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lunedì 9 febbraio 2015

Tsipras alla Ue, lo accoglie Juncker completamente ubriaco!

Nota di Nocensura: Che all'eurocrate piacesse bere, non è una novità. L'estate scorsa il tabloid inglese Mail on Sunday aveva picchiato duro su Juncker: "Le sue sbornie non sono un segreto" e pare che beva sin di prima mattina. La notizia fu rilanciata in Italia da Il Giornale

Qualcuno si preoccupa: "guardate in che mani è l'Europa". Ebbene, rassicuratelo. Se anche tutta la Commissione fosse composta da bevitori, ciò non provocherebbe danni, poiché le decisioni non le assumono loro, che sono fantocci, ma gruppi come il Bilderberg e la Trilaterale, braccio armato dell'elite. Che fanno certamente più danni di qualsiasi ubriaco, pur essendo lucidissimi...

Staff nocensura.com
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Di Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro  
Ecco le persone alle quali siamo in mano. La scena viene ripresa dalle tv di tutto il globo, l’evento è certamente importante, il neo capo del Governo greco Alexis Tsipras si reca a Bruxelles per incontrare i massimi vertici europei, lo accoglie il Presidente della Commissione Ue, il lussemburghese Jean Claude Juncker.
Ebbene fin qui nulla di strano, nulla di più normale, davanti agli occhi dei giornalisti e fotoreporter giunti per l’occasione, però, si presenta una scena incresciosa, all’arrivo del Presidente della Commissione Ue tutti si rendono immediatamente conto dello stato penoso in cui si trova Jean Claude Juncker.
Le gote paonazze, lo sguardo vitreo ed il sorriso stampato sulle labbra non lasciano dubbi sullo stato di ebbrezza col quale si presenta all’appuntamento l’ex Premier lussemburghese ora a capo del “governo” europeo.
Tsipras, rendendosi immediatamente conto della situazione è evidentemente imbarazzato, e si irrigidisce mentre Junker gli si avvicina e, dopo avergli stretto la mano lo bacia, come si farebbe solo con dei familiari (o eventualmente con una signora).

lunedì 26 gennaio 2015

Tsipras e la sinistra al soldo della finanza


Di Diego Fusaro

Tsipras: la sinistra che sta con l’euro; la sinistra che sta col capitale e con i padroni; la sinistra che ha tradito Marx e i lavoratori. Con una sinistra così, non vi è più bisogno della destra. È la sinistra che vuole abbattere l’austerità mantenendo l’euro: cioè abbattere l’effetto lasciando la causa, ciò che è impossibile “per la contradizion che nol consente”.

La domanda da porsi, allora, è una sola: stupidità o tradimento? Propendo per la seconda risposta: tradimento. Tradimento di una sinistra passata armi e bagagli dalla lotta contro il capitale alla lotta per il capitale, dal monoclassismo universalista proletario al bombardamento universalista imperialistico in nome dei diritti umani, dalla lotta per i diritti sociali alla lotta per il matrimonio gay come non plus ultra dell’emancipazione possibile. Dalla falce e il martello all’arcobaleno: non v’è null’altro da aggiungere, temo.

Tutto questo farebbe ridere, se non facesse piangere. È una tragedia storica di portata epocale. Il quadro a cui, nell’immaginario comune, sempre più si dovrebbe abbinare l’idea della sinistra (Tsipras in testa!) non è più Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, bensì L’urlo di Edvard Munch: dove, tuttavia, il volto trasfigurato dal dolore e immortalato nell’atto di gridare scompostamente è quello di Antonio Gramsci, ucciso una seconda volta, dopo il carcere fascista, dalle stesse forze politiche che hanno tradito il suo messaggio e disonorato la sua memoria.

sabato 1 novembre 2014

La BUFALA secondo la quale Eurogendfor è una BUFALA!



A cura di Staff nocensura.com

I soliti siti che spacciandosi per "blog antibufala" difendono il cosiddetto "ordine costituito" tacciando di bufala tutti gli argomenti di cui non parlano i mass media di sistema - dal signoraggio bancario alle cure alternative, al fatto che le big pharma pensano solo ai loro interessi, etc sostengono che sia una "bufala" anche il fatto che Eurogendfor disponga di poteri incredibili e operi al di sopra della legge delle nazioni dove agisce.

In effetti è piuttosto incredibile pensare che sia stato costituito un corpo di polizia sovranazionale, inquadrato come polizia militare, che opera in Europa ma risponde agli ordini degli Usa (risponde agli ordini della Nato, quindi anche e sopratutto gli USA) e che opera al di sopra della legge delle nazioni dove entra in azione, non essendo indagabile, intercettabile, perquisibile e processabile dalle magistrature nazionali dei paesi dove opera...

Ma DI FATTO è così. E' tutto vero, e quanto descritto sopra è scritto nero su bianco nel testo del "Trattato di Velsen" che vi linkiamo a fine articolo; trattato sottoscritto e ratificato anche dal nostro paese nel silenzio generale.

Recentemente anche il segretario del sindacato di Polizia CONSAP ha parlato di Eurogendfor, esprimendo preoccupazione e sollevando perplessità (guarda il video), invitando i cittadini ad informarsi in merito.

Cos'è il TTIP? Ecco come banche e multinazionali vogliono governare!



Cos'è Il TTIP ? La resa dell'Europa - Una pericolosa perdita sul piano Alimentare,Sociale ed Etico. Informare sullo strapotere delle multinazionali e delle banche è il minimo che possiamo fare.




La Campagna Stop TTIP Italia nasce a febbraio 2014 per coordinare organizzazioni, reti, realtà e territori che si oppongono all’approvazione del Trattato di Partenariato Transatlantico su commercio e Investimenti (TTIP).



venerdì 24 ottobre 2014

Ragazza attacca Barroso: "L'UE è schiavitù, un piano del NWO"


Se per qualche motivo non visualizzi il video clicca qui: http://www.youtube.com/watch?v=QkBGRLytzEI

Una giovane italiana, Maria Cristina Spano, si è presentata alla premiazione dei principali esponenti dell'eurocrazia, Barroso, Van Rompuy e Schultz, organizzata dalla "Fondazione Jean Monnet" a Losanna il 17/10/2014; è riuscita ad intercettare Barroso, al quale ha rivolto un duro attacco in inglese. 

Di seguito la trascrizione del video:

TESTO IN ITALIANO:
Per cosa sono queste medaglie d'oro?
L' Unione Europea non è altro che un pezzo del piano del Nuovo ordine Mondiale, il cui obiettivo è la schiavitù monetaria, politica e culturale, così come la depopolazione attraverso differenti mezzi tecnologici e pseudomedici come quelli correlati alla nutrizione; l'uccisione degli animali e la distruzione dell'intero pianeta Terra.

come abitante dell'Unione Europea posso certamente affermare che questo non è quel tipo di Europa in cui la maggior parte dei cittadini europei vogliono vivere, perché l'attuale Europa sembra essere sempre più una dittatura finanziaria ed un mucchio di bugie.

L' Unione Europea sta adorando un falso dio attraverso la massoneria che sta privando le persone e gli animali del loro diritto di vivere serenamente.

Questa non è unione europea, dal momento in cui la democrazia è stata rimpiazzata dalla dittatura.

Chi ti ha dato il diritto di prendere decisioni su più di 500 milioni di europei, dal momento in cui nessuno di loro ti ha mai eletto direttamente, né nemmeno ti conoscono?

Rivogliamo indietro la nostra sovranità monetaria, politica e culturale.

Questa non è democrazia!

TESTO IN INGLESE:

What are those golden medals for?

European Union is nothing else that a piece of the NWO plan, whose goals are the monetary, political and cultural slavery, as well as depopulation through different technological (as chemtrails) and pseudomedical tools as those nutrition related,the killing of animals and the destruction of the whole planet earth.

As inhabitant of the European Union I can state for sure that this is not the kind of Europe that most of European citizens want to live in, because the current Europe seems to be more and more a financial dictatorship and a bunch of lies.

European union is worshipping a false god through masonry which is depriving people and animals of their right to live peacefully.

This is not European Union, since democracy has been stolen by dictactorship.

Who gave you the right to take decisions over more than five hundred millions of Europeans, since none of them has never directly elected you, nor don't they even know you?

We want our monetary, political and cultural sovereignty back.


Fonte: nocensura.com


mercoledì 22 ottobre 2014

Dittatura Ue, cosa aspettiamo a denunciarla?

«Quel che sta accadendo è una rivoluzione silenziosa», annunciò José Manuel Barroso a Firenze nel 2010: «Un più forte governo dell’economia realizzato a piccoli passi». Gli Stati membri «hanno accettato di attribuire importanti poteri alle istituzioni europee riguardo alla sorveglianza, e un controllo molto più stretto delle finanze pubbliche». Barroso non parlava a caso, avverte Luciano Gallino: sin dal 2010, la Ue e il Consiglio Europeo avevano avviato un piano di trasferimento di poteri dagli Stati membri alle principali istituzioni comunitarie, che per la sua ampiezza «rappresenta una espropriazione inaudita, non prevista nemmeno dai trattati Ue, della sovranità degli Stati stessi». Non è solo questione di economia: si prevedeva l’intervento d’autorità, parte di funzionari di Bruxelles, per sanzionare chi uscisse rai ranghi, cioè dagli “indicatori” «elaborati secondo criteri sottratti a ogni discussione». Piano perfettamente eseguito: «Il ministero delle Finanze degli Stati membri potrebbe essere eliminato: del bilancio se ne occupa la Commissione Europea».
Il culmine del sequestro della sovranità economica e politica dei nostri paesi da parte della Ue, scrive Gallino su “Repubblica”, è stato toccato nel 2012 José Manuel Barrosocon l’imposizione del Fiscal Compact, che prevede l’inserimento nella legislazione del pareggio di bilancio, “preferibilmente in via costituzionale”. «I nostri parlamentari, non si sa se più incompetenti o più allineati sulle posizioni di Bruxelles, hanno scelto la strada del maggior danno – la modifica dell’articolo 81 della Costituzione». Sequestri di sovranità e potere: «Non sono motivati, come sostengono le istituzioni europee, dalla necessità di combattere la crisi finanziaria». Per Gallino, i tecnocrati dell’Ue, del Fmi e della Bce sembrano «dilettanti allo sbaraglio», visto che i loro diktat hanno fatto esplodere il debito pubblico nell’Eurozona, salito dal 66% del 2007 all’86% del 2011. In realtà non è il super-potere “sbagli”. La realtà è ancora peggiore: il super-potere centrale mente, sapendo di mentire. Perché il suo piano è oligarchico: colpire lo Stato fino a smantellarlo, per lasciare senza più difese lavoratori, aziende e cittadini.
La Troika, infatti, imputa la crisi economica al «peso eccessivo della spesa sociale» nonché al «costo eccessivo del lavoro». La loro unica ricetta? Tagliare. Christine Lagarde, direttrice del Fmi, insiste sulla necessità di tosare le pensioni italiane, visto che rappresentano la maggior spesa dello Stato, «dando mostra di ignorare, la dotta direttrice, che i 200 miliardi della ordinaria spesa pensionistica sono soldi che passano direttamente dai lavoratori in attività ai lavoratori in quiescenza». Il trasferimento all’Inps da parte dello Stato, circa 90 miliardi l’anno, «non ha niente a che fare con la spesa pensionistica, bensì con interventi assistenziali che in altri paesi sono a carico della fiscalità generale», precisa Gallino. Il problema è che «dinanzi ai diktat di Bruxelles, il governo italiano in genere batte i tacchi e obbedisce». Le prescrizioni contenute nella lettera del 2011 con cui Olli Rhen, allora commissario all’economia dell’Ue, esigeva riforme dello Stato sociale, sono state eseguite. La “riforma” del lavoro, il Jobs Act di Renzi, «potrebbe essere stata scritta a Bruxelles». Morale: «Nessuno di questi interventi ha avuto o avrà effetti positivi per combattere la crisi; in realtà l’hanno aggravata».

lunedì 20 ottobre 2014

Montesano: "Vogliono toglierci sovranità, deindustrializzarci e impoverirci"



L'attore e cantante Enrico Montesano, volto storico della TV italiana anni 70/80 dimostra di aver capito benissimo quello che sta accadendo: "C'è un progetto per togliere all'Italia un po' di sovranità, vogliono deindustrializzare il nostro paese, hanno iniziato già qualche anno fa, per impoverirci un po' tutti e indebitarci, perché i paesi che hanno debiti si controllano meglio (...)"

mercoledì 3 settembre 2014

Putin minaccia la Ue: "Il mercato agroalimentare? Non ci tornerete più"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avvertito l'Unione Europea che sarà difficile tornare al mercato russo, una volta che questo sarà occupato dalle aziende latinoamericane e asiatiche. "Il pericolo per i nostri tradizionali fornitori è che quando un'azienda si colloca in un mercato, in questo caso quello russo, allontanarla diventa molto difficile, se non impossibile"


Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avvertito l'Unione Europea che sara' difficile tornare al mercato russo, una volta che questo sara' occupato dalle aziende latinoamericane e asiatiche. "Il pericolo per i nostri tradizionali fornitori e' che quando un'azienda si colloca in un mercato, in questo caso quello russo, allontanarla diventa molto difficile, se non impossibile", ha osservato il capo del Cremlino parlando alla tv pubblica russa.

martedì 2 settembre 2014

Nomina della Mogherini: quello che devi sapere!


Mogherini lady PESC: tutti contenti, eppure non si accede a certi ruoli se...

Di Enrico Carotenuto

Colgo lo spunto offertomi da un post su facebook del professor Cesare Padovani, che ripropongo per intero:

DOMANDE DA PORSI SU CIASCUNA PERSONA DI POTERE

Di chi è figlia?
Di chi è parente?
Di chi è amica?
Quali sono state le sue frequentazioni giovanili?
E quelle attuali?
E della sua famiglia?
Che scuole ha frequentato?
Gestite da chi?
Quali gruppi ha frequentato?
Chi l'ha voluta dove è stata?
Chi l'ha voluta dove sta?
E aggiungerei:
E' iscritta ad associazioni di cui fanno parte uomini di potere?
Cosa fa il coniuge?
Che incarichi riveste il coniuge?
Quali sono state le frequentazioni del coniuge?
E del genero?
Cosa fa il genero?
Ha uno zio particolarmente influente?

Se non si risponde a queste domande, non si può dire nulla sull'affidabilità della persona! E queste cose, per quelli del potere, non vengono mai dette! Ma è da ingenui pensare che si possa ricoprire cariche di responsabilità per soli propri meriti!

In questi giorni abbiamo assistito a scene di giubilo renziano per la nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Tutti a spellarsi le mani in applausi, e tutti convinti che avere un'italiana in questo importante ruolo, porterà vantaggi enormi al nostro paese. Vantaggi ce ne saranno e come. Bisogna però guardare bene se saranno per il paese, o solo per una certa cricca, come ahimè è ormai consuetudine.

giovedì 14 agosto 2014

Embargo alla Russia: l'UE rimborsa paesi danneggiati del 3% (con i loro soldi)

L'UE rassicura le nazioni danneggiate dall'embargo alla Russia promettendo risarcimenti. Il nostro paese è interessato dalla questione, visto che in Europa siamo i secondi dopo la Germania per volume di esportazioni verso la Russia. Peccato che di 12 miliardi che i paesi dell'Eurozona perderanno a causa dell'embargo, saranno rimborsati appena 400 milioni, pari al 3%! Inoltre ricordiamo ai signori di Bruxelles, che loro utilizzano soldi prelevati agli stati membri: pertanto è appropriato definirlo 'risarcimento'?

LA UE HA CALCOLATO I DANNI PER EMBARGO RUSSO: 12 MILIARDI DI USD MENTRE I FONDI UE PER RISARCIMENTI SONO SOLO 400 MLN!

LA UE HA CALCOLATO I DANNI PER EMBARGO RUSSO: 12 MILIARDI DI USD MENTRE I FONDI UE PER RISARCIMENTI SONO SOLO 400 MLN!

La Commissione europea ha creato una speciale autorità incaricata di valutare le conseguenze dell’embargo russo sui prodotti agroalimentari provenienti dall’UE. Il pregiudizio globale annuo potrebbe essere di 12 miliardi di dollari, mentre i fondi europei a disposizione per risarcire gli agricoltori ammontano a 400 milioni.

I giochi di potere attorno alla crisi ucraina si stanno trasformando per l’UE in una guerra alimentare su vasta scala e con guadagno zero. Dopo il divieto di esportazione in Russia, i paesi dell’UE, gli Stati Uniti e il Canada devono obbligatoriamente riorientare con urgenza la loro produzione agroalimentare verso i paesi dell’Asia, dell’America latina e i Caraibi.

Da subito è apparso evidente che i paesi maggiormente penalizzati dall’embargo sono la Polonia e i paesi del Baltico.

La Polonia perde un mercato che annualmente rappresenta 800 milioni di euro, pari allo 0.5% del suo Pil. Per le mancate esportazioni, l’Estonia perderà in un anno lo 0.3% del Pil. Anche la Finlandia si trova in una situazione critica (vedi correlati).

lunedì 14 luglio 2014

Repressione: l’Eurogendfor in Ucraina, Moldavia e Georgia

Hanno firmato per associarsi all’Ue, ma non sanno cosa li aspetta: a far rispettare l’ordine pubblico, in Stati “difficili” come la Georgia, la Moldavia e soprattutto l’Ucraina potrebbe intervenire il pugno di ferro dell’Eurogendfor, la nuova gendarmeria multinazionale europea con poteri speciali, di cui i media continuano a non parlare. L’accordo verso Bruxelles coi paesi dell’Est Europa è stato presentato come «una svolta decisiva per la democrazia e i diritti umani», osserva Andrei Akulov, ma la micidiale disinformazione sull’intesa ha evitato di estendere all’opinione pubblica alcuni fondamentali dettagli. «Un bel giorno le popolazioni di questi Stati potrebbero avere un risveglio più duro di quanto avrebbero mai potuto immaginarsi», specie se si sognassero di esprimere malcontento sociale. Sulla loro “buona condotta”, infatti, in base al trattato appena siglato “vigilerà” l’Eurogendfor, polizia militare anti-crisi costituita nel 2006 da Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Romania e Spagna.
La caratteristica principale di Eurogendfor è la flessibilità, scrive Akulov in un post su “Strategic Culture” ripreso da “Come Don Chisciotte”. «Può Forze Eurogendforintervenire velocemente in qualsiasi conflitto ad alta intensità, rispondendo a controllo militare (formalmente sarebbe sotto controllo civile), agendo congiuntamente ad altre forze militari o in maniera indipendente». Eurogendfor «può anche intervenire in qualsiasi momento della fase iniziale di un conflitto per ricostituire l’ordine precedente assieme alle forze dell’ordine locali o indipendentemente». La super-polizia europea potrà rimpiazzare le polizie nazionali, di fatto scavalcando la sovranità dei paesi, se i governi ne chiederanno l’intervento di fronte a situazioni di pericolo per l’ordine pubblico. Il contingente, oggi forte di 2.500 uomini in grado di intervenire in 30 giorni in ogni angolo del mondo, non potrà subirà alcun processo per i danni che dovesse causare a cose e persone: nessun giudice potrà fermare i Robocop europei. «Per cui, ad esempio, potranno andare in Ucraina e sparare indiscriminatamente senza affrontare alcuna conseguenza», rileva Akulov.

lunedì 23 giugno 2014

Emergenza sbarchi: il governo vuole davvero l'aiuto dell'Europa???

A cura di redazione nocensura.com

Da diversi mesi a questa parte non passa un singolo giorno che sulle nostre coste non sbarchino - ormai trasportate dalla Marina - centinaia, talvolta migliaia, di migranti;

il governo per placare l'opinione pubblica, in larga misura ostile, ha scaricato a più riprese la colpa sull'Europa: "ci lasciano soli"...

Ma un mese fa, dopo l'ennesimo sfogo di Alfano, dall'Europa hanno replicato, rendendo noto di aver offerto sostegno all'Italia, PER SCRITTO, senza aver ricevuto alcuna risposta.

"A marzo abbiamo scritto a Roma chiedendo cosa serviva e non ci hanno mai risposto" ha dichiarato la Commissaria europea Malmström (i commissari europei sono i ministri dell'UE)

A distanza di più di un mese dalla sortita della Commissaria Europa Malmström la questione è caduta nuovamente nel dimenticatoio; e viene da pensare che il governo NON SI SIA ATTIVATO per ottenere aiuto dall'Europa, secondo la quale "I soldi per gestire l'emergenza sbarchi ci sono, e sono adeguati"

Vorremmo tanto ricevere chiarimenti - che sono dovute agli italiani, e non a noi - pertanto rivolgiamo le seguenti domande, chiedendo a tutti i blogger liberi di rilanciarle, e ai cittadini di divulgarle, magari invitando i politici a rispondere ed i deputati a rivolgerle in sede istituzionale:
  1. Il governo italiano ha ricevuto offerte di aiuto per scritto dall'UE? Se "SI", ha risposto? In che data? Con quali modalità? Se "NO", chiediamo di conoscere i motivi per cui non lo hanno fatto.
  2. Il governo si è attivato, prima e/o dopo l'affermazione sopra citata del Commissario europeo, per chiedere ufficialmente sostegno all'Europa per gestire l'immigrazione? Se "SI", vorremmo sapere in che data e con quali modalità. Se "NO", vorremmo conoscere i motivi di questa scelta.
Ci vorrebbe un deputato di buona volontà disposto a rivolgere queste domande al governo, magari presentando formale interrogazione parlamentare al governo, e richiedendo risposta scritta come da facoltà di ogni parlamentare.

Chiediamo agli attivisti del Movimento 5 stelle di sollecitare i loro deputati e senatori affinché presentino queste domande al governo; M5s perché FORSE sono gli unici disposti a farlo... 

Noi, come blogger e come "Movimento d'Informazione" più che scrivere non possiamo fare, visto che nonostante il nostro blog sia seguitissimo, è costantemente ignorato dai mass media e dai politici, come se non avesse più di mezzo milione di italiani iscritti alla pagina Facebook e non fosse seguito da milioni di persone... certamente più di tante testate giornalistiche di sistema, che ricevono milioni di finanziamenti...

Noi sospettiamo che il governo NON abbia chiesto aiuti all'Europa, ne prima ne dopo la sortita del Commissario europeo sopracitato; questo perché da una parte, i governanti credono in questo modo di fare bella figura con l'UE, ovvero di farsi "ben volere" dai poteri forti che sono alla base dell'UE, alla quale si genuflettono sempre e comunque, andando contro agli interessi nazionali; 

Ma a parte questo, è notorio come l'accoglienza sia un vero e proprio BUSINESS MILIONARIO per certe cooperative vicine ai partiti di governo, e magari qualcuno non vuole l'UE "tra i piedi" proprio per questo, in modo da non dover rendere conto a nessuno...

Circa il BUSINESS dell'accoglienza, vedi i seguenti articoli:

Staff nocensura.com


Fonte: http://www.nocensura.com/2014/06/emergenza-sbarchi-il-governo-vuole.html

giovedì 19 giugno 2014

Grecia allo sbando, ormai è medioevo. Il punto della situazione

A cura di redazione nocensura.com

Negli ultimi due anni da Atene sono giunte notizie tali da far accapponare la pelle. Già nel 2011 le politiche della Troika avevano fatto chiudere 1 negozio su 4: oggi ne sono rimasti la metà, rispetto al periodo pre-crisi. La situazione è peggiorata e sta peggiorando progressivamente e inesorabilmente: esattamente quello che - in tono minore, almeno per ora - sta accadendo da noi. 
Hanno licenziato migliaia di statali, ridotto all'osso gli stipendi, tagliato del 25% anche le pensioni da 700€ al mese, e messo in vendita i propri gioielli (è recente la messa sul mercato di 110 bellissime spiagge, che diventeranno i "lidi privati" dei lobbisti, magari i responsabili della situazione greca.)

Bambini abbandonati dai genitori disperati che non sanno come sfamarli e prendersi cura di loro: i casi di questo tipo sono in costante aumento, come lo è il numero dei senzatetto. Secondo i dati Unicef il 30% dei bambini greci vive in condizioni di povertà. La fila dei disperati che chiedono un pezzo di pane agli enti caritatevoli si allunga di giorno in giorno. Quando al mercato è stato distribuito cibo gratis, per accaparrarsi una busta di alimenti è finita in ressa: scene che fino a qualche anno fa credevamo di non dover vedere in un paese dell'UE.

C'è chi è arrivato a inocularsi il virus dell'HIV per ammalarsi e ottenere il sussidio di 700€ previsto per i malati (con il concreto rischio che questo tipo di aiuti sia prossimamente eliminato...) 

Sono inevitabilmente aumentati i furti, lo spaccio di droghe pesanti - con la diffusione della 'sisa', la droga dei poveri, una sostanza micidiale - e tutti reati di allarme sociale, compresi i crimini violenti. La polizia reprime sempre più duramente anche i reati minori o indotti da uno stato di effettiva necessità e indigenza: la giustizia è allo sbando, abusi di potere e violenze sono sempre più frequenti e diffusi, come dimostrano anche le persecuzioni, mediante false accuse, perpetrate a danno degli euroscettici.

Il sistema sanitario è al collasso: alcuni ospedali sono "autogestiti", ogni giorno 2.300 greci perdono la possibilità di curarsi, alcune case farmaceutiche hanno interrotto le forniture di farmaci antitumorali a causa di insolvenze. E' di un mese fa la notizia di un paziente che, giunto in sala operatoria, è stato riportato in corsia perché si sono accorti che non fosse assicurato; ormai nemmeno i malati di epatite vengono curati se sprovvisti di assicurazione. La mortalità infantile è quasi raddoppiata nel giro di pochi anni.

Le condizioni di lavoro - che dagli anni 80' fino al 2000 erano migliorate sensibilmente e costantemente - sono regredite a livelli da medioevo: i "contratti di lavoro" sono carta straccia, chi vuole lavorare deve accettare stipendi di poche centinaia di euro ed essere disposto a lavorare tutto il giorno a ritmi serrati, senza nessun diritto, ne garanzia: e la povertà ha fatto tornare di moda addirittura il baratto, come illustra l'articolo che vi proponiamo di seguito.

Molte persone non hanno capito ciò che è avvenuto in Grecia: ovvero la causa del disastro. I cosiddetti "mercati" hanno messo in ginocchio il paese imponendo un tasso di interesse sul debito pubblico (sui titoli di stato) che sarebbe insostenibile per qualsiasi nazione del mondo. Quando lo spread italiano superò quota 500 punti, in Grecia è arrivato a 1.500! Tradotto in soldoni, l'Italia doveva pagare un tasso di interesse superiore al 6% sui titoli di stato, la Grecia addirittura il 15%!

La disfatta della Grecia è stata decisa a tavolino: una sorta di "esperimento" per capire a che livello possono spingersi e verificare quali sono le reazioni dei cittadini. E la maggioranza dei cittadini greci non ha compreso cosa è accaduto: certo, hanno contestato le politiche della Troika e il governo che le ha imposte, ma un po' come da noi, i cittadini attribuiscono la responsabilità al governo, alla malapolitica, a sprechi-corruzione-evasione, etc. e la "valvola di sfogo" di molti greci sono gli stranieri: bersaglio preferito dei neonazisti di Alba Dorata...

Staff nocensura.com
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  La Grecia torna al Medio Evo: 2/3 degli stipendi pagati in baratto!!!

La Grecia torna al Medio Evo: 2/3 degli stipendi pagati in barattoL'esperimento sociale della Troika raggiunge questo nuovo stadio


“Vi ricordate la servitù e i contadini nei bei tempi passati del feudalesimo medioevale? Se la risposta è no, ho delle buone notizie per voi! E' consuetudine nel mondo del lavoro in Grecia oggi ottenere la paga in beni, il baratto, invece che in salari. Rivive il feudalesimo nella Grecia della moderna Unione Europea e della zona euro”. Con questa premessa in uno dei suoi ultimi post, il blog greco KTG riporta un'inchiesta condotta dall'Istituto del lavoro della Confederazione dei sindacati (GSEE), definendola scioccante ma non così inattesa se si considera che per le leggi dell'austerità, della depressione indotta e della competitività, le condizioni di lavoro e di salario hanno reso i cittadini greci degli schiavi moderni. 
Ecco alcuni dati dell'inchiesta, così come riportata da KTG:
i lavoratori ricevono stipendi con ritardi dai 3 ai 12 mesi
i lavoratori ricevono un terzo dei loro salari, il resto è pagato attraverso servizi come ad esempio la possibilità di dormire in un albergo, buoni pasto e coupon per acquisti di altri beni al supermercato.
 
I datori di lavoro non pagano tredicesima e quattordicesima come obbligati per legge, ma in cambio offrono couppon per cibo e benzina. Costringono poi i lavoratori a firmare per il fatto che hano ricevuto l'intero bonus. GSEE stima che oltre un milione di lavoratori non ha ricevuto tredicesima e quattordicesima. 

lunedì 16 giugno 2014

Grecia: dietro le sbarre chi non paga le tasse!

Grecia, micro-evasori in manetteDietro le sbarre chi non paga le tasse, anche se non le paga semplicemente perché non ha più un soldo in tasca. E niente carcere civile: la Grecia si sta preparando ad aprire un “campo di concentramento” per micro-evasori, una sorta di Guantanamo dove rinchiudere chi deve al fisco anche solo qualche migliaio di euro. Allo scopo, il governo pensa a riconvertire vecchie caserme abbandonate, trasformandole in “pseudo-prigioni”. Anche a causa delle assurde politiche applicate dai vari governi negli ultimi anni sotto dettatura della Troika, la Grecia pullula di cittadini debitori e insolventi, spesso nei confronti dello Stato, visto che la pressione fiscale continua a salire a fronte di una ricchezza sociale sempre minore, mentre si diffondono la disoccupazione e addirittura la fame. L’importante, per il governo di Atene, è spremere ad ogni costo i cittadini, aziende e famiglie, imponendo loro di pagare il debito pubblico dello Stato, in base alla dottrina neoliberista di Bruxelles che, con l’adozione dell’euro e del Fiscal Compact, è diventata legge.
«Il governo Samaras – scrive Marco Santopadre su “Contropiano” – non sembra molto interessato a cambiare rotta rispetto alle sue fallimentari – e criminali – scelte fin qui attuate. L’interesse degli esponenti dell’esecutivo telecomandato da Bruxelles e Francoforte mira più che altro a rimpinguare le casse dello Stato. Come? Estorcendo ai cittadini le tasse e i debiti non pagati, anche a costo di rinchiuderli in una specie di campo di concentramento. Dove – si sa come va il mondo – ovviamente finiranno tanti poveri cristi che allo Stato devono poche migliaia di euro, mentre naturalmente i grandi debitori – grossi imprenditori, armatori, esponenti politici – che in questi anni hanno spostato all’estero le proprie ricchezze, facendosi spesso passare come nullatenenti, la scamperanno, visti gli agganci con l’establishment, la possibilità di pagarsi avvocati di grido e di evitare la punizione elargendo qualche mazzetta quando occorre (l’Italia non è l’unico paese corrotto del continente…)».
Kostas KaragkounisLa malsana proposta, aggiunge “Contropiano”, è stata spiegata in Parlamento, pochi giorni fa, dal viceministro della giustizia greco, Kostas Karagkounis: chi non paga i suoi debiti entro quattro mesi dalla scadenza dovrà essere punito, e rinchiuso anche per un anno. Ma non nelle già sovraffollatissime carceri elleniche: «La brillante idea del governo è quella di attrezzare e riconvertire allo scopo delle caserme dell’esercito attualmente inutilizzate», con il pretesto di «detenere gli evasori in condizioni più umane», come ha spiegato il viceministro, che ha già fatto sapere che si inizierà con un ex campo di addestramento militare nell’Attica, la regione dove sorge la capitale Atene. «Diventerebbe così una sorta di “campo di concentramento” dove finirebbero coloro che una legge recentemente approvata permette di arrestare se devono al fisco dai cinquemila euro in su». La legge permette al cittadino insolvente di rateizzare il debito, ma prevede che una volta saltato il pagamento di una rata sia comunque passibile di detenzione.

giovedì 5 giugno 2014

Eurofollie: Bruxelles ci chiede di aumentare IVA, IMU e accise

La Commissione UE ha richiamato l'Italia a maggiori sforzi nel risanare i conti pubblici e ha criticato il bonus Renzi. In più, ci ha chiesto di aumentare le tasse sui consumi, gli immobili e l'ambiente.

Le raccomandazioni della Commissione europea sull’Italia sono state una doccia fredda per il governo Renzi. Solo per un soffio non è stata bocciata la richiesta italiana di rinviare al 2016 il raggiungimento del pareggio di bilancio, grazie all’intervento del commissario Antonio Tajani, ma quanto emerge dal documento di Bruxelles ha i contorni di una presa di posizione dura sul nostro paese. E’ il commissario agli Affari monetari, Olli Rehn, ad esempio, che dichiara la richiesta di rinvio non gioca in favore della posizione dell’Italia.

Le richieste della Commissione

Anzitutto, la Commissione ritiene che l’Italia debba varare una manovra correttiva dei conti pubblici per quest’anno, pari allo 0,6% del pil, qualcosa che vale intorno ai 9,5 miliardi di euro. A tanto ammonterebbe, infatti, lo scostamento tra le correzioni effettuate dal Def a marzo (0,1%) e quelle richieste da Bruxelles (0,7%), al fine di contenere il debito pubblico nella misura pattuita per l’esercizio in corso.

Le previsioni del governo Renzi vengono definite “ottimistiche” e le coperture “vaghe”. Critiche, in particolare, alla previsione di risparmi sul lato della spesa per gli interessi sul debito, visto che la Commissione giudica alquanto complicato stimare con esattezza quale sarà il livello dei tassi da qua a un anno. E non dimentichiamo che tali coperture sono state già in parte adoperate per i 6,6 miliardi necessari a far partire da maggio il famoso bonusdegli 80 euro in busta paga.

martedì 3 giugno 2014

Scioglimento dei Carabinieri e insediamento di un corpo sovranazionale al di sopra della legge

Scioglimento dell’Arma dei Carabinieri e insediamento di un corpo militare sovranazionale immune a qualsiasi legge!
Sul sito dell’U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma Carabinieri) leggiamo una breaking news inquietante: ”L’Arma verso lo scioglimento. L’Unione Europea impone la smilitarizzazione della quarta Forza Armata e l’accorpamento dei carabinieri alla Polizia di Stato … L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento“. Poco meno di due anni fa la Camera dei Deputati ratificava ad unanumità l’accordo europeo per la costituzione di una forza armata speciale, chiamata EGF.
La Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor o EGF) è il primo Corpo militare dell’Unione Europea a carattere sovranazionale. La EGF è composta da forze di polizia adordinamento militare dell’UE in grado di intervenire in aree di crisi, sotto egida NATO, ONU, UE o di coalizioni costituite “ad hoc” fra diversi Paesi.
Eurogendfor può contare su una forza di 800 “gendarmi”mobilitabile in 30 giorni, più una riserva di altri 1.500; il tutto gestito da due organi centrali, uno politico e uno tecnico. Il primo è il comitato interdipartimentale di alto livello, chiamato CIMIN, acronimo di Comité InterMInistériel de haut Niveau, composto dai rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa aderenti al trattato. L’altro è il Quartier generale permanente (PHQ), composto da 16 ufficiali e 14 sottufficiali (di cui rispettivamente 6 e 5 italiani). I sei incarichi principali (comandante, vicecomandante, capo di stato maggiore e sottocapi per operazioni, pianificazione e logistica) sono ripartiti a rotazione biennale tra le varie nazionalità, secondo gli usuali criteri per la composizione delle forze multinazionali.
Non si tratta quindi di un vero corpo armato europeo, un inizio di esercito unico europeo, nel qual caso si collocherebbe alle dipendenze di Commissione e Parlamento Europeo, ma di un semplice corpo armato sovra-nazionaleche, in quanto tale, gode di piena autonomiaInfatti, la EGF non è sottoposta al controllo dei Parlamenti nazionali o del Parlamento europeo, ma risponde direttamente ai Governi, attraverso il citato interministeriale (CIMIN)
  • L’articolo 21 del trattato di Velsen, con cui viene istituito questo corpo d’armata sovranazionale, prevede l’inviolabilità dei locali, degli edifici e degli archivi di Eurogendfor.
  • L’articolo 22 immunizza le proprietà ed i capitali di Eurogendfor da provvedimenti esecutivi dell’autorità giudiziaria dei singoli stati nazionali.
  • L’articolo 23 prevede che tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possano essere intercettate.

giovedì 29 maggio 2014

Ttip, una bomba a orologeria contro libertà e democrazia

«Siamo di fronte a un conflitto tra le imprese transnazionali e gli Stati. Questi ultimi sono stati tagliati fuori nelle loro decisioni fondamentali – politiche, economiche e militari – da organizzazioni globali che non dipendono da nessuno Stato e le cui attività non sono controllate da nessun Parlamento, né nessuna istituzione rappresentativa dell’interesse collettivo». Così il presidente cileno Salvador Allende nel 1972 all’assemblea generale delle Nazioni Unite, un anno prima di essere assassinato dal golpe di Augusto Pinochet organizzato da Henry Kissinger attraverso la Cia. Ora ci siamo: il pericolo denunciato da Allende sta per diventare legge con il Tttip, il Trattato Transatlantico Usa-Ue. Che interpreta alla perfezione l’auspicio espresso da David Rockefeller a “Newsweek” nel 1999: «Qualcosa deve sostituire i governi, e il potere privato mi sembra l’entità adeguata per farlo». Tribunali speciali, autorizzati a scavalcare ogni legge per affermare solo quella del business. «Contro quelle sentenze, Stati e Parlamenti non potranno più nulla», scrive la francese Danièle Favari in un saggio sul trattato euro-atlantico.
La Favari, ricorda Laurent Pinsolle in un post ripreso da “Come Don Chisciotte”, cita tra gli altri anche Martin Hart-Landsberg, il quale denuncia Ttip«il dominio delle multinazionali», che «nel 2010 hanno generato un valore aggiunto di circa 16.000 miliardi di dollari, corrispondenti a più di un quarto del Pil mondiale». Nell’accordo in via di definizione tra Washington e Bruxelles, sul quale Matteo Renzi ha rassicurato Obama sostenendo che l’Italia preme perché venga chiuso in fretta, «oltre ai rischi sanitari e il fatto di agevolare le multinazionali, c’è un meccanismo poco conosciuto ma rivoltante, la sopravvivenza dei defunti Ami», accordi multilaterali sugli investimenti, e gli Rdie, «tribunali che sottomettono le democrazie». Règlement des Différends entre Investisseurs et Etats, cioè: regolamento controversie tra investitori e Stati, in inglese Isds, “Investor-State Dispute Settlement”. Giustizia privatizzata: l’arbitrato privato tra imprese e Stati «si sostituirebbe alle giurisdizioni esistenti, permettendo così agli investitori privati di liberarsi da tutte le leggi, di aggirare le decisioni per loroingombranti e di consacrare la privatizzazione del potere legislativo».

martedì 13 maggio 2014

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL GOLPE UE IN ITALIA

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLE RIVELAZIONI DI GEITHNER (EX MINISTRO DEL TESORO USA) DEL GOLPE UE IN ITALIA

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLE RIVELAZIONI DI GEITHNER (EX MINISTRO DEL TESORO USA) DEL GOLPE UE IN ITALIA

Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato un'interpellanza a risposta urgente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per sapere se "il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che risponde al presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza dei fatti" raccontati nel saggio "Stress test", appena pubblicato, e i cui contenuti sono stati anticipati da La Stampa e dal Daily Beast, dell'ex ministro del Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner, e quali iniziative il premier Renzi "intende adottare per chiarire chi erano i 'funzionari' europei citati da Geithner, e da quale autorita' erano stati inviati per veicolare un messaggio cosi' pericoloso da costituire un vero e proprio attentato alla sicurezza e alla democrazia del nostro Paese, ferma restando la volonta' dell'interpellante di richiedere la costituzione di una specifica Commissione di inchiesta parlamentare sul punto".

sabato 19 aprile 2014

L’Europa ha sottoposto il popolo greco a un esperimento crudele

Dalle colonne del Telegraph, Ambrose Evans-Pritchard fa il punto sulla situazione greca. Il ritorno sul mercato dei bond è uno specchietto per le allodole: la situazione del paese è drammatica, la Grecia è stata la vittima sacrificale sull’altare della moneta unica e avrebbe retto molto meglio all’urto della crisi se avesse potuto immediatamente sganciarsi dall’euro.
Qui al minuto 55' l'anteprima del toccante documentario "La Grecia, il più grande successo dell'euro", che rende molto bene l'idea della situazione del paese oggi.


La vendita trionfante delle obbligazioni Greche a cinque anni a fondi internazionali (1/3) e investitori globali – metà dei quali con sede a Londra – ci dice molto sullo stato mentale ed emotivo degli investitori.

Ci dice invece molto poco sullo stato dell'economia greca o della società greca. Non è certamente la prova che la Grecia sia tranquillamente fuori dai guai. Ed è ancor meno una conferma delle politiche della Troika UE/FMI, un fallimento epico che verrà studiatonelle scuole negli anni a venire.

In genere, quando un paese emerge dal trauma di un regime di austerità del FMI ha almeno un livello tollerabile di debito  e, se necessario, una moneta svalutata per rispristinare la sua competitività. Dure riforme accompagnate da un adeguato sollievo. Il paese viene posto su un percorso praticabile verso la ripresa.

Ma questo in Grecia non è avvenuto. Il debito pubblico è ancora al 178% del PIL, nonostante un default parziale verso i creditori privati intorno al 70% in termini effettivi e nonostante (o proprio a causa di) una serie di pacchetti di prestiti UE-FMI – i "prestiti per l'occupazione", come vengono chiamati in Grecia. Questo livello rimane insostenibile per un paese senza una banca centrale sovrana e una propria moneta.

mercoledì 16 aprile 2014

Bruxelles nel silenzio generale approva la "cura Cipro" per l'Italia!

OGGI A BRUXELLES NEL SILENZIO DEI MEDIA ITALIANI APPROVATA IN VIA DEFINITIVA LA ''CURA CIPRO'' PER LE BANCHE ITALIANE E UE
BRUXELLES - Il Parlamento europeo ha adottato oggi a larga maggioranza un pacchetto di norme che completano l'unione bancaria con le quali viene spostato innanzitutto sul settore privato (cioè azionisti e correntisti degli istituti di credito) l'onere di intervenire per risanare e gestire in modo ordinato il fallimento della banca in cui hanno depositato i loro soldi.
Questa ultima - definitiva - porcata dell'Unione Europea è passata sotto silenzio in Italia. Da oggi, quando dovesse fallire una banca, ad esempio il Monte dei Paschi di Siena, i correntisti, gli azionisti, gli obbligazionisti di questa banca fallita parteciperanno al fallimento con i loro soldi. 
Gli azionisti - sempre prendendo ad esempio il Monte dei Paschi di Siena che oggi ha perso oltre il 10% del suo (residuo) valore alla Borsa di Milano - perderanno TUTTO. Gli obbligazionsiti perdeanno anche loro TUTTO mentre i detentori di conto corrente perderanno TUTTO  l'importo superiore ai 100.000 euro, ma nel calcolo va SEMPRE messo il portafoglio tiotli, cosicchè se un correntista di MPS - sempre a titolo d'esempio - avesse 70.000 euro in contanti più 40.000 in titoli, entrerebbe nel blocco dei depredati. 
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