venerdì 17 ottobre 2014

Sanzioni alla Russia, ecco i numeri di un disastro


RUSSIA, L'ITALIA E' (ERA) IL 2° PARTNER COMMERCIALE D'EUROPA (53,8 MLD USD) E IL 4° AL MONDO: ECCO IL DISASTRO SANZIONI

Putin giunto a Milano ieri in serata per il vertice Asem, più tardi rispetto al previsto a causa della precedente tappa a Belgrado, era tra gli invitati della cena di Gala offerta del presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano. Ha visto successivamente Silvio Berlusconi, nella casa dell'ex presidente del consiglio in via Rovani a Milano, e prima ancora Merkel.

"Al termine del programma ufficiale della giornata di ieri, Putin si è fermato a far visita al suo vecchio amico Berlusconi", ha detto Peskov, precisando che la parentesi si è tenuta su invito di Berlusconi.

Sul viaggio milanese di Vladimir Putin, nei colloqui con i leader italiani, "particolare attenzione è rivolta alle prospettive per la cooperazione economica", in base a quanto ufficializzato dal Cremlino. Oltre agli incontri con Giorgio Napolitano e Matteo Renzi, e al faccia a faccia con Angela Merkel, non sono moltissimi i nomi che compaiono nel programma ufficiale: Putin vede ovviamente il collega ucraino Petro Poroshenko ed è previsto un bilaterale anche con il cancelliere austriaco Werner Faymann.



Per il Cremlino "l'Italia è al secondo posto in Europa e al quarto nel mondo tra i partner commerciali della Russia" si apprende dall'ufficio stampa della presidenza russa. "I volumi nel 2013 sono cresciuti del 17,8% e ammontano a 53,8 miliardi di dollari, superiori ai livelli pre-crisi (52,9 miliardi di dollari nel 2008). Gli investimenti italiani accumulati in Russia hanno raggiunto il miliardo. Quelli russi in Italia 500 milioni di dollari. Tra gennaio-agosto 2014, il volume è diminuito del 2,5% a 34,3 miliardi" a causa della crisi ucraina e delle sanzioni.

Da Mosca si sottolinea inoltre che si sta "sviluppando attivamente la cooperazione nel settore energetico. Eni insieme con Gazprom realizzano il gasdotto South Stream (di cui il 20% è partecipazione italiana)" si apprende dall'ufficio stampa del cremlino. "Società italiane sono impegnate nell'esplorazione e lo sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas in Russia (Mar Nero e Siberia), effettuano studi sismici sulla piattaforma artica del Mar di Barents (progetto congiunto con Rosneft, le riserve sono stimate a 2 miliardi di tonnellate di petrolio), sono coinvolte nei programmi di riattrezzamento tecnologico delle centrali elettriche russe Engineering (Enel ha acquisito e modernizzato in Russia diverse stazioni a gas)".


Fonte: ilnord.it



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