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giovedì 21 aprile 2016

Equitalia, ecco quando non dovete assolutamente pagare


E’ compito di Equitalia dimostrare che la cartella esattoriale è stata correttamente notificata e non del contribuente“. A deciderlo è stata la Cassazione con la sentenza n° 6887 dell’8 aprile 2016, secondo la quale spetterebbe ad Equitalia, anche trascorsi cinque anni, provare in causa a dimostrare la corretta notificazione della cartella esattoriale.
Per notificare una cartella esattoriale, Equitalia può avvalersi di messi comunali, di agenti della polizia municipale o mediante invio di lettera raccomandata, con avviso di ricevimento, e non tramite l’estratto di ruolo in cui si indica che la cartella è stata notificata in una certa data o tramite il tracking online della posta raccomandata. La corretta notificazione della cartella esattoriale può essere dimostrata solamente mediante la relazione di notifica o anche con l’originale della cartolina di ritorno della raccomandata a/r, quella che comunemente chiamiamo “avviso di ritorno”.

giovedì 19 marzo 2015

ALLUCINANTE: dovremo dichiarare i prestiti tra familiari all'Agenzia delle Entrate!!!

Non basterà più un accordo verbale tra le parti, ma ogni trasferimento privato di denaro andrà giustificato anche al Fisco

In tempi di crisi non sono pochi i genitori che offrono sostanziosi aiuti economici ai figli per permettere loro di comprare una casa, un'auto o avviare un'attività. Tuttavia da oggi non basterà più dire "me li hanno dati i miei": quando si riceve una somma di denaro da un parente, la si dovrà dichiarare all'Agenzia delle Entrate.
La ragione ovviamente sta nel certificare la provenienza del denaro, per evitare che il Fisco individui la somma come "denaro in nero" e vi venga a chiedere di pagare delle tasse su questi capitali. Questa non è una novità, bensì una conseguenza dell'applicazione del redditometro, capace di monitorare il volume di spesa dei contribuenti e, grazie all'anagrafe tributaria, anche ogni movimentazione bancaria in entrata o in uscita dal conto corrente.

sabato 7 febbraio 2015

ECCO LE 10 TASSE PIÙ ASSURDE CHE GLI ITALIANI SONO COSTRETTI A PAGARE!

Le tasse è giusto che vengano pagate, ma alcune tasse sono veramente ridicole e alquanto inutili. Di seguito abbiamo raccolto le 10 tasse più assurde che gli italiani sono costretti a pagare:
tasse-renzi
1 – La tassa sui funghi. Chiunque abbia voglia di andare a raccogliere funghi dovrà quindi pagare, e pensare che prima si andava con i nonni per passare il tempo e divertirsi senza spendere una lira.
2 - La tassa sugli Hard Disk, qualora questi superino un tot. di GB di memoria.
3 – La tassa sull’ombra. Questa tassa interessa per di più le attività commerciali, che dovranno pagare se l’ombra di una loro tenda invade il suolo pubblico.
4 – La tassa sulla benzina che è quella che conosciamo meglio.
5 – La tassa sull’esposizione della bandiera tricolore, nel caso in cui un impresa commerciale, in questi casi gli alberghi, espongano la bandiera in quanto viene considerata una pubblicità.

sabato 27 dicembre 2014

Ribellarsi e non pagare le tasse facendo appello alla costituzione è possibile,ma nessuno ne parla

L’Art.53 della Costituzione e l’Art.54 del codice penale messi insieme costituiscono una”barriera”per chi è sopraffatto dalle tasse,ma nessuno ve lo dice.

Art.53 della Costituzione
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Avete capito bene?Bisogna pagare IN RAGIONE ALLA VOSTRA CAPACITA’ CONTRIBUTIVA,se non incassate non pagate…
Art.54 del codice penale
Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.”
Quindi NON E’ PUNIBILE CHI HA COMMESSO IL FATTO (di non aver pagato) PER ESSERVI STATO COSTRETTO DALLA NECESSITA’ DI SALVARE SE‘ (dal collasso economico),DAL PERICOLO ATTUALE DI UN DANNO GRAVE ALLA PERSONA(danni psicologici,morali,depressione ecc dovuti al collasso economico)
Di seguito vi mostriamo un video di Alessandra ‪‎Marazzi‬ tenace imprenditrice e onesta cittadina che denuncia giustamente il peso insopportabile delle ‪‎tasse‬ facendo appello ai due articoli sopra citati.
Prendiamo esempio da questa donna coraggiosa e ribelliamoci a questa‪ dittatura‬ finanziaria che ci rende schiavi “inconsapevoli” di avere (ancora per poco,fino a quando non la renderanno “carta straccia”) alle spalle una costituzione che ci protegge.
http://youtu.be/EzTtYX7xLGI


Fonte: terrarealtime.blogspot.it


giovedì 25 dicembre 2014

EQUITALIA MULTATA! "Equitalia, questa volta paghi tu!"


"Quante volte vi è capitato? Un ente statale, dall'agenzia delle entrate passando per il comune, dall' INPS fino all'Università, vi scrivono per chiedervi dei soldi. Importi non pagati, presunti tali, alle volte giusti, ma con interessi sballati. Ogni volta un tuffo al cuore. Se devi pagare tu, loro pretendono che sia rapido. "Saldare entro 30 giorni" , "Saldare immediatamente". Ma spesso sono loro a sbagliare nel notificare una multa, una tassa, una "cartella" di pagamento. E allora tu devi cominciare con denuncia, avvocati, tribunale, corte dei conti e magari TAR e consiglio di stato. E spesso il solo reclamo ti costa più del pagamento.

Diventa una sorta di estorsione. Estorsione di stato. Insomma quando i soldi li devi sborsare tu devi muoverti! Quando devono sborsarli loro c'è sempre tempo. Oggi analizziamo una serie infinita di irregolarità nei contratti dei messi notificatori di Equitalia. Alle 9 con i parlamentari Roberto Fico, Mattia Fantinati, Daniele Pesco, Carla Ruocco, Alessandro Di Battista e i sardi Emanuela Corda e Nicola Bianchi, saremo alla sede di Cagliari per notificare una cartella da 7 milioni di euro di contributi statali evasi/elusi. Vediamo come si comportano.
Cara Equitalia, questa volta paghi tu!!"

Carlo Sibilia, M5S Camera


Fonte: beppegrillo.it


sabato 20 dicembre 2014

Equitalia gli confisca il Suv, lui lo fa rottamare pur di non consegnarlo

Surreale persecuzione di unn contribuente 50enne di Teramo. Che ora deve rispondere di una denuncia dai carabinieri per distruzione e danneggiamento
Di Ivan Francese - ilgiornale.it
A consegnare il Suv ad Equitalia proprio non ci stava. E così, pur di non consegnarlo nelle mani dell’odiatissimo fisco, ha preferito distruggerlo, rimediando pure una denuncia per distruzione e danneggiamento.
Protagonista di questa storia è un cinquantenne di Sant’Egidio alla Vibrata, nel Teramano. L’uomo aveva ricevuto in custodia il Suv che gli era stato sequestrato dopo che, in seguito a un controllo della Polstrada, il veicolo era stato trovato senza assicurazione. Poiché il proprietario non aveva pagato la multa e non aveva impugnato il verbale, la prefettura di Teramo ha dato il via alle pratiche per confiscare il suv e venderlo successivamente all’asta.

sabato 22 novembre 2014

CASSAZIONE: "EQUITALIA NON PUO' PIGNORARE LE PRIME CASE"



CASSAZIONE: "EQUITALIA NON PUO' PIGNORARE LE PRIME CASE" La terza sezione civile della Corte di Cassazione, nella sentenza numero19270/2014, depositata in cancelleria il 12 settembre 2014, ha stabilito che «dal momento che la norma disciplina il processo esecutivo esattoriale immobiliare, e non introduce un’ipotesi di impignorabilità
sopravvenuta del suo oggetto, la mancanza di una disposizione transitoria comporta che debba essere applicato il principio per il quale, nel caso di successione di leggi processuali nel tempo, la nuova norma disciplina non solo i processi iniziati successivamente alla sua entrata in vigore, ma anche i singoli atti di processi iniziati prima». I giudici hanno contraddetto quanto aveva affermato in precedenza il Ministero dell’Economia e delle Finanze a seguito di un interpello posto dalla stessa Equitalia. Il ministero, in particolare, aveva affermato che il “Decreto del Fare” non può godere di effetto retroattivo, ragion per cui tutti i procedimenti cominciati prima dell’entrata in vigore dello stesso dovessero proseguire. A prescindere dalla data di entrata in vigore del provvedimento, non vi potrà essere nessun pignoramento, nemmeno per quanto riguarda i casi precedenti. Potranno tirare un sospiro di sollievo tutti quei contribuenti la cui causa, per difendere la propria casa di abitazione, è ancora in corso perché avevano subito il pignoramento da parte di Equitalia.

lunedì 20 ottobre 2014

La Corte Costituzionale dice STOP all'inquisizione del bancomat!

Stato di inquisizione fiscale: usare il bancomat non è più reato. La Corte Costituzionale ha deciso di FERMARE lo SCANDALO indecente secondo il quale chi prelevava i soldi con il bancomat doveva DIMOSTRARE COME HA SPESO I SOLDI, e nel caso non ci riuscisse, veniva considerato un EVASORE FISCALE!!! Proprio così: anche se i soldi disponibili sul conto corrente erano frutto di lavoro ben rendicontati e dimostrati, chi prelevava doveva essere in grado di dimostrare come e dove aveva impiegato i soldi utilizzati...

Molte persone, in particolare chi riceve lo stipendio con bonifico, ha l'abitudine di prelevare con bancomat: dopotutto prelevare agli sportelli della propria banca è gratuito, e questo evita di perdere tempo per recarsi in banca, fare la fila, etc: oltretutto per chi lavora spesso è impossibile recarsi allo sportello. 

Ebbene chi prelevava soldi per le spese di tutti i giorni - mettere benzina, fare un po' di spesa, comprare sigarette, ricaricare il telefonino, dare la paghetta al figlio rischiava di essere tacciato di evasore, anche perché quasi nessuno conosceva queste dinamiche, inoltre a chi verrebbe mai in mente di conservare gli scontrini per ANNI?!?

L'UNICO GIORNALE AD AVER PARLATO DELLA VICENDA è "IL GIORNALE": DI SEGUITO VI PROPONIAMO L'ARTICOLO USCITO OGGI, A CURA DI NICOLA PORRO

Staff nocensura.com
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Usare il bancomat non è più reato
Chi prelevava contanti doveva dimostrare nel dettaglio a chi erano andati i soldi. Se non ci riusciva era considerato per legge un evasore

Di Nicola Porro - ilgiornale.it

Negli ultimi 10 anni esagerare con il Bancomat era davvero rischioso. Non tanto perché si rischiava di finire in rosso in banca, quanto perché si era certi di finire soffritti dall'Agenzia delle entrate. Facciamo un passo indietro.

Gli uomini di Attilio Befera (oggi è stato sostituito come ben sapete da Rossella Orlandi) nei confronti dei tanto odiati lavoratori autonomi, e in particolare dei professionisti, si erano dotati di un bazooka. Chiunque dal primo gennaio del 2005 si fosse permesso di utilizzare il Bancomat avrebbe dovuto dimostrare a chi erano destinati i contanti. Una roba da pazzi. Ma credeteci, vera. In caso di accertamento, gli uomini del fisco si presentavano dal lavoratore con un foglio elettronico con su scritti tutti i Bancomat e prelievi cash fatti negli ultimi cinque anni.

In modo del tutto arbitrario sostenevano che una percentuale potesse essere giustificata dal tenore di vita e dalle spese più spicce (sigarette, caffè, mance che si possono presumere pagate in contanti), ma sul resto era necessaria una prova dell'utilizzo da parte del povero contribuente. Una prova chiaramente diabolica. Ma ancora più diabolico era l'atteggiamento del fisco.

mercoledì 15 ottobre 2014

«Evadere non è un reato grave»: Condannato a risarcire un milione per questa frase!

A cura di AR - nocensura.com

Un imprenditore è stato condannato dal tribunale di Vicenza a risarcire con 1.000.000 di euro l'Agenzia delle Entrate per aver affermato che «Evadere non è un reato grave» !!!

Proprio così.

Quando l'ho letto credevo si trattasse di una delle tante bufale che circolano sul web, invece è tutto vero. La notizia è stata riportata dal quotidiano "Il Gazzettino".

L'imprenditore del settore conciario di Arzignano durante un'intervista televisiva ha rilasciato la vituperata affermazione, che più volte abbiamo sentito pronunciare ai nostri politici. Ma l'Agenzia delle Entrate lo ha denunciato per "danni d'immagine" e si è costituita parte civile, e il tribunale ha ritenuto fondata la denuncia, condannando l'uomo con una sentenza che ha effetto immediato.

Non si capisce come possa un'affermazione del genere danneggiare l'immagine dell'Agenzia delle Entrate: non si tratta di un'offesa, ma di un pensiero che - giusto o sbagliato che possa essere - di fatto è e resta un'opinione personale.

lunedì 29 settembre 2014

Sospensione Cartella Esattoriale Equitalia, la procedura

Fortunatamente ora le cose sono cambiate! Ora puoi decidere arbitrariamente di sospendere il pagamento della Cartella Esattoriale Equitalia presentando una valida motivazione.
Grazie alle novità introdotte dall’ultima legge di stabilità 2013, è possibile procedere alla sospensione della cartella esattoriale. L’Ifel, l’Istituto per la finanza e l’economia locale, con una nota del 4 febbraio scorso è intervenuta sulla  disciplina relativa alla sospensione della riscossione coattiva presso soggetti abilitati alla riscossione di entrate per conto di terzi.
Con l’ultima legge di stabilità 2013, il legislatore ha disciplinato normativamente il procedimento di sospensione immediata della attività di riscossione in caso di presentazione di una dichiarazione motivata del debitore.
Opposizione Cartella Esattoriale, le motivazioni
Le motivazioni per le quali è possibile chiedere la sospensione della Cartella esattoriale sono le seguenti:
  • prescrizione o decadenza del credito, prima della formazione del ruolo;
  • provvedimento di sgravio emesso dall’ ente creditore;
  • sospensione amministrativa (dell’ente creditore) o giudiziale
  • sentenza che abbia annullato in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emesse in un giudizio al quale il concessionario per la riscossione non ha preso parte;
  • un pagamento effettuato, prima della formazione del ruolo,
  • qualsiasi altra causa di non esigibilità del credito.

lunedì 17 marzo 2014

Prima casa all’asta: l’artigiano fa causa a Equitalia… e vince!

Francesco SibiliaLa vicenda di Franco Sibilia, l'artigiano pugliese che ha denunciato Equitalia per usura, continua. Ieri finalmente si è tenuta la prima udienza, precedentemente fissata per fine maggio, e poi rimandata all'ultimo momento
Si è tenuta ieri l’udienza al Tribunale di Bari per la denuncia che Francesco Sibilia, artigiano di Conversano (BA), aveva depositato nei confronti di Equitalia. Avevamo intervistato Sibilia qualche mese fa proprio su lamiapartitaiva.it e l’articolo aveva suscitato l’interesse di tantissimi lettori immedesimati nella storia dall’artigiano pugliese.
La nostra promessa di continuare a seguire la vicenda è stata mantenuta. Dopo un rinvio della prima udienza contro Equitalia, fissata per per lo scorso 23 maggio, ieri finalmente il giudice ha permesso a Sibilia e al suo avvocato Floriana Baldino di esporre le proprie ragioni.
La conclusione è stata quella che tutti si auguravano: l’abitazione di Franco Sibilia non potrà essere messa all’asta.
“E questo non per effetto della nuova legge che protegge la prima casa – ci tiene  a precisare Sibilia – ma per tutto quello che abbiamo fatto con l’avvocato. La vicenda però non finisce qui perchè è ancora in piedi la denuncia per usura che abbiamo depositato contro Equitalia per via di una serie di cartelle esattoriali sulle quali il mio avvocato aveva riscontrato una lunga serie di anomalie”.
A ottobre è prevista un’altra udienza per definire anche questi aspetti e noi continueremo a tenervi informati, come abbiamo fatto finora.


Fonte: lamiapartitaiva.it

mercoledì 12 febbraio 2014

Crisi,TRE casi di suicidio tra ieri e oggi. La mattanza continua

Con i casi avvenuti oggi il conto sale a 92
La strage continua: anzi, i casi di suicidio aumentano in modo esponenziale. Oggi un 70enne si è suicidato nel pescarese, e non è l'unico caso di oggi: stamani un uomo si è gettato sotto il treno nella tratta La Storta - Monte Mario, nei pressi di Roma. Ieri un suicidio sui binari è avvenuto anche nel napoletano, a Sant'Antimo.

di seguito l'articolo di ogginotizie.it circa il 70enne che si è sparato:


Pescara - Equitalia gli pignora la casa: suicida 70enne di Elce
Pescara - Pensionato 70enne di Elice, nel Pescarese, separato dalla moglie, si era allontanato dai figli e, in passato, avuto sofferto di problemi di depressione. Finchè, pochi giorni fa, ecco arrivargli un'ulteriore mazzata, il colpo di grazia: Equitalia ha avviato la procedura di pignoramento della sua abitazione e lui, sopraffatto dallo sconforto, si è ucciso sparandosi al volto. 
Il corpo è stato trovato ieri sera, nella camera da letto dell'abitazione, ma la morte risale ad almeno 24 ore prima.
A detta di famigliari e conoscenti a spingerlo al gesto estremo sarebbero stati i problemi di natura economica. 
Il 70enne, infatti, aveva ricevuto delle cartelle esattoriali, con l'avvio della procedura di pignoramento della casa. L'uomo si è sparato con un fucile calibro 12 regolarmente detenuto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, che hanno sequestrato l'arma.

Fonte: ogginotizie.it

venerdì 7 febbraio 2014

Equitalia, stop alle cartelle esattoriali per le imprese in credito con lo Stato

Lo Stato non paga? Allora niente cartelle esattoriali. E’ quanto prevede un emendamento al decreto Destinazione Italia approvato dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, che prevede la sospensione delle cartelle Equitalia per imprese e professionisti in credito con la pubblica amministrazione.

I soggetti interessati, come spiega Il Sole 24 Ore, sono tutte le imprese titolari di crediti verso lo Stato, senza distinzioni in ordine alla forma giuridica dell’impresa, escludendo quindi soltanto i privati. I crediti possono essere relativi a somministrazione, appalti, forniture e servizi, comprese tutte le tipologie di rapporto contrattuale, dalla cessione occasionale o continuativa alla fornitura di servizi e alla consulenza. Ma ci sono alcune condizioni ben precise. I crediti devono essere certi, liquidi ed esigibili. Condizioni, queste, che devono essere accertate dalla stessa pubblica amministrazione attraverso una certificazione rilasciata dall’impresa.

giovedì 23 gennaio 2014

Il grande inganno dell'evasione fiscale; ecco cosa dovete sapere (e divulgare)

Vedi l'articolo: Draghi: «Evasori fiscali responsabili della macelleria sociale»

A cura di Alessandro Raffa per Nocensura.com

LA FACCIA TOSTA DI QUESTO PERSONAGGIO E' ALLUCINANTE!!! MA IL PROBLEMA VERO, è CHE MOLTI GLI CREDONO PURE...
La realtà è che in un momento come questo ci sono commercianti e piccoli imprenditori che sopravvivono solo grazie all'evasione fiscale, e che se non eludessero al fisco qualche centinaia di euro, sarebbero costretti a CHIUDERE, ingrassando le fila dei disoccupati e SMETTENDO TOTALMENTE DI VERSARE CONTRIBUTI ALLO STATO;

Inoltre consideriamo che se una persona evade 100€ e li impiega, per esempio, mettendo 50€ di benzina e 50€ di spesa, una parte di questi soldi rientra comunque nelle casse dello stato al passaggio successivo, con le accise benzina e l'IVA sugli acquisti... COSA CHE NON AVVIENE PER LA GRANDE EVASIONE, LA "FUGA" DEI CAPITALI VERSO I PARADISI FISCALI, dai 98 MILIARDI EVASI DALLE LOBBY DELLE SLOT AI 2 MILIARDI ELUSI E SCOPERTI IN QUESTI GIORNI DALLA "PALAZZINARA" CHE PER OLTRE 10 ANNI HA "NASCOSTO" 1243 IMMOBILI AL FISCO;

SIAMO IN TREPIDANTE ATTESA DI SAPERE QUANTO DOVRA' PAGARE QUESTA SIGNORA PER REGOLARIZZARE LA SUA POSIZIONE; purtroppo in casi come questo, solitamente anziché fargli pagare TUTTO + penali/interessi/multe molto spesso l'evasore se la cava con MENO DI QUANTO AVREBBE DOVUTO PAGARE...

Ricordiamo - UN ESEMPIO TRA TANTI - la storia di Valentino Rossi; inizialmente gli furono richiesti 112 milioni di euro (vedi: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/valentino-evasione/valentino-denunciato/valentino-denunciato.html) DOPO L'ACCORDO, NE HA DOVUTI PAGARE SOLO 20 (vedi: http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/valentino-evasione/fisco-rossi/fisco-rossi.html)

IN PRATICA AI RICCHI CONVIENE EVADERE E ASPETTARE CHE IL FISCO VADA A BUSSARGLI, PER ACCORDARSI IN SEGUITO!!!!!

LO STATO IN QUESTO MODO NON SOLO 'AGEVOLA' MA PERSINO 'INCENTIVA' LA GRANDE ELUSIONE FISCALE!!!

Ai politici piace prendere spunto dagli USA per molti aspetti, ma per quanto concerne l'evasione fiscale no, visto che in America chi non paga le tasse per grandi cifre e viene scoperto oltre a rischiare il carcere, pagherà MOLTO PIU' del dovuto; per esempio il campione di boxe Mike Tyson ne sa qualcosa...

MA IN ITALIA PREFERISCONO METTERE IN SCENA "COLPI DI TEATRO" COME I CONTROLLI A TAPPETO (per 1 giorno...) FATTI A CORTINA D'AMPEZZO E ALTRE SCENEGGIATE SIMILI.

QUANTO VALE LA ''GRANDE EVASIONE'' ?

SOLO i 98 miliardi delle slot machine valgono quanto le ultime 4 manovre finanziarie; sarebbero stati una grande boccata d'ossigeno per le casse dell'erario, una cifra che vale ben 1.637,50€ per ogni cittadino, bambini e anziani compresi [(98.250.000.000 diviso 60.000.000 di abitanti) se invece dividiamo la somma per il numero dei contribuenti - 38 milioni - la cifra si attesta a 2585,52€ ciascuno]

In una situazione in cui lo Stato è in difficoltà persino per trovare 400 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione, REGALARE quella cifra a chi ha EVASO IL FISCO è PURA FOLLIA!!!!! (inoltre non è l'unico regalo fatto alle lobby, anche se è il più sostanzioso: http://www.nocensura.com/2012/06/ecco-tutti-i-regali-alle-lobby-delle.html)

IL TESORETTO DEI GRANDI EVASORI IN SVIZZERA MAI RECUPERATO:

Nel 2011 diverse nazioni europee tra cui Germania, GB e Austria, hanno siglato accordi con la Svizzera per fare un "prelievo forzoso" sui conti correnti occulti in Svizzera dei loro cittadini; il nostro paese avrebbe potuto recuperare un "tesoretto" - anzi, un vero e proprio TESORO - di CIRCA 50 MILIARDI DI EURO (vedi: http://www.nocensura.com/2012/05/monti-potrebbe-facilmente-incassare-50.html) ma IL GOVERNO MONTI, che era a caccia di soldi, RINUNCIO' IGNOBILMENTE A QUESTA POSSIBILITA', che è stata più volte annunciata (cosa che ha portato molti correntisti a trasferire immediatamente i propri soldi in altri paradisi fiscali più "sicuri"...) e poi NON NE HANNO FATTO DI NIENTE, anche se nel giro di pochi mesi la somma che era possibile recuperare è vertiginosamente diminuita; una misura di questo tipo doveva essere fatta IMMEDIATAMENTE, insieme alle altre nazioni che hanno fatto questa scelta, rendendo la manovra nota solo a cose fatte. CON QUEI 50 MILIARDI IL GOVERNO MONTI AVREBBE POTUTO TROVARE BUONA PARTE DEI FINANZIAMENTI CHE HA RASTRELLATO CON MISURE LACRIME E SANGUE, IMPOVERENDO MILIONI DI ITALIANI, FACENDO CHIUDERE L'ATTIVITA' O COMUNQUE PERDERE IL LAVORO A CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ITALIANI, MANDANDONE IN FALLIMENTO DECINE DI MIGLIAIA, FACENDONE SUICIDARE SVARIATE CENTINAIA.

Politici & media nel frattempo predicavano la necessarietà delle misure lacrime e sangue, "dobbiamo (dovete) fare sacrifici, non ci sono altre possibilità" dicevano. E qualcuno gli credeva pure, tanto che il massone bilderberghino-trilateralista ha preso persino il 10% dei voti! Assurdo e allucinante, se conoscete qualcuno che difendeva l'operato del governo Monti, fategli leggere questo articolo, ma sicuramente qualcuno troverà il modo per giustificare anche questo!

POTREI CONTINUARE CON L'ELENCO DEI MAXI-SPRECHI INDEGNI E DEI REGALI ALLE LOBBY AMICHE PER ORE, senza considerare gli 80-90 MILIARDI annui che paghiamo di INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO frutto di una politica monetaria TRUFFALDINA gestita dai banchieri privati; la BCE crea il denaro dal NULLA e lo presta alle banche private ad un tasso che attualmente è dello 0.25% (in passato è stato dello 0.75% e 0.50%) e queste lo prestano alle nazioni (ovvero investono sui titoli di stato) PRETENDENDO UN TASSO DI INTERESSE DEL 4-5 PERSINO DEL 6% NEL PERIODO IN CUI LO SPREAD ERA SULLA SOGLIA DEI 500 PUNTI; QUESTA è LA VERA, UNICA CAUSA DELLA CRISI, O QUANTOMENO LA MAGGIORE: NEGLI ULTIMI 30 ANNI ABBIAMO PAGATO BEN 3.100 MILIARDI A CAUSA DI QUESTO "GIOCHINO" (vedi: http://www.nocensura.com/2013/07/litalia-in-20-anni-ha-pagato-3100.html) UNA CIFRA SUFFICIENTE NON SOLO AD ESTINGUERE IL DEBITO PUBBLICO TRUFFA, MA AVANZEREBBERO ANCHE PIU' DI 1.000 MILIARDI DI EURO, oltre al fatto che gli 80/90 miliardi di euro annui che versiamo di interessi, sarebbero sufficienti per innalzare le pensioni minime - magari integrando le entrate con una sforbiciata alle mega-maxi pensioni, che arrivano fino a oltre 90.000€ mensili - e finanziare il "reddito di cittadinanza" per sostenere chi perde o non trova un posto di lavoro.

CHI ATTRIBUISCE ALLA PICCOLA EVASIONE FISCALE I PROBLEMI DEL PAESE è UN BUGIARDO, MENTE SAPENDO DI MENTIRE (questo vale per i politici, che al di là dei proclami sanno bene come stanno le cose; tra i cittadini invece c'è una parte di ignoranti che gli crede, e questi è nostro dovere aiutarli a comprendere come stanno davvero le cose.

LA VERA EVASIONE, quella DELETERIA E DANNOSA è QUELLA DELLE GRANDI LOBBIES, CHE SOTTRAGGONO AL FISCO GRANDI CAPITALI E LI OCCULTANO NEI PARADISI FISCALI SOTTRAENDOLI ALL'ECONOMIA DEL PAESE.

E' importante cercare di "svegliare" coloro che ancora oggi credono a queste fandonie; divulgate al massimo questo articolo, pubblicatelo nelle vostre pagine/gruppi/blog e nei vostri profili, invitando alla lettura i vostri amici. Se avete la possibilità, stampatelo e distruibuitelo ai vostri amici, nelle sale d'attesa, nei bar, nei vostri negozi.

CERCHIAMO DI CONTRASTARE LA DISINFORMAZIONE DEL SISTEMA, SEMPRE PIU' DITTATORIALE E SENZA SCRUPOLI... loro hanno MILIARDI, hanno decine di migliaia di giornalisti al loro servizio, hanno il monopolio televisivo, se non ci rimbocchiamo le maniche noi cittadini, le cose non cambieranno MAI; nonostante da questo punto di vista negli ultimi anni ci siano stati dei miglioramenti, c'è ancora molto da fare, e una fetta consistente di popolazione, in primis gli anziani, non si informa sul web, unica fonte di VERA INFORMAZIONE, nonostante anche qui le principali fonti di informazione siano gestite dai "signori del tubo catodico" e della carta stampata...


Alessandro Raffa per Nocensura.com

Fonte: http://www.nocensura.com/2014/01/il-grande-inganno-dellevasione-fiscale.html 

martedì 21 gennaio 2014

Paga con 6 giorni di ritardo e scatta una multa da 2400 euro

Moscarola: "Dovevo 2.698,55 euro per una cartella esattoriale. Li ho versati l'11 febbraio anzichè il 5 e mi è arrivata una sanzione pari quasi al 100% dell'importo che ho pagato"

 

Riceve una cartella esattoriale, la paga con sei giorni di ritardo e dieci mesi dopo gli arriva una multa di quasi il 100% dell’importo versato.
E’ una storia al limite dell’incredibile quella successa a Giacomo Moscarola, segretario cittadino di Lega Nord: «Nel 2007 - racconta non ho fatto la dichiarazione dei redditi perchè pensavo di essere sotto la soglia entro la quale non è obbligatoria. Quell’anno avevo lavorato per le Funivie Oropa e per Banca Sella. Purtroppo sforavo il tetto massimo e avrei dovuto denunciare il mio reddito nel 730. Mi rendo conto che è stato un errore mio, ma davvero è stato in buona fede».
Sei anni dopo tramite raccomandata, l’Erario gli ha chiesto il rientro di quanto dovuto. «Nel dicembre del 2012 - prosegue -  mi è arrivata una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate: tra importo da riscuotere e sanzione dovevo 2.698,55 euro».
Il pagamento andava fatto entro 60 giorni dalla ricezione della lettera. «Il termine scadeva il 5 febbraio 2013, ma io ho dovuto racimolare la somma e ho pagato in banca tramite F24. Era l’undici febbraio».

martedì 26 novembre 2013

Il consiglio di stato schianta definitivamente equitalia: 767 dirigenti fasulli, tutti gli atti illegittimi!

IL CONSIGLIO DI STATO SCHIANTA DEFINITIVAMENTE EQUITALIA! 767 DIRIGENTI ''FASULLI'' TUTTI GLI ATTI ILLEGITTIMI! (LEGGERE!)

Sentenza del Consiglio di Stato: rischio illegittimità per 767 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate; conseguente nullità di tutti gli atti fiscali e delle cartelle esattoriali scaturite da atti firmati da tale personale privo di qualifica. Promozioni in bilico.
Lo scandalo che “La Legge per Tutti” aveva sollevato quasi un anno fa con l’articolo “Nulli gli atti di Equitalia e Ag. Entrate: firmati da falsi dirigenti” si arricchisce di un nuovo e interessantissimo capitolo. Ad avvalorare la tesi secondo cui gran parte degli avvisi inviati dall’Agenzia delle Entrate e delle cartelle esattoriali notificate da Equitalia sarebbero nulli è una sentenza appena firmata dal Consiglio di Stato. Ma facciamo un passo indietro per capire cosa sta per succedere.
Lo scandalo era nato da una pronuncia del Tar Lazio [1] (cui poi seguì quella del Tar Messina): la sentenza aveva bloccato le nomine a dirigenti, presso diversi uffici delle Agenzie delle Entrate, nei confronti di numerosi funzionari che, però, non avevano svolto il concorso previsto per legge e, quindi, erano privi dei relativi titoli a dirigenti. In pratica, ben 767 funzionari su 1.143 totali (più della metà) erano stati nominati in modo illegittimo!
Un terremoto vero e proprio: per comprenderne la portata, basti pensare agli effetti che tale pronuncia aveva determinato su tutti gli atti firmati dai falsi dirigenti e sui conseguenti procedimenti che ne erano scaturiti. Se il dirigente è privo di qualifica, anche l’atto da questi firmato è nullo. Nulli, quindi, gli accertamenti e nulle anche le cartelle esattoriali di Equitalia emesse sulla scorta dei primi. Una catastrofe per il fisco!

mercoledì 12 giugno 2013

Equitalia, cartelle pazze e interessi di mora. Ecco il calvario di chi non ce la fa più

Di Andrea Telara
Cartelle pazze piene di errori e omissioni, immobili già ipotecati senza che il debitore nemmeno lo sapesse o notifiche sbagliate che fanno lievitare il peso delle imposte di almeno il 40 o il 50%. L'avvvocato Massimiliano Mapelli, responsabile del ramo civile di Agenzia Debiti (società che offre consulenza legale a chi ha delle pendenze con il fisco , le banche e le finanziarie) negli ultimi anni ne ha viste davvero di tutti i colori.
Titolari d'azienda, liberi professionisti, privati cittadini italiani. Tutti finiti nel mirino di Equitalia, la società pubblica (partecipata al 51% dall'Agenzia delle Entrate e al 49% dall'Inps) che, in quasi tutta la Penisola, ha il compito di riscuotere le tasse e i contributi non pagati.
"Non voglio assolutamente criminalizzare chi lavora alle dipendenze di questa società", dice Mapelli, "che non fa altro che applicare la legge e seguire delle procedure standard". Nel sistema italiano di riscossione delle imposte, però, secondo l'avvocato ci sono di sicuro molte cose che non funzionano, non fosse altro che un grosso difetto di comunicazione verso i contribuenti.
IPOTECA NASCOSTA. A dimostrarlo (a parte i casi drammatici degli imprenditori che si suicidano , dopo essere stati bersagliati dalle cartelle esattoriali), ci sono anche le storie di chi si rivolge ad Agenzia Debiti perché non sa più come arrabattarsi per regolarizzare le proprie pendenze col fisco.
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