Cadmio, cromo, nickel. E anche un po’ di mercurio. Sono i metalli pesanti che avvelenano le nuove generazioni di Milazzo e della Valle del Mela.
Due anni fa, è stato eseguito uno screening eseguito sugli studenti delle scuole medie locali dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Messina, diretto dal Prof. Francesco Squadrito. Il monitoraggio ha riguardato 200 alunni di età compresa tra i 12 ed i 14 anni, nati e vissuti nei comuni di Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e San Pier Niceto.
Cadmio, cromo, nickel e un po’ di mercurio, definiti per i loro effetti sulla salute dell'uomo "distruttori endocrini" sono i metalli pesanti che avvelenano le nuove generazioni di Milazzo e della Valle del Mela, area della provincia di Messina caratterizzata dalla presenza di un megapolo industriale con tanto di raffineria, centrale termoelettrica, cogeneratore, acciaieria e altri impianti tossici ed inquinanti.
Questi metalli provocano nella popolazione femminile l’incremento di rischio di aborti spontanei, la morte fetale intrauterina e parti pretermine, mentre nei maschi inducono oligospermia e riduzione della motilità degli spermatozoi, spiega l’equipe del prof. Squadrito, la quale speiga che “Esperimenti di laboratorio con animali esposti in stadio embrionale a concentrazioni significative di distruttori endocrini causano patologie come sviluppo puberale precoce e precocissimo; elevato rischio di endometriosi nelle femmine; infertilità e gravidanze extrauterine; diminuzione della fertilità nei maschi; elevato rischio di criptorchidismo ed ipospadia (malformazioni dell’apparato genitale maschile) nonché di tumori (specie all’apparato riproduttivo) in età adulta; malattie autoimmuni; deficit immunitario; diabete tipo II; deficit cognitivi, limitato sviluppo cerebrale ed intellettivo, predisposizione alla violenza, patologie comportamentali”.
L'inquinamento in quest'area della Sicilia sta provocando un vero e proprio genocidio, poiché lo Stato non ha mai predisposto efficaci misure di tutela della salute della popolazione. E lo chiamano stato civile: l'Italia.
Fonte: net1news.org
Tratto da nocensura.com