lunedì 27 ottobre 2014

Artemisia: Questa erba uccide il 98% del tumore in sole 16 ore! Ma nessuno ne parla!

Che questa fantastica pianta possieda spiccate proprietà antitumorali, è noto e confermato anche dalla Comunità scientifica, e anche se gli scienziati frenano circa la sua possibilità di impiego, ancora tutta da valutare, in tutto il mondo ci sono persone che testimoniano di essere guariti da un tumore utilizzando, seppure in modo artigianale, questa pianta, tra cui un insegnante italiano (la sua vicenda l'abbiamo raccontata nell'articolo "il tumore? L'ho sconfitto con l'artimisia!")

Uno dei pochi media "main stream" che ha parlato più volte dell'Artimisia annua è il settimanale "Panorama"

Quello che ci e vi chiediamo, alla luce di certe dinamiche che riguardano le grandi case farmaceutiche (vedi il dossier con i misfatti su big pharma di nocensura) è se ci sia veramente o meno la volontà di sconfiggere il cancro, una malattia che per le big pharma rappresenta un business multimiliardario e che negli ultimi decenni è diventata endemica: 50 anni fa si ammalava di cancro 1 italiano su 30, oggi 1 su 3 ed il trend è in crescita!

Redazione Informatitalia
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Artemisia: Questa erba uccide il 98% del tumore in sole 16 ore! Ma nessuno ne parla! I media ovviamente non potevano fare altro che NASCONDERE CON FORZA questa scoperta. Dovete sapere, infatti, che esiste un’erba il cui principio attivo, combinato con il ferro, è in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore! Il suo nome è “Artemisia annua”. Ovviamente questa erba è boicottata dalle lobby perchè non costa nulla e la soluzione al problema cancro

è molto rapido. Le case farmaceutiche puntano a soluzioni molto più durature e dispendiose per trarre profitto dalla salute dei pazienti, ma noi speriamo che ci aiutate a condividere questa notizia e farla giungere a chi davvero ne ha bisogno. Come già sappiamo, il cancro è la malattia più letale esistente. Questa erba, l’ Artemisia annua, è una di quelle cure che può uccidere fino al 98% le cellule tumorali in appena 16 ore. Vale a dire, secondo le ricerche pubblicate in “Life Science”, l’artemisinina, derivata dall’ Artemisia annua, è stata utilizzata nella medicina cinese e può uccidere il 98% di cellule del cancro del polmone in meno di 16 ore. In realtà però l’erba in questione da sola sconfigge il 28% delle cellule cancerogene; è la sua combinazione con il ferro che porta alla totale distruzione del tumore: artemisinina + ferro =guarigione… In passato l’artemisinina è stata utilizzata come un potente rimedio antimalarico ma ora è dimostrato che questa cura è efficace anche nella lotta contro il cancro. Questo perché quando si aggiunge del ferro alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule “cattive”, e lascia quelle “buone” intatte. Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l’Università della California, hanno dichiarato: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1′ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.
Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni delle cellule del cancro al seno (che aveva anche una elevata propensione per l’accumulo di ferro) l’artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore.~~L'ultimo lavoro, come accennato, risale al 2011 quando una company, che detiene un "mezzo brevetto", ha creato in laboratorio una molecola sintetica che riproduce gli effetti dell'erba. Al momento dunque esistono dati sperimentali in vitro, ma perché si possa davvero usare il principio alla base dell'azione dell'Artemisia Annua ci vorranno ancora diversi passaggi, dalle procedure su animali fino alle sperimentazioni cliniche. Insomma, occorrono ancora anni. Cosa bisogna pensare allora della notizia dell'efficacia di questa erba? L'atteggiamento corretto è partire dal presupposto che il cancro è una malattia complicata, dovuta alla complessità del nostro organismo e al fatto che la vita media si è allungata. Dunque non bisogna assumere un atteggiamento di chiusura verso eventuali cure non convenzionali, purché queste siano razionali e rispettino la metodologia della comunità scientifica. Il caso Stamina, ad esempio, dimostra che forse i 3 milioni di euro destinati alla sperimentazione sono stati tolti ad un'altra cura con la quale si potevano salvare delle vite. Per il dottor Len Saputo si tratta addirittura di una cancer smart bomb, una bomba intelligente contro il cancro: l'artemisia, infatti, si sarebbe rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni, nel cancro al seno, ovvero dove un'elevata propensione ad accumulo di ferro, in sole 8 ore, balzate fino al 100% dopo soltanto 24 ore. Dopo tutto questo tempo, la speranza di cure per debellare il cancro rimane sempre un perno fisso su cui ruotano troppi soldi e persone che muoiono, per non parlare di chi i soldi li spende per curarsi ingrassando le case farmaceutiche.


Fonte originale: healthyfoodhouse.com
Tratto da: naturamorevole.blogspot.it


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