venerdì 14 novembre 2014

Gli apicoltori lanciano l'allarme per un nuovo parassita!

"Aethina tumida"
In questo articolo farò un breve riassunto della situazione su quello che sta succedendo in Italia, precisamente nel settore dell’apicoltura, questo per coinvolgere molte più persone, non solo apicoltori ma anche agricoltori, naturalisti, animalisti, biologi, ricercatori, entomologi e semplici civili. Questo perché ci serve aiuto da tutti e tutti devono essere informati.
Dal 12 Settembre si è scoperto di aver importato un nuovo parassita delle api, originario dell’Africa, chiamato Aethina Tumida o Piccolo Coleottero degli Alveari (da ora in poi per abbreviare chiamato AT) trovato in alveari nei pressi del porto navale di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria.
Il parassita si nutre di polline e miele e ne causa la fermentazione, invalidandone la vendita.
La Regione Calabria è intervenuta emanando un decreto in cui ordina la bruciatura dell’intero apiario, cioè se in un’arnia viene riscontrata la presenza di AT anche tutte le altre nello stesso luogo, quindi nello stesso apiario, devono essere distrutte. Una sola arnia di api può contenere dalle 50 alle 100 mila api.

Il ciclo biologico del coleottero consiste nell’entrare nell’alveare dove tramite una particolare comunicazione riesce a farsi nutrire dalle api, dopo depone le sue uova dalle quali dopo pochi giorni nascono le larve che escono dall’arnia e cadono nel terreno circostante dove si trasformano insetto adulto completando il ciclo. Ma si dice che possa completare il ciclo biologico anche all’interno di frutta e verdura in decomposizione.
L’AT ha colonizzato molti apiari e si sposta volando anche a 15-20 km di distanza attirato dall’odore di altre arnie.
La procedura di eradicazione sta nel sigillare gli alveari, accatastarli e bruciarli, dopodiché viene arato il terreno e cosparso di pesticidi anti-larvali.
Ad oggi la zona rossa si allarga coinvolgendo anche la Sicilia dove i roghi continuano, anche se l’eradicazione è risultata inefficace.
Gli alveari distrutti ammontano ad oltre 2500, e le istituzioni promettono di risarcire gli apicoltori, ma alle promesse si ha poca fede.
Noi apicoltori ci aspettavamo da anni che prima o poi questo parassita sarebbe arrivato, ma le autorità sanitarie non hanno preso provvedimenti di prevenzione e inoltre a molti di questi veterinari manca la competenza di base nel settore apistico.
Non si è studiato se il coleottero porti o no al collasso gli alveare, negli Stati Uniti, in Canada e Australia ci convivono, noi stiamo sterminando senza capirci nulla.
Stiamo portando all’estinzione l’ape italiana (Apis Mellifera Ligustica Spinola) e questo si rifletterà sulle produzioni agrarie.
Le api sono importanti per l’impollinazione quindi per la frutta, per la verdura e per l’erba medica di cui si nutrono gli allevamenti di bestiame. Siamo tutti coinvolti!
Concludendo bisogna creare un punto della situazione, perché cominciano anche a sorgere i primi pensieri di nascondere il coleottero a causa dell’incompetenza delle autorità sanitarie che continuano a bruciare gli alveari. Gira voce che sono stati gli apicoltori ad autodenunciarsi, ma sappiamo anche di molti altri che sono stati costretti a bruciare perché sono intervenuti i militari. Dobbiamo fermare questa strage!
Oltre AT quest’anno è entrata e si sta espandendo anche la Vespa Velutina che sta creando disagi in Liguria e Piemonte perché si nutre di api e sta spopolando migliaia di alveari e questo è un’altro segno di mancanza di prevenzione in Italia.
Vi prego di condividere questa notizia, in pubblico, nei gruppi e anche al di fuori di Facebook.
Grazie anche da parte delle api.

Fonte: apicolturasostenibile.wordpress.com


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