sabato 4 ottobre 2014

COME GOOGLE CONTROLLA LE NOSTRE VITE

La morte, i droni, le auto senza conducente. Google sembra espandere la propria area di influenza al di là d’Internet in ogni aspetto della nostra vita. Ma che cosa vuole fare esattamente Google e quali vantaggi dovrebbero avere le persone?


Negli USA ci sono due edifici su sponde opposte. È lì che Google sta preparando i suoi ambiziosi piani per il futuro prossimo .

Ma ad un chilometro dal più conosciuto campus della Google di Mountain View (California), c’è un laboratorio di ricerca gigantesco per progetti segreti chiamato Google X. 

“In realtà questo laboratorio non è tanto segreto” spiega Oliver Burkeman in un suo articolo pubblicato sul 'The Guardian'.

Grazie alla stampa specializzata in tecnologia sappiamo che quello è il regno del cofondatore di Google: Serguéi Brin.

Lì supervisiona lo sviluppo di auto senza conducente, piccoli drone in grado portare pacchetti senza dover atterrare, palloni gonfiati ad elio per portare Internet 3G nelle parti più remote del mondo, turbine volanti senza equipaggio per raccogliere l'energia eolica d'alta quota, Google Glass, con lenti sempre migliori per la visione di video e per connettersi ad internet in modo perfetto così da poter alienare la maggior parte degli utenti. 


Ma esiste un altro edificio che mantiene un “profilo basso” e si trova in Massachusetts Avenue 25, a Washington DC.
In questo edificio da Luglio ha sede la “sezione politico-lobbistica” di Google che conta 110 impiegati agli ordini di Susan Molinari, un’ex deputata Repubblicana di New York.

10 anni fa, quando Google entrò in borsa spese solo 180 mila dollari in attività di lobbying, mentre fino ad agosto di quest'anno, secondo il Wall Street Journal, ha già speso 9,3 milioni di dollari, diventando la seconda più grande società privata piazzandosi davanti a società appaltatrici della difesa come  Lockheed Martin  e superata solo dalla Dow Chemical.


Facebook e Microsoft spendono molto meno.
I politici di Washington sono spesso invitati a grandi cene organizzate dai lobbisti e ricevono contributi elettorali da coloro che rappresentano.  Nel primo semestre di quest'anno, Google, ha “donato” 1,1 milione di dollari per i candidati politici negli Stati Uniti. 
Ma Google va ben oltre. Se siete, per esempio, un legislatore dell'Illinois e state pensando di vietare l’uso dei Google Glass durante la guida, potreste essere contattati dai lobbisti di Google per discutere la questione. Se siete in grado di influenzare la legislazione delle auto senza conducente sarete sicuramente invitati a fare un giro su una di queste vetture.
Squadroni di lobbisti di Google si aggirano per Bruxelles e Berlino (teatro di molte battaglie con il governo tedesco per la tutela della privacy), e in molte altre città, come Londra, dove la squadra è guidata da Sarah Hunter, una degli ex assessori di Tony Blair.



Ma cosa vuole Google?

Questo livello di attività politica è insolito per una società di tecnologia che, visto da un punto di vista semplicistico, è una società di pubblicità con un enorme successo, dal momento che il 90% del loro reddito, circa 52.000 milioni di euro nel 2013, proviene da annunci pubblicitari che appaiono quando si esegue una Ricerca, ha dichiarato Burkeman.


Ma poi ci sono auto senza pilota e droni. E poi c'è un progetto in cantiere per la raccolta di sangue, saliva e urine di centinaia di volontari anonimi per cercare di prevedere il rischio di attacchi di cuore e altre malattie che minacciano la vita umana.
E Calico, un’azienda che si occupa di biotecnologia fondata da Google, mira, secondo le parole del Time, a "risolvere il problema della morte."
Forse è il momento di prestare maggiore attenzione alle premesse dei creatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, che fin dall'inizio dichiaravano che la missione di Google era "organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili."
La chiave di lettura è che in quella frase non vi è alcun riferimento a Internet.
In un certo senso, ogni persona, ogni oggetto, ogni pensiero, ogni cervello, tutto ciò che ognuno fa in ogni momento è “informazione”. Page e Brin avevano avvertito il mondo cosa Google stava progettando. La gente semplicemente non ha preso così alla lettera le loro parole, ancora.



Fonte: actualidad.rt.com

Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di LUIGI FABOZZI

loading...

Archivio blog

loading...