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giovedì 31 marzo 2016

Questa è l’Italia: tolta la tassa sugli yacht, messo il bollo sulle auto ecologiche !!


Questa è l’Italia: tolta la tassa sugli yacht, messo il bollo sulle auto ecologiche !!

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Mentre a Roma il Governo toglie la tassa sugli yacht ai super ricchi, in Piemonte il governo regionale impone il bollo alle auto ecologiche, paradossi di questa Italia e di questa “classe dirigente” che toglie le tasse ai ricchi e le mette a chi fatica ad arrivare a fine mese.
Torino – L’accordo tra le forze politiche, che dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale per essere approvato, prevede un mini-bollo per le auto bi-fuel ed i veicoli con impianto Gpl installato dopo l’immatricolazione. Dopo il sesto anno di possesso gli automobilisti possessori di questi veicoli, anche se ecologici dovranno pagare 1/3 della tassa ordinaria.
Restano invece esenti da qualsiasi forma di tassa di possesso i veicoli a metano e quelli elettrici.
Questa è l’Italia: tolta la tassa sugli yacht, messo il bollo sulle auto ecologiche !!
fonte: http://www.sostenitori.info/tolta-la-tassa-sugli-yacht-messo-il-bollo-sulle-auto-ecologiche/

martedì 31 marzo 2015

Cosa succede ad una banca accusata di non pagare le tasse?

soldi dogana
E’ scoppiata la caccia alla notizia che riguarda il colosso bancario Intesa San Paolo coinvolto suo malgrado in una indagine della GdF su presunte tasse non versate da parte della società controllata EURIZON per svariati milioni di euro. Ma vediamo un po’ di dati per i curiosi: 89.500 dipendenti ripartiti tra Italia e resto del mondo in diminuzione nel 2014 di oltre 700 dipendenti, aumento delle spese legali che ammontano a 180 milioncini di euro e altri 180 milioni di euro per consulenze professionali e capirete leggendo l’articolo fino in fondo perché!
Udite udite, sono 162 i miioni di euro spesi per la pubblicità e attività promozionali in aumento di 6 milioni rispetto al 2013 ( che sia questa la cifra per la pubblicità con un famoso attore?). Comunque ci sarà una distribuzione di 7 centesimi di euro per ogni azione ordinaria e poco più di 8 centesimi per ogni azione di risparmio, Bene gli utili per oltre 3400 Milioni di euro ( grazie alla professionalità del capitale umano di questo gruppo) e tasse versate allo Stato per oltre 1750 Milioni di euro….non male quasi quasi la metà dell’IMU nazionale.
Sono 270 le agenzie chiuse e altre faranno la stessa fine nel 2015, oltre 4500 persone in eccesso ( circa il 5 % del totale dipendenti) che per il momento sono stati ri-allocati in altre attività….per cui il CEO Messina non manda a casa nessuno…o quasi, anche perché sono ben 170 i dirigenti che nel 2014 e sino a giugno 2015 lasciano il Gruppo con un costo di 85 milioni di euro per la Banca.
La Banca Ungherese Cib è una spina nel fianco in quanto anche per il 2014 ha pesato con una perdita di oltre 335 milioni di euro – oltre ai 460 milioni del 2013…..brutta cosa questa, e il 2015 quali altre novità negative?

domenica 29 marzo 2015

Siamo alla pantomima: fanno pagare l'IMU alle seggiovie!!!


Gli impianti di risalita, che pagano le tasse in quanto mezzi di trasporto, devono anche pagare l’Imu in quanto non riconosciuti come mezzi di trasporto. E’ l’Italia, bellezza. Mica si può pretendere coerenza tra i vari apparati di questo Stato. L’importante è far cassa, in un modo o nell’altro. E poi, in realtà, la coerenza c’è. Perché, da tempo, e’ in atto un attacco alla montagna. L’Italia e’ un Paese montano, tra Alpi ed Appennini. La pianura e’ una parte minoritaria. Ma in pianura vive la maggioranza degli italiani mentre le terre alte sono spopolate. Dunque il piano va a caccia di risorse del monte. Che si tratti di risorse naturali a partire dall’acqua e dall’energia (idroelettrica e biomasse) o che si tratti di tasse. Prima l’attacco al pellet, ora la grande idea dell’Imu sulle seggiovie. Sia chiaro: non sui bar all’arrivo degli impianti o sulle piste da sci, proprio sugli impianti a fune. La coerenza di un attacco concentrico per rubare tutto il rubabile. Ovvio che la prima conseguenza di una tassa in più sarà l’aumento dei prezzi per l’utilizzo degli impianti. Prezzi più alti, minor numero di turisti. Sempre più stranieri e sempre meno italiani, che non si possono più permettere una vacanza. E allora non è un caso l’attacco del ministro Poletti contro le vacanze lunghe delle scuole: se in vacanza non potete più andare, tanto vale che i ragazzi lavorino gratis durante l’estate.

giovedì 26 marzo 2015

NUOVA BASTONATA SULLA CASA! ECCO DI QUANTO AUMENTERANNO LE TASSE

Nuova batosta in arrivo per le famiglie italiane che possiedono una casa: secondo Unimpresa con la riforma del catasto potrebbe arrivarci una vera e propria stangata, con aumenti fino al 200%!!! Nuovi sacrifici in vista ... "state sereni"...

Informatitalia
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Catasto. Unimpresa, rischio stangata fiscale fino al 200%

plansCon la riforma del catasto, che prevede, in particolare, il passaggio dal vecchio sistema dei vani a quello dei metri quadrati, c’è il rischio di una nuova stangata fiscale, causata dall’incremento del valore catastale degli immobili e quindi della base imponibile, fino a quasi il 200%. I nuovi sistemi porteranno inevitabilmente a un aumento dei valori degli immobili, avvicinandoli o allineandoli ai prezzi di mercato: gli incrementi oscilleranno dal 52% dei piccoli centri al 197% in alcune zone mai aggiornate delle grandi città. Tali incrementi si tradurranno in un allargamento della base imponibile sia ai fini Irpef sia ai fini della Tasi e dell’Imu. Così Unimpresa nel giorno in cui l’Agenzia delle Entrate fornisce in una circolare le prime indicazioni con l’identikit operativo delle nuove commissioni censuarie chiamate a coadiuvare l’Amministrazione finanziaria nell’ambito della riforma del Catasto. Per evitare l’ennesima stangata sui contribuenti sarà pertanto opportuno lavorare con grande attenzione nelle commissioni e sarà soprattutto importante che il governo, a livello centrale e a livello locale, faccia di tutto per assicurare il funzionamento della clausola, inserita nella riforma, volta a garantire l’invarianza del gettito fiscale.
Ufficio Stampa Unimpresaa cura dell’Ago Press
Fonte: unimpresa.it


domenica 22 marzo 2015

Bolletta dell'acqua, Istat rileva aumenti da capogiro (alla faccia del Referendum!)

Aumenta la bolletta dell’acqua degli italiani, fino a costare più di quella minerale. Ad aumentare notevolmente (+74%), rileva l’Istat, è stata la spesa media mensile effettiva delle famiglie per “l’acqua nell’abitazione principale”, da 12,16 euro del 2008 a 21,18 euro del 2013. La spesa media mensile delle famiglie per l’acquisto di acqua minerale, invece, si attesta nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno del 2012. Si tratta quindi di quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per l’abitazione.
L’istituto statistico ha diffuso i dati in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’Onu e celebrata ogni 22 marzo. Nel 2012 i gestori dei servizi idrici operanti in Italia sono 3.161: nell’82,8% dei casi si tratta di amministrazioni comunali, negli altri casi di gestori specializzati. Nel 2012 il prelievo nazionale di acqua a uso potabile ammonta a 9,5 miliardi di metri cubi, di cui l’84,8% proviene da acque sotterranee, il 15,1% da acque superficiali e il restante 0,1% da acque marine o salmastre.

sabato 14 marzo 2015

Marra ai giudici: "Pagare le tasse richieste è impossibile"

Pagare le tasse richieste è ormai impossibile: nel nostro interesse, diamo forza all'azione dell'Avv. Marra!


*** Ormai è IMPOSSIBILE per molte aziende pagare quanto richiesto dallo stato. Impossibile!!! La scelta per molti è "mangiare e pagare i dipendenti, o pagare le tasse". OPPURE CHIUDERE, ed è quello che fanno molti. Così non pagano più nulla all'erario (che ci rimette ancora di più) e c'è una famiglia in più ad ingrassare le fila della disoccupazione... del disagio... BASTA! RIBELLATEVI... LA COSTITUZIONE LO PREVEDE, "PAGARE IN BASE ALLA CAPACITA' CONTRIBUTIVA"... QUA INVECE PRETENDONO MOLTO DI PIU', spingono le persone nel migliore dei casi a delocalizzare e nel peggiore al suicidio. E' ILLECITO oltre che umanamente inaccettabile!

Nel video che vi proponiamo, l'avvocato Alfonso Luigi marra, uno dei più grandi esperti di ambito bancario e fiscale in Italia, argomenta con i giudici l'impossibilità di pagare le tasse e la loro ILLICEITA', visto che i soldi raccolti dallo stato, per lo più, servono a pagare gli interessi sul debito pubblico (truffa) ai banchieri privati, e non a fornire servizi ai cittadini... servizi la cui qualità, oltretutto, è sempre più infima. Le tasse aumentano, ma i servizi si riducono.

Tagli agli ospedali, reparti chiusi, ridimensionati, taglio al numero dei posti letto, tempi di attesa anche per esami urgenti che sono un attentato alla vita, sempre più ticket, sempre più cari, sempre meno esenzioni, e dal 2012 grazie a Monti e Balduzzi, MOLTI FARMACI SALVAVITA SONO A PAGAMENTO...

giovedì 5 marzo 2015

ANAS: Ecco la tassa nascosta sull’autostrada delle vacanze

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di Daniele Martini laretenonperdona.it
Come mucche da mungere, gli automobilisti pagano al casello anche per un servizio di sorveglianza dell’Anas sulle autostrade che non esiste più. Non si tratta di una cifra irrisoria: in totale sono quasi 20 milioni di euro che, pedaggio dopo pedaggio, escono dalle tasche dei cittadini e finiscono nelle casse dell’azienda pubblica delle strade. Che poi a fine anno si pavoneggia vantando un utile (anche se modestissimo, 3 milioni nel 2013) che senza quel balzello non ci sarebbe proprio. Utile che viene girato nelle casse statali essendo l’Anas posseduta interamente dal ministero dell’Economia.
LA FACCENDA ha una sua logica, anche se perversa: il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, può dire nelle interviste ai giornali che la sua azienda non pesa sulle tasche degli italiani, anzi porta il suo volenteroso contributo, pur minuscolo, al miglioramento del bilancio pubblico. Il governo fa finta di essere contento perché almeno non deve sopportare le perdite di una controllata statale. Ma a rimetterci sono gli automobilisti che, all’oscuro di tutto, sono costretti a sovvenzionare questo teatrino sopportando il compito ingrato degli ufficiali pagatori. L’Anas un tempo lo svolgeva sul serio il servizio di sorveglianza sulle concessioni autostradali e quindi aveva un senso che le società concessionarie, da Autostrade dei Benetton a Toto, pagassero una quota del loro fatturato per il mantenimento di quell’uffi – cio. Veniva applicato, insomma, lo stesso schema che vale, per esempio, con l’Autorità per il controllo del mercato, l’Antitrust, che in parte si sovvenziona proprio con i quattrini ricevuti dalle aziende controllate.

Emma Thompson: "In galera quei bastardi, o io non pago le tasse!"

Emma Thompson
L'attrice britannica: "Niente soldi al fisco, siamo pronti ad andare in carcere"

L'attrice inglese Emma Thompson e suo marito Greg Wise si sono scagliati contro il gruppo bancario HSBC, la cui filiale svizzera è stata coinvolta in uno scandalo di evasione fiscale, e hanno dichiarato che non pagheranno un soldo al fisco fino a che "quei bastardi non saranno messi in galera". La coppia, che si è conosciuta nel 1994 sul set del film "Ragione e sentimento", è nota nel mondo del cinema per essere radical . "A noi piace pagare le tasse, ma smetteremo di farlo finché non cominciano a pagarle tutti", ha detto il marito della Thompson che si definisce un "comunista convinto". "Sono disgustato da Hsbc e dal fisco britannico. Io e Emma siamo anche pronti ad andare in carcere in nome di questo principio".


Fonte: ilvelino.it

venerdì 13 febbraio 2015

La maxitassa occulta: multe aumentate di dieci volte in 5 anni! +987%

Una vera e propria stangata occulta per tutte le famiglie italiane, o almeno per quelle in cui almeno qualche componente guida l'automobile. Le multe sono aumentate di 10 volte negli ultimi 5 anni, per i comuni sono un modo facile e sicuro di fare cassa, e grazie alle moderne tecnologie riescono a farne sempre di più. A Roma il Comune ha recentemente adottato il temibile "street control", e presto entrerà in servizio producendo multe a raffica. I vigili dotati di questa tecnologia diventano vere e proprie "macchine da multa" in grado di farne più di 30 all'ora. 



Di Mattia Eccheli - Il Fatto Quotidiano

Un'analisi Adnkronos stima che nel 2015 le amministrazioni locali hanno messo a bilancio il 20% in più di multe. Che però, dice il ministro Lupi, non possono servire a far cassa e ripianare i conti. Intanto, alcuni Comuni hanno "dribblato" lo sconto del 30% (dovuto a chi paga subito) aumentando i costi di notifica
Negli ultimi cinque anni le multe automobilistiche sono lievitate di quasi dieci volte: +987%, certifica il Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it. In nessun altro paese del Vecchio Continente il numero delle contravvenzioni è aumentato così tanto. Al secondo posto c’è la Romania, con “appena” il 124% di sanzioni in più. Il dubbio che a questo smisurato incremento – oltre ad un certo tasso di maleducazione stradale – concorra anche la necessità di far cassa da parte della pubblica amministrazione sembra venire confermato dal fatto che al primo posto delle infrazioni più contestate ci sia il divieto di sosta. E che l’uso del cellulare e l’eccesso di velocità arrivino solo dopo. Secondo l’elaborazione di Contribuenti.it, a MilanoNapoli e Aosta scatta una multa ogni 10 secondi. Il 28% degli italiani si fa pizzicare almeno una volta l’anno.

sabato 7 febbraio 2015

ECCO LE 10 TASSE PIÙ ASSURDE CHE GLI ITALIANI SONO COSTRETTI A PAGARE!

Le tasse è giusto che vengano pagate, ma alcune tasse sono veramente ridicole e alquanto inutili. Di seguito abbiamo raccolto le 10 tasse più assurde che gli italiani sono costretti a pagare:
tasse-renzi
1 – La tassa sui funghi. Chiunque abbia voglia di andare a raccogliere funghi dovrà quindi pagare, e pensare che prima si andava con i nonni per passare il tempo e divertirsi senza spendere una lira.
2 - La tassa sugli Hard Disk, qualora questi superino un tot. di GB di memoria.
3 – La tassa sull’ombra. Questa tassa interessa per di più le attività commerciali, che dovranno pagare se l’ombra di una loro tenda invade il suolo pubblico.
4 – La tassa sulla benzina che è quella che conosciamo meglio.
5 – La tassa sull’esposizione della bandiera tricolore, nel caso in cui un impresa commerciale, in questi casi gli alberghi, espongano la bandiera in quanto viene considerata una pubblicità.

martedì 27 gennaio 2015

Migliaia di aziende agricole non riusciranno a pagare la stangata IMU


COLDIRETTI: MIGLIAIA DI AZIENDE AGRICOLE NON RIUSCIRANNO A PAGARE L'IMU, CHE SCADE LUNEDI' PROSSIMO (CURVA DI LAFFER)

"Migliaia di aziende agricole non riusciranno a rispettare la scadenza della prima rata dell'Imu", fissata per lunedi' prossimo dopo che la seconda sezione del Tar del Lazio ha deciso di non confermare la sospensiva del decreto che fissa il pagamento per le zone montane appunto entro il 26 gennaio. A lanciare l'allarme e' Coldiretti Emilia-Romagna sottolineando che una scadenza in tempi cosi' ravvicinati "viola il principio della collaborazione sancito dallo Statuto del Contribuente".

Inoltre, il problema di 'base' resta: "Far pagare l'Imu sui terreni in base all'altitudine in cui si trova il palazzo comunale introduce una inspiegabile disparita' di trattamento tra campi confinanti appartenenti addirittura allo stesso proprietario". L'applicazione del sistema altimetrico prevede che a pagare siano le aziende il cui palazzo comunale si trova sotto il 280 metri, anche se i terreni sono ad altezze superiori In Emilia-Romagna molti Comuni si trovano nel fondo valle e i terreni sono ad altitudini maggiori "e finiranno con il dover pagare l'Imu, mentre il loro vicino e' magari esentato perche' la casa del Comune si trova ad altezza superiore", tira dunque le somme Coldiretti.

giovedì 22 gennaio 2015

Le nuove tasse di Renzi attaccano pensioni, risparmi e TFR

Di Paolo Bramante

Altro che 18 miliardi di tasse in meno come dice Renzi, qui le tasse aumentano. Nella legge di stabilità sono infatti previste entrate per 3,6 miliardi di euro da "rendite": con questo termine la mitologia parolaia vuole far credere di colpire i grandi patrimoni, mentre invece ad essere colpiti saranno risparmi (ma non i titoli di Stato, anche se milionari) e pensioniintegrative. Infatti in questi 3,6 miliardi sono inclusi i 2,4 miliardi già previsti dal decreto Irpef di aprile, che ha aumentato l'aliquota dal 20% al 26% su conti correnti, depositi postali e altri prodotti di investimento. Un brutto colpo per i risparmiatori (anche i più piccoli) che hanno visto erosa una parte del proprio reddito. I restanti 1,2 miliardi di euro arriverannoaumentando la tassazione dall'11,5% al 20% dei fondi pensione e dal 20% al 26% delle Casse dei professionisti. Anche le polizze vita, ora esenti IRPEF per gli eredi, probabilmente saranno tassate al 26%.
Un vero e proprio salasso che non colpirà evasori, corruttori e mafiosi, ma i cittadini onesti che pagano le tasse, risparmiano qualcosa e sperano di arrivare ad avere una pensione. Un atteggiamento molto miope, che guarda la necessità di fare cassa subito e non pensa al futuro. I risparmi, infatti, non rimangono inutilizzati nel calduccio dei caveau delle banche, bensì vengono utilizzati per prestiti e investimenti che fanno girare l'economia. Adesso, invece, lo Stato si approprierà di un'altra fetta di quattrini prelevandoli dai conti correnti, e inoltre rendendo sempre più favorevole ai titoli di Stato: ma Renzi non diceva che le banche dovevano tornare a prestare? Con quali soldi, se glieli toglie?

mercoledì 14 gennaio 2015

Ribellione fiscale di massa in Grecia: nessuno paga più le tasse!

NOTIZIA BOMBA: DA QUANDO SONO STATE INDETTE LE ELEZIONI IN GRECIA, CROLLATO IL GETTITO FISCALE (FINE DELLA DITTATURA UE)

La data del 25 gennaio si avvicina, ed è una data fondamentale per la Grecia, ma il popolo greco sembra avere già deciso cosa fare. Infatti, molti contribuenti non stanno più pagando le tasse, così scrive il quotidiano di Atene Ekathimerini. In contemporanea, l'agenzia di notizie finanziarie Bloomberg scrive che la Banca centrale europea sarebbe sul punto di  "staccare la spina alla Grecia" negandole i fondi per altro già stanziati e promessi se dalle urne uscisse un responso favorevole a Syriza, che ha annunciato a chiare lettere che una volta al governo si rifiuterà di continuare ad osservare le regole di austerity, volute dalla Germania e imposte dalla Troika ad aAtene con la complicità del governo Samaras.

In concreto - spiega Bloomberg -  la Bce potrebbe bloccare sine die un finanziamento da 30 miliardi di euro previsto per il 2015. Intervistato sempre da Bloomberg James Nixon, responsabile economista europeo presso Oxford Economics, a Londra, afferma che "le trattative iniziano con la minaccia di una distruzione reciproca assicurata. Ma ritirare davvero i finanziamenti dalle banche greche è qualcosa che significherebbe che la Grecia è sul punto di lasciare l'euro".

Ekathimerini da parte sua in un articolo svela che le entrate fiscali sono crollate dal giorno in cui sono state indette le elezioni, per incertezza sul futuro, scrive il giornale, specialmente perchè tra un mese l'euro potrebbe non esserci più in Grecia, oppure potrebbero essere abolite le tesse che invece ora lo stato pretende.

mercoledì 7 gennaio 2015

Tariffe: Codacons, 2015 inizia con stangata a automobilisti



Raffica di aumenti nel 2015 per gli automobilisti italiani. A partire da oggi - ricorda il Codacons in una nota - scattano infatti i rincari di alcune voci che intaccano direttamente il portafogli di chi possiede un' automobile. I pedaggi autostradali aumenteranno mediamente dell'1,32%: ad Autostrade per l'Italia e' stato riconosciuto un adeguamento dell'1,46%, mentre l'aumento dell'1,5% riguardera' Autovie Venete, Brescia-Padova, Milano Serravalle-Milano Tangenziali, Ativa, Cav, Autocamionale della Cisa, Autostrada dei Fiori, Tangenziale di Napoli, Rav, Salt, Sat, Satap Tronco A4, Satap Tronco A21, Sav, Sitaf, Torino-Savona e Strada dei Parchi.


Fonte:  controlacrisi.org


sabato 3 gennaio 2015

L’unica soluzione per i giovani è quella di emigrare.Ecco i paesi dove vale la pena andare

LA FINE DELLE PARTITE IVA !!! TASSATE ALL'INVEROSIMILE... 

VERGOGNA!!!

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paesi emigrareCon la crisi e l’attuale casta politica,l’unica soluzione per i giovani in cerca di lavoro è quella di emigrare.Ecco i 10 paesi dove vale la pena andare.

Molti giovani italiani sono costretti a cercare migliori opportunità di vita e di lavoro all’estero. Ma come scegliere il paese di destinazione? Ecco la classifica dei più interessanti per reddito pro capite, prospettive di crescita, facilità di fare business e accettazione degli immigrati. Non mancano le sorprese.
In merito a ciò, Nicola Persico e Giuseppe Russo hanno condotto una ricerca, pubblicata su LaVoce.info, in cui, analizzano 4 parametri e impostano una classifica dei posti nei quali “vale la pena” emigrare.
I parametri considerati sono:
1)Il Pil pro capite del paese di destinazione(indica se il paese è in crescita e quindi offre opportunità di lavoro)

Sigarette elettroniche, stangata in arrivo

Sigarette elettroniche, stangata in arrivo
La “stangata” è stata “confezionata” con un decreto provvisorio emanato dai Monopoli di Stato, alla vigilia di Natale. Non certo un “regalo” gradito per i consumatori che fanno uso di sigarette elettroniche  (le e-cig), come riporta il Messaggero. Per ogni flacone di liquido di ricarica da 10 millilitri sarà prevista una tassa di 3,33 euro. Una decisione che deriva dalla scelta di considerare ogni millilitro di ricarica equivalente a 5 sigarette classiche.
E-CIG, LA STANGATA –  Come spiega il quotidiano romano, il decreto deriva dalla delega fiscale, che prevede per le e-cig un’imposta ridotta rispetto a quella delle sigarette. In pratica, per calcolare l’equivalenza di un chilogrammo di tradizionali sigarette a un certo quantitativo di ricarica liquida, si utilizza un particolare strumento. In base alla normativa, l’accisa è ridotta del 50%. Inizialmente, si era pensato di rapportare un millilitro di ricarica a quattro sigarette, con imposta che superava oltre sei euro per un flacone da dieci millilitri. Poi il decreto dei Monopoli ha stabilito un importo inferiore.

In 10 anni il costo dei servizi essenziali aumentato fino al 79% !!!


DIECI ANNI DI EURO: COSTO ACQUA +79,5% COSTO RIFIUTI +70,8% COSTO ELETTRICITA' +48,2% COSTO TRENI +46,3% (EURO FOLLIA)

Tra il 2010 e il 2014 solo in Spagna le tariffe pubbliche sono rincarate piu' che in Italia. Se a Madrid l'aumento medio e' stato del 23,7 per cento, in Italia l'incremento e' stato del 19,1 per cento. Tra i grandi Paesi d'Europa, invece, la Francia ha registrato un rincaro medio del 12,9 per cento, mentre la Germania ha segnato un ritocco all'insu' dei prezzi solo del 4,2 per cento.

L'area dell'euro ha subito un incremento dei prezzi amministrati dell'11,8 per cento: oltre 7 punti percentuali in meno che da noi. I calcoli sono stati effettuati dall'Ufficio studi della CGIA che oltre a eseguire una comparazione tra l'andamento delle tariffe amministrate nei principali paesi d'Europa ha analizzato anche il trend registrato tra il 2004 e i primi 11 mesi del 2014 delle tariffe dei principali servizi pubblici presenti nel nostro Paese.

Negli ultimi 10 anni, a fronte di un incremento dell'inflazione che in Italia e' stato del 20,5 per cento, l'acqua e' aumentata del 79,5 per cento, i rifiuti del 70,8 per cento, l'energia elettrica del 48,2 per cento, i pedaggi autostradali del 46,5 per cento, i trasporti ferroviari del 46,3 per cento, il gas del 42,9 per cento, i trasporti urbani del 41,6 per cento, il servizio taxi del 31,6 per cento e i servizi postali del 27,9 per cento. Tra tutte le voci analizzate, solo i servizi telefonici hanno subito un decremento: -15,8 per cento, ma si tratta di compagnie private, non si servizi pubblici

lunedì 29 dicembre 2014

Ribellarsi ad uno Stato parassitario

E’ una strage silenziosa quella di centinaia di imprenditori suicidati per pagare i privilegi di uno Stato forte coi deboli. Eppure secondo mister Renzi, la gente è ricca ma ha solo paura di spendere.
- di Roberta Barone -
Il dizionario definisce il parassita come colui che “vive parzialmente o totalmente a spese di un altro individuo”, sfruttatore, improduttivo, socialmente inutile. Paragonarlo allo Stato italiano oggi non è certo fuori luogo. Come non lo è parlare dei cosiddetti paradisi fiscali, luoghi invisibili che però hanno il grande potere di trasformare in enormi ricchezze i sacrifici ed il lavoro di migliaia di disgraziati. Le tasse non finiscono mai, i servizi pubblici si fanno sempre più scadenti per lasciare il posto al lucro delle compagnie private ed i meno fortunati sono destinati a soccombere in un triste destino. E’ la democrazia, bellezza! Ti dicono che sei fortunato perché vivi in una democrazia, che hai la libertà di dire tutto quello che ti passa per la testa (pazienza se nessuno ti ascolta) e che, tempi addietro, potevi lasciare le porte aperte perché ‘non c’era nulla da rubare’. Ma come la usi oggi questa libertà tanto inneggiata se poi non hai mezzi, le possibilità, se per accontentarti di un misero lavoro sei costretto a nascondere la tua laurea dal curriculum ed emigrare in Germania?

sabato 27 dicembre 2014

Ribellarsi e non pagare le tasse facendo appello alla costituzione è possibile,ma nessuno ne parla

L’Art.53 della Costituzione e l’Art.54 del codice penale messi insieme costituiscono una”barriera”per chi è sopraffatto dalle tasse,ma nessuno ve lo dice.

Art.53 della Costituzione
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Avete capito bene?Bisogna pagare IN RAGIONE ALLA VOSTRA CAPACITA’ CONTRIBUTIVA,se non incassate non pagate…
Art.54 del codice penale
Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.”
Quindi NON E’ PUNIBILE CHI HA COMMESSO IL FATTO (di non aver pagato) PER ESSERVI STATO COSTRETTO DALLA NECESSITA’ DI SALVARE SE‘ (dal collasso economico),DAL PERICOLO ATTUALE DI UN DANNO GRAVE ALLA PERSONA(danni psicologici,morali,depressione ecc dovuti al collasso economico)
Di seguito vi mostriamo un video di Alessandra ‪‎Marazzi‬ tenace imprenditrice e onesta cittadina che denuncia giustamente il peso insopportabile delle ‪‎tasse‬ facendo appello ai due articoli sopra citati.
Prendiamo esempio da questa donna coraggiosa e ribelliamoci a questa‪ dittatura‬ finanziaria che ci rende schiavi “inconsapevoli” di avere (ancora per poco,fino a quando non la renderanno “carta straccia”) alle spalle una costituzione che ci protegge.
http://youtu.be/EzTtYX7xLGI


Fonte: terrarealtime.blogspot.it


sabato 20 dicembre 2014

Aumento bollo del 12% dal 2015: nuova mazzata in arrivo!

aumento-bollo-auto
Una sorpresa per gli automobilisti e per coloro che hanno dato fiducia a Renzi, come riporta oggi Il Giornale, riceveranno un ringraziamento esemplare: Il bollo auto aumenta del 12% dal 2015.
E’ uno dei provvedimenti contenuti nei 26 articoli che compongono la bozza sulla riforma della Pubblica amministrazione voluto dal Governo Renzi e promossa dal ministro Marianna Madia. L’aumento del bollo sarà sensibile. Leggiamo nei dettagli:
Il decreto sulla riforma della Pubblica
Amministrazione contiene anche una sgradita sorpresa per gli automobilisti. Nel 2015 il bollo potrà aumentare del 12%.
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