globale una grande opportunità», perché «la crisi finanziaria ha fatto il trucco, cioè ha limitato i mezzi che ogni Stato aveva per affermare i propri interessi». Così Henry Kissinger, potentissimo profeta del super-potere mondiale, all’occorrenza anche golpista – ieri coi carri armati, oggi col dominio finanziario di una ristretta élite. «Non c’è neppure più bisogno d’inventarsi un nuovo ordine internazionale», dice l’ex segretario di Stato americano in un’intervista. «Già i problemi esistenti oggi costringono tutti a soluzioni comuni e globali». Li chiama “interessi comuni”, come fossero accordi amichevoli tra buoni vicini di casa, ma in realtà intende l’esatto contrario: «I vicini di casa, cioè gli Stati – scrive Paolo Barnard – vengono prima colonizzati da un unico sistema finanziario, poi sottoposti a crisi di quel sistema talmente devastanti da incatenarli l’uno all’altro, e così per salvarsi sono costretti a cedere tutte le sovranità e a trovare un unico regime politico, o un’unica gestione».
Barnard la chiama “l’era degli interessi comuni”, ma ovviamente nell’accezione più orwelliana e ipocrita possibile: la nuova epoca «sarà Kissingerdettata dalla nazione egemone, in particolare da una minuta élite di uomini». Per Kissinger, «uno dei sacerdoti occulti di questo complotto», l’attuale amministrazione Obama «deve saper cogliere nella crisi la scintilla per costruire un nuovo sistema internazionale». Lo scenario è favorevole: «Ci sono già importanti parallelismi d’interesse fra le grandi potenze, cioè Usa, Cina, Russia, India ed Europa». E aggiunge: «Conosco l’opinione secondo cui si comincia convertendo l’intero pianeta alla nostra filosofia politica». Il super-oligarca americano non vede grossi ostacoli: «Ho parlato a diversi leader mondiali. Ho cercato di capire fino a che punto la crisi finanziaria ha aumentato la loro disponibilità a cooperare con gli Usa».

sabato 24 maggio 2014

10 RAGIONI PER AMARE IL PRESIDENTE DELL'URUGUAY JOSE' MUJICA

Obama-Mujica_Di Medea Benjamin -  counterpunch.org

 

Il presidente dell'Uruguay José Mujica, un 78enne ex guerrigliero marxista, che ha passato 14 anni in prigione, di cui la maggior parte in isolamento, ha recentemente visitato gli USA per incontrare Barack Obama e discutere di vari argomenti. Ha detto ad Obama che gli americani dovrebbero fumare meno e imparare più lingue. Ha tenuto una conferenza alla camera del commercio USA, in un'aula piena di uomini d'affari, riguardo ai benefici della redistribuzione della ricchezza e l'aumento dei salari dei lavoratori. Ha detto agli studenti dell'American University che non ci sono “solo guerre”. Qualunque fosse  l'audience, parlava in modo estemporaneo e con tale brutale onestà che amarlo non era difficile. Qui ci sono dieci ragioni per le quali anche voi dovreste amare il presidente Mujica. 
1- Vive in modo semplice e rinuncia ai benefici della presidenza. Mujica ha rifiutato di vivere al Palazzo Presidenziale o di avere un'automobile di rappresentanza. Vive in un monolocale nella fattoria di sua moglie e guida una Volkswagen del 1987. “Devono essere passati anni da quando sarei stato felice di aver anche solo un materasso” disse Mujica, riferendosi al tempo passato in prigione. Dona oltre il 90% del suo salario da 12000 dollari al mese, cosi guadagna come un cittadino comune uruguayano. Quando viene chiamato “il presidente più povero del mondo” Mujica dice di non essere povero. “Una persona povera non è chi ha poco, ma chi ha bisogno infinitamente di più, e più e più. Io non vivo in povertà, io vivo in semplicità. Ho bisogno di molto poco per vivere”.

2- Ha sostenuto la lotta nata dal basso per la legalizzazione della marijuana. “La lotta al consumo di marijuana non ha portato risultati in nessuna parte del mondo. É ora di provare qualcosa di diverso” ha detto Mujica. Cosi quest'anno, l'Uruguay è diventato il primo paese al mondo a regolamentare la produzione legale, la vendita, e il consumo di marijuana. La legge permette agli individui di coltivarne ogni anno una certa quantità e il governo controlla il prezzo della marijuana venduta nelle farmacie. La legge prevede che i consumatori i venditori e i distributori abbiano la licenza del governo. L'esperienza dell'Uruguay mira a togliere il mercato da trafficanti di droga senza scrupoli e a trattare la dipendenza da droga come una caratteristica e problematica di sanità pubblica. Il loro esperimento avrà ripercussioni mondiali.

Fermare il Pd, il partito che ha fatto più danni all’Italia

Attenti agli applausi: quelli che Grillo ha rimediato a Torino, nella straripante piazza Castello. Secondo il blog marxista “Contropiano” è utile prendere nota di cosa enstusiasma i seguaci: dalla battaglia No-Tav all’“euro-nazismo” di Schulz, che dimentica i meriti dell’Urss («Non avesse vinto Stalin, oggi Schulz avrebbe una svastica sulla fronte»). E c’è anche il fantasma buono di Enrico Berlinguer, evocato da Giuseppe Zupo per dire che il Movimento 5 Stelle è «l’unico erede, oggi in Italia, della battaglia berlingueriana per la “questione morale”», cioè istituzioni pulite come argine necessario contro la tentazione della violenza, di fronte alla rabbia per uno Stato dilaniato dalla corruzione di casta. Un’élite così moralmente fragile da farsi “comprare”, a poco prezzo, da chi vuol finire di mangiarsi l’Italia in un sol boccone: votare 5 Stelle, dice un ex esponente di Rifondazione Comunista come il professor Aldo Giannuli, storico e politologo, significa punire la classe politica (Pd, in primis) che ha tradito l’elettorato di sinistra per fare politiche di destra, al servizio esclusivo dei poteri forti.
Grillo non ha (ancora) un vero e proprio “piano-B” per uscire dal tunnel depressivo di una crisi che distrugge tutti, tranne i privilegiati? Non è vero, Aldo Giannulidice Giannuli: il primo passo del “piano-B” non può che essere questo, fare piazza pulita dei “collaborazionisti” che hanno ininterrottamente cospirato con la cupola finanziaria eurocratica e neoliberista per la rovina dell’Italia dei lavoratori. Populismo? Anche, ma «ogni processo di rivolta contro il sistema ha sempre avuto esordi di tipo populista». Oggi, però, la polemica contro il populismo «è la foglia di fico dietro cui queste miserabili élite nascondono le loro incapacità, la loro voracità, i loro ignobili privilegi». Questo aiuta a capire da che parte stare, in un momento così cruciale, in cui peraltro «le cosiddette élite stanno dando il peggio di sé: dopo un ventennio nel quale hanno preparato il disastro presente, si apprestano a svendere questo paese», mettendo all’asta «pezzi pregiati di Eni, Finmeccanica, porti, patrimonio immobiliare e artistico, Ferrovie, Cdp».
«Tutto sta per essere svenduto», continua Giannuli, «e alla fine ci ritroveremo con lo stesso debito, ma molto più poveri». Ricordate la svendita delle Partecipazioni Statali degli anni ‘90, che dovevano servire ad abbattere il debito – come se il debito pubblico fosse un peccato mortale? Il debito del Giappone è pari al 250% del Pil, ma il Giappone non teme attacchi speculativi perché è protetto dalla moneta sovrana, grazie alla quale – come gli speculatori ben sanno – in qualsiasi momento è in grado di far fronte al deficit. In Italia, dopo vent’anni di eurocrazia reale mascherata dalla finta alternanza tra centrodestra e centrosinistra («stessa cultura politica liberista, stesso uso cinico delle tecniche surrettizie di raccolta di consenso, stessa moralità politica») per Giannuli «è arrivato il momento di rovesciare questa classe dirigente in tutte le sue “varianti”». Mentre «la specie berlusconiana sembra felicemente avviata all’estinzione», il macigno che ingombra la libertà italiana si chiama Pd: «E’ il partito che ha fatto più danni sul piano della democrazia».

venerdì 23 maggio 2014

La ripresa nell'UE è finita prima d'iniziare. Olanda e Francia vogliono uscire dall'euro

LA RIPRESA NELL'UE E' FINITA PRIMA D'INIZIARE OLANDA E FRANCIA RIVOGLIONO LE LORO VALUTE L'EURO E' ALLA FINE (PRITCHARD)LA RIPRESA NELL'UE E' FINITA PRIMA D'INIZIARE OLANDA E FRANCIA RIVOGLIONO LE LORO VALUTE L'EURO E' ALLA FINE (PRITCHARD)


LONDRA - Nel primo trimestre si sgonfia la crescita in larga parte dell’eurozona, distruggendo le speranze di una ripresa duratura e sollecitando a un’azione decisa della Banca Centrale Europea.

La Finlandia è ricaduta in recessione, il PIL olandese si è contratto dell’1,4%, quello portoghese dello 0,7% e quello italiano dello 0,1%. “La ripresa è sparita,” ha dichiarato il tink tank italiano Nomisma. Le borse sono crollate in tutta europa, con l’indice MIB di Milano che è sceso del 3,6%, guidato da un crollo delle quotazioni delle banche. L’indice IBEX di Madrid è sceso del 2,35% e il francese CAC dell’1,25%, con gli investitori che hanno scaricato l’azionario per investire in obbligazioni.

La Francia è tornata a una crescita zero e sembra intrappolata in un circolo vizioso in cui continua a tagliare spesa pubblica per centrare gli obiettivi UE sul deficit. Il premier del paese, Manuel Valls, prosegue la linea dura e ha promesso quest’anno 50 miliardi di euro di tagli alla spesa, equivalenti a una stretta fiscale dello 0,8% del PIL.

L’Osservatorio Economico del paese dice che la situazione è perfino peggiore di quel che sembra. “La Francia ha vissuto una completa stagnazione negli ultimi 10 anni, una situazione mai sperimentata dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, ha detto. L’organismo ha detto che i tagli fiscali, equivalenti al 5% del PIL, effettuati tra il 2010 e il 2013, sono stati prematuri e controproducenti.

giovedì 22 maggio 2014

Renzi spremerà come limoni gli italiani che possiedono una casa

MACELLERIA DI GOVERNO: RENZI SPREMERA' AGLI ITALIANI CHE POSSIEDONO UNA CASA 52,3 MILIARDI DI EURO NEL 2014 (BANDITO)
MACELLERIA DI GOVERNO: RENZI SPREMERA' AGLI ITALIANI CHE POSSIEDONO UNA CASA 52,3 MILIARDI DI EURO NEL 2014

Su tutto il patrimonio immobiliare complessivo (case, uffici, negozi, capannoni e così via) grava un carico fiscale che nel 2014 raggiungerà i 52,3 miliardi di euro.

Rispetto all`anno scorso, questo importo è destinato ad aumentare di oltre 2,6 miliardi di euro (variazione pari al + 5,4%). A questo risultato è giunto l`Ufficio studi della Cgia, sommando i 9,3 miliardi di euro di gettito legati alla redditività degli immobili (Irpef, Ires, Registro e bollo, cedolare secca, etc.), gli 11,9 miliardi di euro riferiti al trasferimento degli immobili (Iva, imposta di registro/bollo, imposta ipotecaria/catastale, le successioni e le donazioni) e agli oltre 31 miliardi di euro riconducibili al possesso dell`immobile (Imu, imposta di scopo, Tari e Tasi).

Nonostante la Tasi ci costi almeno 4,1 miliardi di euro, prosegue la Cgia, l`incremento del carico fiscale complessivo per l`anno in corso si riduce a poco più di 2,6 miliardi a seguito della soppressione della maggiorazione Tares.

"Fino a qualche anno fa - ricorda il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - l`acquisto di una abitazione o di un immobile strumentale costituiva un investimento. Ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. In primo luogo perché la confusione e le difficoltà legate alle modalità di pagamento hanno raggiunto livelli inammissibili, in secondo luogo perché tra Imu, Tasi e Tari gli immobili sono sottoposti ad un carico fiscale ormai insopportabile".

I grandi ladri dell’élite mondiale: uno scandalo al giorno

Siamo dei principianti. In tema di stecche, tangenti, corruzione, mazzette siamo dei principianti. Questa settimana sembrava essere andata alla grande. Si parte con il milioncino dell’Expo, si passa per i finanzieri Magnoni, addirittura si pizzica Nanni Bazoli con i suoi amici bresciani e poi Giampiero Pesenti e la barca con lo sconto grazie al leasing dell’Ubi. Come sempre si propongono nuove leggi e maggiori pene. Ma non ci siamo. Bastava sfogliare il “Financial Times” di questa settimana e accorgersi che, rispetto al resto del mondo, siamo dei dilettanti. Occorre imparare. A smazzettare, si intende. Lunedì si parte con Barclays. Ancora, qualche informato potrà dire. Eh sì: altro che Greganti e Frigerio. Fu la prima a cadere in “tassi puliti” e confessare. Questi galantuomini un paio di anni fa si misero a truccare il Libor, i tassi di interesse interbancari, in combutta con altri soci (Royal Bank of Scotland, Société Générale, Credit Agricole, Hsbc, Jp Morgan, Citigroup, Deutsche Bank e Ubs), ammisero la colpa, fecero fuori i loro capi e fecero pagare ai propri azionisti complessivamente un paio di miliardi in multe.
Ebbene, lunedì scopriamo che la medesima banca avrebbe allungato circa 400 milioni di commissioni a un suo azionista per evitare il fallimento. Le Citigroupautorità inglesi indagano. Ma non finisce qui. Questa volta è il procuratore generale di New York a prendere di mira Barclays (con Goldman Sachs e Credit Suisse). È un’inchiesta delicatissima sugli scambi ad alta frequenza e su piattaforme (su cui si scambiano titoli) piuttosto oscure. Per darvi un’idea, sul mercato italiano (nonostante la Tobin tax, inutile anche su questo) circa il 22 per cento degli scambi si svolge in queste forme. Manipolare tassi di interesse e scambi sul mercato, per un’istituzione finanziaria, è il peccato peggiore che si possa immaginare. Non è un caso, la notizia è di ieri, che il mercato dell’argento nato a Londra 117 anni fa, il prossimo 14 agosto chiude battenti: chi si fida di questi trader?

Accecano un gatto "perché assomiglia a Hitler"

Figura: Kirsty Sparrow, 26, crede che il suo gatto Baz è stato aggredito e scaricato perché sembra Hitler
Figura: Baz, un gatto di sette anni, ha una patch distintivo di pelliccia nera sotto il naso, che ricorda i baffi del dittatore nazista
La follia umana non conosce confini, quella degli attivisti ossessionati dal ‘rassismo’ è tragicomica. E purtroppo, può avere esiti drammatici.
Sono così ossessionati, da vederlo ovunque, anche in un povero gatto innocente.
E’ accaduto in GB, dove un micio è stato accecato in un attacco brutale, e creduto morto,  abbandonato in un bidone. Tutto, perché ‘somigliava a Hitler’.
Baz, un gatto di sette anni, ha dei baffetti neri sotto il naso, che ricordano i baffi del cancelliere tedesco.
La padrona, Kirsty Sparrow, ha iniziato a preoccuparsi quando il suo animale domestico non è tornato a casa, a Tredworth, nel Gloucestershire.

M5s: il più grande movimento verde d'Europa?

Se M5s andasse al governo, le più potenti lobbies italiane "anti-ambiente" cosa farebbero?

 Editoriale a cura di nocensura.com

No censura,  No Ogm, No Tav, No Muos, No Triv, No Inceneritori
Km zero, emissioni zero, rifiuti zero, cemento zero, acqua pubblica. 

Un futuro ad energia solare, auto elettriche, cibo bio, vegan, reddito di cittadinanza, diritti civili: le battaglie portate avanti fino ad oggi dal M5s e la visione virtuosa della gestione pubblica sono sovrapponibili ai cavalli di battaglia che per anni hanno caratterizzato l'azione politica dei Verdi di Pecoraro Scanio, che fu soprannominato dai lobbisti il "ministro del NO".

Possiamo considerare il Movimento Cinque Stelle il più grande movimento verde d'Europa?
E se andasse al governo, come la prenderebbero i potenti inquinatori italiani? Una storia già vista.

Vedevo Beppe Grillo lunedì sera a Porta  a  Porta con il solito Vespa che ripeteva un cliché tante volte visto . Insisteva per gli inceneritori e le grandi opere inutili, sminuiva le rinnovabili .
Grillo ha risposto ricordando che gli inceneritori sono dannosi e stavano in piedi solo con il Cip6 (il Cip6 è un provvedimento che dispone che una parte dei soldi delle bollette pagate dai cittadini siano destinate di fatto a petrolieri e inceneritori), proprio quello voluto dal ministro Pomicino con l'avallo di Andreotti e abolito dal ministro Pecoraro Scanio e dai Verdi  con l'ostilità dell'ex ministro dello Sviluppo Bersani, e guardacaso, del PD, allora il principale partito di governo, e dell'opposizione targata Pdl-Lega.

Il significato delle cinque stelle che danno il nome al Movimento di Beppe Grillo dimostra una scelta verde:

- acqua pubblica
- mobilità sostenibile
- sviluppo sostenibile
- connettività
- ambiente

Se poi aggiungiamo le battaglie No Tav, No carbone, Si rinnovabili, No Ogm, Si Bio, "rifiuti zero", no inceneritori, no rigassificatori e si alla "linea dura contro gli eco-reati"... ecco esattamente quel programma troppo verde per essere accettabile dalle lobby - soprattuto se invece che stare all'opposizione il M5S dovesse andare al governo - che portavano avanti i Verdi, con ben meno voti ma con la possibilità nel 2000 di vietare per esempio gli Ogm e nel 2007 di togliere i soldi - si parla di centinaia di milioni di euro - al sopracitato "Cip6" ed erogare invece incentivi significativi all'energia solare.

Per superare alle elezioni il centrodestra berlusconiano, il centrosinistra dovette accettare di scendere a patti e inserire nella coalizione anche i Verdi di Pecoraro Scanio, che all'epoca valevano almeno un 2% dei voti. Probabilmente credevano che una volta al governo, i Verdi avrebbero finito per avallare tutto, anche le questioni nocive per l'ambiente quanto favorevoli alle potenti lobby: ma invece così non fu. Pecoraro Scanio ed i verdi cercavano di condizionare il governo e far valere gli accordi elettorali ed il programma della coalizione, riuscendo a spuntarla su molte questioni importanti (nucleare e Ogm in primis) ma dopo aver ceduto varie volte, evidentemente qualcuno pensò che era opportuno eliminare questa "spina nel fianco", che certo non poteva esser estromessa dalla scena per la "colpa" di opporsi ai progetti dannosi, cosa che avrebbe dato ancora più forza al movimento verde... molto meglio utilizzare il tritacarne mediatico, e dipingere come un "mostro" il politico scomodo, dando in questo modo anche un "monito" a tutti gli altri politici, che se ci tengono alla poltrona devono guardarsi bene dall'opporsi a certi progetti: anzi, devono sostenerli!

Per il programma sopracitato, che oggi viene portato avanti da M5s, Pecoraro Scanio fu ricoperto di fango con una campagna in grande stile avviata, probabilmente, con una lettera pro-nucleare di Casini, che fu pubblicata addirittura nella prima pagina del Corriere della sera;
eccola: http://politicaesocieta.blogosfere.it/2007/09/casini-e-pecoraro-scanio-scontro-sul-nucleare.html

Viene pubblicata, guarda caso, proprio il 13 settembre 2007 lo stesso giorno in cui il ministro inaugura presso la FAO la più grande conferenza sui cambiamenti climatici della storia italiana tentando di  spostare l'intero governo verso le energie rinnovabili e l'efficienza energetica a sfavore di carbone e nucleare. Alla conferenza Pecoraro Scanio aveva ottenuto la presenza del direttore generale dell'Unep ( organizzazione dell'ONU per l'Ambiente ) Achim Steiner e aveva preteso la presenza di tutte le massime istituzioni italiane ( Presidente della Repubblica ,del Consiglio e delle Camere )... Troppo per non scatenare l'azione delle lobby che già avevano perso il CIP 6, avevano osteggiato l'azione del ministro in Europa a sostegno della strategia 20/20/20 ( quell'azione per cui Pecoraro Scanio ha ricevuto nel 2009 un premio da Jeremy Rifkin http://www.fondazioneuniverde.it/tag/jeremy-rifkin/) e temevamo una vera svolta green, specie dopo il secondo conto energia del febbraio 2007, voluto da Pecoraro Scanio, attirando nuovamente gli strali di Bersani, che incentivava la produzione di energia da solare fotovoltaico .

L'ex ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio. Docente all'Università Bicocca
di Milano e presidente della Fondazione Univerde

Da allora un escalation :
Il 29 settembre Il Giornale (quello di Berlusconi) anticipava un 'dossier ' di Enel contro il ministro dell'Ambiente.
Ecco l'articolo :  http://www.ilgiornale.it/news/grandi-opere-i-no-pecoraro-ci-costano-10-miliardi-l-anno.html

Il numero 40 di Panorama, del 4 ottobre dedicava addirttura la copertina al Ministro dell'Ambiente con il titolo "quest'uomo ci costa 40 miliardi", una vera gogna mediatica con le solite accuse di non volere il carbone , gli inceneritori, la Tav, il Ponte sullo stretto e quanto altro gradito alle lobby ed osteggiato dai Verdi guidati da un personaggio troppo indipendente, che una volta giunto nelle istituzioni ha portato avanti, fino a quando non è stato "fermato" a colpi di fango, il programma ed i principi per cui era stato votato ed eletto.

Gli stessi Verdi reagirono timidamente agli attacchi, e solo la capogruppo del piccolo movimento di sinistra democratica si schiera contro l'avvio della macchina del fango così http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2007/09/28/Politica/GOVERNO-DI-SALVO-SD-STIMA-TOTALE-PER-PECORARORPT_125516.php

Un vero e proprio linciaggio senza "diritto di replica": solo il periodico Left consentì una replica al Ministro sotto attacco e, guarda caso, proprio questa rivista identifica nell'Eni (vedi dossier sopra citato) il 'nemico ' del ministro
http://www.avvenimentionline.it/pdf/40_05-10-2007.pdf

Per di più Pecoraro Scanio prese come consiglieri Jeremy Rifkin e Carlo Rubia, affidò ad un giurista rigoroso come Stefano Rodotà la presidenza della Commissione di Valutazione dell'Impatto ambientale (la cosidettà "VIA") e si opponeva alla privatizzazione dell'acqua, sostenendo apertamente padre Zanotelli e Beppe Grillo
http://alessios4.blogspot.it/2007/09/beppe-grillo-e-pecoraro-scanio-per.html
http://tarospot.blogspot.com/2007/09/pecoraro-liste-v-day-alleati-importanti.html

Da allora la campagna contro Pecoraro Scanio avrebbe conosciuto un crescendo fino al caos rifiuti di Napoli, che da numerose inchieste emerge sempre più come costruito ad arte anche con concorso di camorristi. I media controllati dal centrosinistra come dal centrodestra erano ben concordi nel scaricare sull'ex ministro verde la responsabilità dell'emergenza rifiuti, che per'altro si è ripresentata anche in seguito, ma con poco clamore mediatico questa volta.

Parallelamente all'attacco concentrico contro l'ex ministro andava in scena la mitizzazione di Bertolaso, che come soluzione di tutti i male proponeva una "cura" a base di inceneritori: il "campione buono" contro il "Mister No" trovava la grancassa di tutti gli organi di stampa schierati per gli inceneritori.

Tutti contro uno, per far capire anche ai futuri ministri dell'ambiente che in Italia in materia di ecologia si può parlare di aiuole e anche un po' di raccolta differenziata ma guai a toccare gli interessi di petrolieri, inceneritori, cementificatori, armieri etc.

Il trattamento subito dall'ex Ministro, un'anticipazione di quello che in seguito sarà definito "metodo Boffo". In tutta quella bagarre una sola voce si sollevò a difesa di Pecoraro Scanio, non certo quella  degli alleati di governo, ma quella di Beppe Grillo, che ancora non era sceso in politica ufficialmente (Si parla del Gennaio 2008: fonderà M5s nell'Ottobre dell'anno successivo) che intervenne, ovviamente dal blog, con un post emblematico che faceva riferimento in modo esplicito proprio alla macchina del fango e alla costruzione di un "pecoraro espiatorio" ad hoc http://www.beppegrillo.it/2008/01/il_pecorario_es.html

Come abbiamo scritto in un altro articolo di qualche mese fa, non dobbiamo temere i politici che dicono "no" ai progetti, dove girano interessi miliardari, bensì quelli che dicono troppo facilmente "si". Le ragioni per cui l'ex ministro verde Pecoraro si oppose a molti progetti si sono dimostrate negli anni sempre più valide e fondate: dopo di lui abbiamo assistito ad una vera e propria "sfilata" di ministri dell'ambiente "amici" delle lobby, che hanno tagliato i fondi alle rinnovabili e hanno sostenuto il nucleare, le trivellazioni petrolifere e altri progetti nocivi per l'ambiente.

Ecco una  storia già vista di come agiscono alcuni gruppi di potere.

Quindi diffondiamo verità contro le censure e le manipolazioni mediatiche, e aspettiamoci un escalation di attacchi e dossier contro Grillo specie se il risultato del 25 maggio dovesse essere molto positivo per M5s e se il movimento intraprenderà iniziative che ledono gli interessi lobbistici come sembra intenzionato a fare.


FONTE: nocensura.com


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