BRUXELLES - Il Parlamento europeo ha adottato oggi a larga maggioranza un pacchetto di norme che completano l'unione bancaria con le quali viene spostato innanzitutto sul settore privato (cioè azionisti e correntisti degli istituti di credito) l'onere di intervenire per risanare e gestire in modo ordinato il fallimento della banca in cui hanno depositato i loro soldi.
Questa ultima - definitiva - porcata dell'Unione Europea è passata sotto silenzio in Italia. Da oggi, quando dovesse fallire una banca, ad esempio il Monte dei Paschi di Siena, i correntisti, gli azionisti, gli obbligazionisti di questa banca fallita parteciperanno al fallimento con i loro soldi.
Gli azionisti - sempre prendendo ad esempio il Monte dei Paschi di Siena che oggi ha perso oltre il 10% del suo (residuo) valore alla Borsa di Milano - perderanno TUTTO. Gli obbligazionsiti perdeanno anche loro TUTTO mentre i detentori di conto corrente perderanno TUTTO l'importo superiore ai 100.000 euro, ma nel calcolo va SEMPRE messo il portafoglio tiotli, cosicchè se un correntista di MPS - sempre a titolo d'esempio - avesse 70.000 euro in contanti più 40.000 in titoli, entrerebbe nel blocco dei depredati.
Ovviamente, nessun tipo di titolo di credito è esentato dalla confisca nel caso di fallimento, nè i BTP, nè i BOT nè alcun altro tipo di titolo di Stato italiano o estero.
Da oggi, quindi, la cosiddetta "cura cipriota" è attiva anche in Italia senza che nessuno - in Italia del governo Renzi abbia detto qualcosa in merito.
Che vergogna,
max parisi
Fonte: ilnord.it