La cosa GROTTESCA è che in Italia abbiamo ampie aree verdi NON COLTIVATE: seguendo il "Modello Marinaleda" potremmo dare lavoro a decine di migliaia di giovani, aumentare la disponibilità di prodotti ortufrutticoli sul mercato, riducendo anche i prezzi. Pensate che la città di Marinaleda, grazie alle cooperative agricole non risente della crisi.
Un settore, quello agricolo, che è sempre stato molto importante per l'economia italiana, ma che è in profonda crisi a causa innanzitutto delle scelte dell'UE, che ha eliminato i dazi doganali su numerosi prodotti agroalimentari, e grazie alla "grande distribuzione", che ormai domina il mercato: i grandi supermercati acquistano i prodotti agricoli all'estero, pagandoli meno - ma vendendoli a prezzo di mercato - mandando in rovina i nostri produttori, i cui prodotti restano sugli alberi a marcire. Se ce ne fosse la volontà politica, il settore agricolo italiano potrebbe essere rilanciato.
Staff nocensura.com
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''Gli effetti si fanno sentire sulla produzione agricola con i prezzi pagati al produttore che sono per la maggior parte delle varietà ben al di sotto dei costi di produzione mettendo così a rischio il frutteto italiano che negli ultimi trent’anni - continua la Coldiretti - si è ridotto del 28 per cento. Una grave situazione per i terreni coltivati a melo, pero, pesco, albicocco, arancio, limone e altro e ancora più grave per le pesche e le nettarine le cui coltivazioni -aggiunge la Coldiretti - si sono quasi dimezzate con un calo del 44 per cento. Per favorire il consumo di frutta e verdura la Coldiretti è impegnata in un progetto educativo nelle scuole mentre sul piano commerciale grazie alla Fondazione Campagna Amica sono presenti sul territorio quasi diecimila fattorie, botteghe o mercati dal produttore al consumatore per garantire l’offerta di frutta e verdura con il miglior rapporto prezzo/qualità".
Fonte: ctsnotizie.it
Fonte: http://www.nocensura.com/2014/10/calo-del-20-dei-prodotti-ortofrutticoli.html