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martedì 5 aprile 2016

L'INPS ad un passo dal collasso?


BUCO DI 100 MILIARDI DI EURO NEI CONTI INPS PER COLPA DELLE PENSIONI DEI LAVORATORI PUBBLICI: INPS VICINA AL FALLIMENTO


Emerge un dato molto allarmante: l'Inps per colpa delle pensioni Enpals e Inpdap ha un buco nei conti da cento miliardi di euro. Ammonta a oltre 11 miliardi l'anno la perdita di bilancio che l'Inps registra regolarmente dal 2012 (anno in cui ha incorporato l'Enpals e Inpdap), e che stima di registrare anche al termine del 2016. Il patrimonio netto dell'Inps, che cinque anni fa misurava oltre 40 miliardi di euro, è ormai diretto verso la completa erosione e con esso anche i 21 miliardi di euro incassati tramite un intervento straordinario di ripianamento delle perdite risalente a due anni fa. E' quanto emerge da una analisi del Centro studi ImpresaLavoro.
A fine anno i conti dell'Istituto potrebbero essere ancora peggiori, innanzitutto perché per gli esercizi 2015 e 2016 il disavanzo è ancora una previsione, e in passato i consuntivi hanno fatto registrare delle perdite ben più ampie di quelle inizialmente preventivate. Anche se i dati per una volta risultassero in linea con le attese, il patrimonio netto fotografato al 31 dicembre 2016 non andrebbe oltre gli 1,8 miliardi, con la sostanziale imminente necessità di un ulteriore ripiano da parte dello Stato. 
In particolare, c'è un costo che l'INPS ha finora sempre regolarmente sottostimato nei suoi bilanci preventivi: quello derivante dalla svalutazione dei crediti, ovvero di quella parte dei contributi che l'ente previdenziale si attende inizialmente di riscuotere ma che nei fatti viene persa. Il fenomeno -si legge nello studio- è dovuto a cause diverse: a parte gli evasori, si va dal caso di debitori falliti o liquidati oppure deceduti senza eredi che ne abbiano accettato l'eredità a quello di crediti caduti in prescrizione o per i quali ne viene accertata l'insussistenza.

mercoledì 6 maggio 2015

Stopvitalizio: Riparte il futuro consegna mezzo milione di firme a Grasso e Boldrini!

La più popolare campagna digitale mai realizzata in Italia chiede l'abolizione immediata del vitalizio ai condannati

Di Laura Ghisellini


Gli italiani chiedono lo stop immediato del vitalizio agli ex parlamentari condannatiper reati gravissimi come mafia e corruzione. In questi mesi la petizione di Riparte il futuro ha raccolto oltre mezzo milione di firme diventando la campagna più popolare mai realizzata in Italia. Segno che questa richiesta non può più essere ignorata dalle Istituzioni.
Proprio oggi una delegazione di Libera, promotrice dell'appello, ha incontrato i Presidenti di Camera e Senato per la consegna simbolica delle firme.


In vista della convocazione prevista per il 7 maggio della riunione degli Uffici di presidenza di Camera e Senato, che potranno decidere l'effettiva modifica del Regolamento, Enrico Fontana, Coordinatore di Libera, Franco La Torre della Segreteria nazionale e Elisa Finocchiaro direttore della piattaforma Change.org, che ha supportato la petizione fin dal suo lancio, si sono recati da Pietro Grasso e Laura Boldrini per testimoniare l'impegno della società civile e chiedere un intervento immediato.


"Chiediamo una norma di buon senso. [...] Essere condannati per reati gravi come mafia e corruzione non fa corrispondere più ai requisiti minimi previsti dalla Costituzione", ha dichiarato Enrico Fontana.



FONTE: riparteilfuturo.it


VEDI ANCHE:

Lo Youtuber Lambrenedetto XVI a sostegno della campagna:


Un Lambrenedetto XVI incazzatissimo a sostegno dell'iniziativa per l'ABOLIZIONE del vitalizio ai politici CONDANNATI:...
Posted by Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com on Giovedì 30 aprile 2015
Il secondo video:

SE NON LO AVETE ANCORA FATTO, FIRMATE: http://goo.gl/hP8ss9 <--- (firma sul sito dei promotori!)Nuovo video di...
Posted by Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com on Martedì 5 maggio 2015

tratto da nocensura.com


martedì 17 marzo 2015

TAGLIO DELLE PENSIONI. RENZI PREPARA UNA RIFORMA “STILE FORNERO”

rifora pensioni renzi

RENZI PREPARA UN'ALTRA PORCATA STILE FORNERO: MANDARE IN PENSIONE LA GENTE CON L'ASSEGNO ''POTATO'' A 60-62 ANNI

MILANO - "Reddito minimo per contrastare le situazioni di poverta'" e "forme di flessibilita'" sull'eta' di uscita anticipata dal lavoro, con pensioni proporzionalmente piu' leggere. Sono le due proposte lanciate dal neopresidente dell' Inps, Tito Boeri, in un'intervista che apre oggi la prima pagina del Corriere della Sera.

Due idee da accompagnare al taglio delle direzioni centrali, "che sono troppe, una cinquantina", al cambio di governance dell' Istituto, con un cda di tre membri e un Civ (consiglio di indirizzo e vigilanza) piu' "snello" e senza "funzioni di cogestione", e a un'operazione trasparenza, con un 'pin' di accesso al proprio conto sul sito dell'Inps in modo che tutti possano conoscere la propria situazione: nel 2015 sara' una "possibilita'" per tutti i dipendenti privati e nel 2016 per i parasubordinati.

sabato 7 marzo 2015

Prelievo forzoso sulle pensioni, Inps e Governo passano all’incasso: ecco cosa sta succedendo


La clamorosa indiscrezione, riportata dal Fatto Quotidiano, racconta nei dettagli quello che milioni di pensionati stanno subendo. Vale a dire un assegno di pensione più basso a causa di una nuova trattenuta che, francamente, ha dell’incredibile. Ecco cosa sta succedendo

Non inizia sotto i migliori auspici il nuovo anno per i pensionati italiani, racconta Patrizia De Rubertis sul Fatto Quotidiano.
Perchè? È presto detto: a gennaio hanno ricevuto un assegno inferiore rispetto a quello di dicembre.
La causa si chiama “conguaglio pensione da rinnovo”, una nuova trattenuta “effetto della perequazione automatica, vale a dire il meccanismo di rivalutazione delle pensioni, che nel 2014 ha avuto un effetto negativo. Meccanismo che ha portato l’Inps a sottrarre circa 12 euro ogni 1.000 euro di pensione. Con un’altra notizia negativa: il prelievo non c’è stato solo sul rateo di gennaio, ma verrà applicato anche su quello di febbraio, così come è stato specificato nella Circolare numero 1/2015  che ha pubblicato l’Istituto di previdenza”.
Non parliamo di grandi cifre perchè, “a conti fatti, su una pensione minima (con un importo medio di circa 500 euro lordi) verranno sottratti 5,40 euro, mentre su un assegno di 1.500 euro la somma da decurtare è di circa 16 euro”. In ogni caso si tratta, less or more, di una sorta di prelievo forzoso che a piccole dosi non dovrebbe fare troppo male nè troppo rumore.

venerdì 6 marzo 2015

Taglio delle pensioni, Renzi prepara la mazzata voluta dalla Troika


DOPO NUMEROSI AVVERTIMENTI LANCIATI DALLA TROIKA SUL TAGLIO DELLE PENSIONI, IL GOVERNO RENZI SEMBRA AVER PIEGATO LA TESTA ANCHE QUESTA VOLTA E L’ANNUNCIO ARRIVA DIRETTAMENTE DAL PRESIDENTE DELL’INPS, TITO BOERI.

“Reddito minimo per contrastare le situazioni di povertà” e “forme di flessibilità” sull’età di uscita anticipata dal lavoro, con pensioni proporzionalmente più leggere. Sono le due proposte lanciate dal neopresidente dell’ Inps, Tito Boeri, in un’intervista che apre oggi la prima pagina del Corriere della Sera. Due idee da accompagnare al taglio delle direzioni centrali, “che sono troppe, una cinquantina”, al cambio di governance dell’ Istituto, con un cda di tre membri e un Civ (consiglio di indirizzo e vigilanza) più “snello” e senza “funzioni di cogestione”, e a un’operazione trasparenza, con un ‘pin’ di accesso al proprio conto sul sito dell’Inps in modo che tutti possano conoscere la propria situazione: nel 2015 sarà una “possibilità” per tutti i dipendenti privati e nel 2016 per i parasubordinati. Il neopresidente assicura che non c’è da preoccuparsi per il deficit da 6,7 miliardi ‘ereditato’ dall’Inpdap: “Lo squilibrio verrà gradualmente riassorbito”.(ma come accadrà non lo spiega)

lunedì 29 dicembre 2014

PENSIONI A RISCHIO: Il sistema Inps sta collassando! Ecco perché.

inps-collasso
12,8 miliardi di euro di buco nel bilancio del 2013 per l’INPS , sono questi gli scomodi dati che nessuno pubblicizza ma sono lì alla portata di tutti: per quanto ancora verranno erogate le pensioni?
Il buco del triennio 2011 – 2013 sarà pari a 38 miliardi di euro, una cifra spaventosa, che riporta alla ribalta la necessità di fare una seria e drammatica riforma delle pensioni – che bisogna ricordare – è la voce con le uscite più alte nel Bilancio dello Stato. 
Certo: non andando a toccare le pensioni sotto i 1.000 euro, ma ad esempio tagliare le pensioni sopra i 3.000 euro, altrimenti tra un po’ di tempo o fallisce tutto il sistema Italia o in un futuro non troppo lontano, l’INPS sarà costretta a non erogare più le pensioni.

mercoledì 10 dicembre 2014

FOLLIA di Stato, in aumento vitalizi e numero dei politici!!! Ecco la denuncia della Corte dei Conti

relazione corte conti costi politica

Secondo uno studio redatto dalla Corte dei Conti in Italia ci sarebbe un esercito, profumatamente pagato, di “politici di professione”: sono oltre 140mila le persone elette (democraticamente?) nelle istituzioni locali, nazionali ed europee. Quanto ci costano? Uno sproposito: quasi 2 miliardi di euro. Ma il dato più clamoroso è che rispetto all’anno precedente – nonostante le promesse di tagli e riduzioni – il numero dei politici italiani è addirittura aumentato: ecco le cifre dello scandalo.

Troppe volte negli ultimi anni abbiamo sentito parlare dei costi della politica italiana e dei presunti tagli da applicare per combattere la Casta. Il tema è sempre in voga nelle campagne elettorali ma poi, all’atto pratico, quello che accade è il contrario di quanto promesso.
Se nel 2013 la Corte dei Conti certificava in 143.936 il numero dei “politici di professione” – suddivisi tra parlamentari italiano ed europei, politici regionali, provinciali e comunali – desta particolare sconcerto il dato del 2014 che, in controtendenza con quanto sbandierato dal Governo Renzi, è in aumento rispetto al precedente.
Secondo il Giudizio sul Rendiconto Generale dello Stato, presentato dalla Corte dei Conti nel 2014, sono infatti 144.591 i politici di professione, circa 655 in più: come avere, da un anno all’altro, un doppio Parlamento. Altro che taglio dei senatori e delle province, altro che spending review e lotta alla Casta, la realtà – messa nero su bianco – è inquietante, perchè in un periodo di crisi come quella che stiamo vivendo è inaudito veder crescere il numero dei politici italiani, a maggior ragione se il Paese continua ad andare alla deriva.
Per il funzionamento degli organi dello Stato centrale (Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Camera dei deputati e Senato della Repubblica), la somma impiegata è prossima ai 3 miliardi di euro, tanti quanti vengono spesi per il funzionamento degli Organi delle autonomie locali (Giunte e 119 Consigli di regioni, provincie e comuni).

lunedì 1 dicembre 2014

Dalla Russia pillola che potrebbe farci vivere fino a 120 anni

Un gruppo di scienziati russi sta testando una nuova formula che, secondo loro, potrebbe ritardare significativamente il processo di invecchiamento. Questa pillola miracolosa potrebbe permettere di vivere fino all'età di 120 anni

Un gruppo di scienziati russi sta testando una nuova formula che, secondo loro, potrebbe ritardare significativamente il processo di invecchiamento. Questa pillola miracolosa potrebbe permettere di vivere fino all'eta' di 120 anni.
La formula - che verrà prima sperimentata sui topi, i pesci e i cani - conterrebbe un nuovo tipo di antiossidanti che si spera abbiano un impatto sui mitocondri, le "centrali energetiche" delle cellule, che hanno un ruolo nel processo di invecchiamento.
"I mitocondri sono legati agli attacchi di cuore e a malattie come l'Alzheimer e il Parkinson", ha confermato Maxim Skulachev, ricercatore del progetto della  Moscow State University. 

venerdì 28 novembre 2014

IL FMI INSISTE: “ITALIA SENZA FUTURO, BISOGNA TAGLIARE LE PENSIONI”

Durante la presentazione del rapporto del Fmi sul nostro paese l’organizzazione statunitense è tornata alla carica chiedendo all’Italia di tagliare la spesa previdenziale per abbattere i costi del Paese.

Il direttore esecutivo del FMI, Andrea Montanino nel presentare il rapporto sul nostro Paese ha detto: “L’Italia, nelle condizioni attuali, non è un Paese per cui si possa assicurare un futuro radioso, o quantomeno sereno. La crescita potenziale dell’Italia di fatto crolla per gli anni futuri, siamo inchiodati allo 0,5%”. Il Fmi nel suo report ha stimato che la crescita dell’Italia sarà dello 0,2, a fronte dello 0,3 previsto nel precedente rapporto. Inoltre Montanino ha ricordato come il private equity (investimenti in società no quotate da parte di fondi specializzati) sia molto più sviluppato negli Usa e che l’Europa è troppo “bancocentrica” e se questo bisogna fare di più perché “le banche italiane hanno fatto progressi nel rafforzare i bilanci, ma devono affrontare sfide e venti contrari ciclici” e devono quindi “essere pronte a soddisfare la domanda quando l’economia si riprenderà”.

giovedì 20 novembre 2014

Tagliano le pensioni, salvano quelle d’oro e ancora non c’è rivolta?

di MAFALDA SASSOLUNGOmafalda 242x200 Tagliano le pensioni, salvano quelle d’oro e ancora non c’è rivolta?
Se le pensioni dei poveri cristi saranno trascinate giù dal Pil negativo (-0,3% quest’anno), per effetto dell’applicazione del metodo contributivo e della rivalutazione dei montanti adottati con la famigerata riforma Fornero (Legge 214/2011), quelle d’oro, invece, saliranno senza limiti. E’ questa infatti l’ennesima porcata ereditata – e mai cancellata dai governi successivi – dall’ex ministro “boia” del lavoro onesto Elsa Fornero. Quando pianse in aula quel famigerato giorno ci si poteva aspettare che quelle lacrime fossero di dolore per una riforma tanto impopolare, ma che addirittura fossero lacrime per l’autentica discriminazione sociale che si stava mettendo in atto, questo era davvero troppo da immaginare.
Esposto del Codacons sui privilegi delle pensioni d’oro
E invece… Dalla legge scompare una clausola, guarda caso proprio quella che metteva un tetto ai superpensionati. La denuncia arriva dal Codacons, ma c’è da scommetterci che finirà come polvere e sporco sotto il tappeto del governo Renzi. L’associazione dei consumatori, nei giorni scorsi ha presentato un esposto alla Procura di Roma, alla Corte dei Conti e al Tribunale dei Ministri, chiedendo di fare chiarezza sul mistero della sparizione della “clausola di salvaguardia” contenuta nella legge 214 del 2011.

sabato 18 ottobre 2014

Lo scandalo ignobile delle pensioni d'oro dei sindacalisti: FATE GIRARE!


Guarda i due servizi delle Iene sul sito di Mediaset: primo servizio del 17/09/2014 e secondo servizio del 01/10/2014

Quanto scoperto e divulgato dalle Iene è sconcertante: e il fatto che NESSUN GIORNALISTA E/O POLITICO avesse mai osato sollevare la scandalosa questione, lo è ancora di più, e dimostra il livello di collusione generale.

Mentre milioni di pensionati con la "minima" fanno la fame, sono costretti a rubare nei supermercati o frugare nei cassonetti della spazzatura, c'è chi si permette lussi e benessere, e magari poi lascia in eredità la mega-pensione con la reversibilità, costando allo stato cifre folli, decine e decine di volte superiori ai contributi versati.

QUESTO SCANDALO NON DEVE FINIRE NEL DIMENTICATOIO: la magistratura e l'INPS devono indagare, verificare se ci sono state TRUFFE e intervenire, sia per il futuro che retroattivamente!

CONDIVIDIAMO IN MASSA PER SOLLEVARE LA QUESTIONE!


Staff nocensura.com

Fonte: http://www.nocensura.com/2014/10/lo-scandalo-ignobile-delle-pensioni.html

venerdì 17 ottobre 2014

La premiata macelleria Fmi propone di tagliare le pensioni


Leggi anche: FMI chiede il taglio delle pensioni: ed è ciò che faranno, vediamo come e perché! - a cura di nocensura.com

«Ottenere risparmi significativi sarebbe difficile senza intervenire sulla grande spesa pensionistica». Parola di Christine Lagarde, la “comare secca” del Fmi. Quando parla la Signora con la Falce, generalmente si mette male – malissimo, in questo caso, per i pensionati italiani, cui sono rivolte le attenzioni della temutissima presidente del Fondo Monetario, che ora “consiglia” al bravo Renzi di accelerare le sue “coraggiose riforme” cominciando proprio da una vigorosa tosatura dell’Inps. Non è la prima volta che il Fmi punta il dito contro gli assegni pensionistici del Belpaese: l’élite tecno-finanziaria non tollera che la spesa sociale sia gonfiata dalle pensioni pubbliche, che del resto fanno “concorrenza” alle assicurazioni pensionistiche private, uno dei maggiori rami del grande business finanziario. Così, dopo gli schiaffoni dell’Ocse, Matteo Renzi deve incassare quelli della super-cupola diretta dalla Lagarde, che ha rivisto al ribasso le stime sul Pil italiano nel 2014, indicando una contrazione dello 0,1%.
Il sistema-Italia è entrato in agonia dopo Maastricht, con l’adesione all’euro e la conseguente introduzione dell’austerity europea di marca tedesca, che predica il taglio drastico dello Stato. Nonostante ciò,  la Troika – di cui il Fmi è una colonna – propone esattamente la stessa “cura” che sta uccidendo il paziente, ovvero il taglio ulteriore della spesa pubblica, quello che “ammazza” i consumi e quindi l’occupazione, il Pil, il gettito fiscale, la capacità di sostenere l’economia nazionale. Con grande enfasi, i tecnocrati del Fmi fingono addirittura di stupirsi per le dimensioni del disastro, da essi essi progettato e generato con la contrazione progressiva dell’investimento pubblico: si parla apertamente di «rischi che restano ancorati al ribasso» e della «possibilità di stagnazione e bassa inflazione», come riporta il blog “Vox-Populi”. «Nell’analisi degli esperti di Washington, la crescita è destinata a rimanere attorno all’1% fino a tutto il 2019: le stime sono infatti per un +1,3% nel 2016, un +1,2% nel 2017, un +1% nel 2018 e un +1% nel 2019. Poi, cattive notizie anche sulla disoccupazione».

sabato 27 settembre 2014

FMI chiede il taglio delle pensioni: ed è ciò che faranno, vediamo come e perché!

ARTICOLO MOLTO IMPORTANTE ! Lettura e condivisione sui social network c


A cura di Staff nocensura.com

Il Fondo Monetario Internazionale ha ufficialmente invitato il governo italiano a tagliare le pensioni; il ministro dell'economia Padoan (riconducibile ai "poteri forti", tra cui proprio il FMI ) ha smentito che si tratti di un "diktat", ora nel mirino del governo c'è la distruzione dell'articolo 18 e la cosiddetta "riforma del mondo del lavoro", leggasi la stangata finale ai diritti dei lavoratori, pertanto il governo vuole evitare accuratamente di estendere il malcontento e le polemiche, come al solito le "bastonate" vengono date con "gradualità" e sopratutto, una categoria alla volta, in modo da limitare il dissenso; gli italiani infatti si muovono - e ben poco - solo quando viene toccato il loro orticello.

I media hanno ovviamente conferito ben poco risalto al monito del FMI, ma la questione sollevata dalla Lagarde è seria, e sopratutto, FONDATA. 

I problemi dell'ente previdenziale italiano sono concretissimi; il FMI propone la "ricetta" sbagliata per risolvere il problema, la soluzione peggiore che potrebbe essere presa e che sicuramente sarà presa entro un paio d'anni.

Più volte dalle colonne di questo blog abbiamo affrontato la situazione in cui versano le casse dell'INPS, portate al dissesto dall'accorpamento voluto ed effettuato da Monti e Fornero con INPDAP ed ENPALS.

I CONTI DELL'INPS PARLANO CHIARO: L'ENTE FARA' CRACK! E' una questione matematica, non un'opinione. Ma politici e mass media TACCIONO, e quindi fino a quando gli italiani non apprenderanno la notizia dai telegiornali, continueranno a pensare che tutto vada bene.



Evitiamo di ripetere quanto scritto e ribadito più volte, rimandando a quegli articoli:
Consigliamo anche la lettura dell'articolo "Mastropasqua: fatto fuori da INPS perché scomodo?" del 08/02/2014; l'estromissione del noto "boiardo di stato" Mastropasqua da INPS è stata accolta favorevolmente dall'opinione pubblica, sia perché è finito al centro di gravi scandali, sia perché "collezionava" oltre 20 incarichi, tuttavia per onestà intellettuale dobbiamo riconoscere la sua competenza e il fatto che si fosse opposto alle distruttive riforme della Fornero, e probabilmente questo gli è costato il posto; spesso gli scandali non emergono "per caso"...

PERCHE' POLITICI E MEDIA NON PARLANO DELL'INEVITABILE COLLASSO INPS La risposta è fin troppo ovvia:

martedì 10 giugno 2014

HAI VERSATO 19 ANNI DI CONTRIBUTI ALL’INPS? LI HAI PERDUTI !!!

L'articolo è del 2012, ma è ancora attuale, visto che la situazione non è cambiata e anzi, è destinata a PEGGIORARE, visto che il bilancio dell'INPS sta per COLLASSARE...

Redazione Informatitalia
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INPS, IL “FURTO ” SILENTE
Migliaia di lavoratori versano i contributi senza poter arrivare alla pensione. Soldi regalati all’ente 

di Salvatore Cannavò – “Il Fatto Quotidiano”
Sono tantissimi ma l’Inps non li quantifica o per lo meno si rifiuta di farlo. Parliamo delle Posizioni silenti, cioè quelle posizioni iscritte all’Inps che hanno versato contributi senza raggiungere i requisiti minimi previsti dalla legge per andare in pensione. Per la pensione di vecchiaia, infatti, legata all’età anagrafica (66 e 67 anni con la riforma Fornero) servono almeno 20 anni di contributi versati nella medesima cassa previdenziale (all’Inps, all’Inpdap, all’Inpgi, etc.). Il problema dei contributi silenti si pone quando un contribuente non raggiunge quel requisito dando origine a quella che sindacati ed esperti previdenziali definiscono senza giri di parole una truffa, un furto.
Mettiamo il caso, infatti, di chi abbia potuto versare contributi solo per 18 o 19 anni: senza raggiungere il requisito minimo di 20, quegli anni non daranno vita ad alcuna pensione. In realtà, si tratta di un caso limite perché essendo molto ridotto il margine di differenza è possibile colmare il vuoto ricorrendo alla contribuzione volontaria cui si può accedere con un minimo di 5 anni di contribuzione versata. Questa si calcola sulla base dell’ultima retribuzione percepita e quindi sale in relazione a quella. Stiamo comunque parlando di cifre consistenti: su uno stipendio di 1300 euro si versa fino a 8000 euro all’anno. Se gli anni da colmare, quindi, ammontano – come nella maggior parte dei casi – a 7, 9 o anche di più si pagano cifre impossibili.

mercoledì 29 gennaio 2014

Come mai pennivendoli e politicanti si indignano solo ora?


CHE MASTROPASQUA AVESSE DECINE DI INCARICHI LO AVEVAMO SEGNALATO PIU' VOLTE GIA' ANNI FA:

ECCO I POST:

https://www.facebook.com/nocensura/posts/105420976265959 (Maggio 2012)

https://www.facebook.com/nocensura/posts/587884431262654 (Luglio 2013)

MA I PENNIVENDOLI DELLA CASTA SE NE SONO ACCORTI SOLO ORA....


Staff nocensura.com

mercoledì 4 dicembre 2013

Esodati, altro che pentita: la Fornero rifarebbe tutto!

UNO SCHIAFFO AGLI ESODATI
La Fornero non ha rimorsi:
"Sono brava, rifarei tutto" L'ex ministro del welfare rivendica le sue riforme: "Devono andare avnti per il bene del Paese". Su Monti: "Bravo, ma poi ha subito le critiche". E su Letta: "Tifo per lui"

Nelle stesse circostanze e con le stesse informazioni, oggi rifarei le stesse cose per il bene dell'Italia. Le sottovalutazioni sono dipese da informazioni inadeguate. Mi assumo la responsabilità dell'errore. Ma con quella riforma l'Italia si è salvata".Elsa Fornero, in un'intervista al Mattino non rimpiange nulla, nemmeno gli esodati: lei rifarebbe tutto. "Forse il vero errore è stato non essere riusciti a spiegarci. Le riforme non nascono in laboratorio. Quella sul mercato del lavoro era una promessa: è stata giudicata prima che potesse dispiegare qualche effetto", dice Fornero. "Sulle pensioni era necessario dare una risposta credibile ai mercati in tempi rapidi. Il malato era terminale. Ho domandato: quanto tempo ho? Venti giorni, anche meno. Da studiosa, le idee le avevo abbastanza chiare. Poi ho capito la differenza fra avere le idee chiare e dover prendere decisioni sulla vita delle persone". Poi l'ex ministro parla del Pron in loden: "Monti ha ridato all'Italia una reputazione ed è stato trattato in maniera vergognosa. Questo Paese è sempre alla ricerca di un taumaturgo. Prima ti incensa e poi ti getta nella polvere", accusa Fornero. "Già dall'autunno i partiti si sono resi meno disponibili. Cinismo programmato: dovevano fare i conti con le elezioni. I tecnici erano un target perfetto su cui sparare". Infine sul governo in carica ha le idee chiare: "Mi piace. in continuità con il nostro sotto il profilo dell'agenda e della cultura che esprime. Abbiamo la possibilità di riprendere in mano il nostro destino".


Fonte: liberoquotidiano.it

martedì 19 novembre 2013

Oristano, amara sorpresa di una anziana: 2€ di pensione!

ORISTANO. Mentre racconta le viene persino da ridere: Concetta Trudu esibisce la ricevuta rilasciata dall’ufficio postale e dice: «L’avessi saputo che questo mese avrei preso due euro di pensione, non sarei manco andata a ritirarla. Avrei fatto l’elemosina allo Stato».
Già che c’era quei due euro li ha presi: «Io sono ghiotta di pane – racconta la signora Concetta –. Quando esco da qui vado a comprarlo e voglio proprio vedere quanto me ne daranno con due euro».
Un caso non raro: la stessa Concetta Trudu in passato aveva avuto spiacevoli soprese. E anche nei mesi scorsi le era capitato di ricevere importi molto bassi: «Una volta 180, un’altra 200 euro», racconta. La pensione è quella di reversibilità del marito, erogata dall’ex Inpdap. Pensione statale, quindi, che questo mese, è stata evidentemente erosa da tasse e conguagli vari. La ricevuta delle poste non specifica i dettagli, ma solo il beffardo importo finale. Due euro netti: il pane, almeno per un giorno, è assicurato.


Fonte: La Nuova Sardegna - edizione di Oristano

giovedì 14 novembre 2013

L'Inps non ha più soldi per pagare le pensioni per colpa del più grande evasore della storia: LO STATO!

Roma - Il disavanzo patrimoniale ed economico dell'Inps puo' dare segnali di non totale tranquillita'. Cosi' il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua sui dati di bilancio dell'Ente che soffre dell'accorpamento con Inpdap ed Enpals.

Una preoccupazione, ha spiegato nel corso di una audizione alla commissione bicamerale di controllo, di cui ha fatto partecipe il governo in una lettera. "Ho scritto sia al ministro Saccomanni che al ministro Giovannini, come fatto con l'esecutivo precedente, invitandolo a fare una riflessione su questo punto essendo il bilancio Inps ormai un bilancio unico ed essendo il disavanzo patrimoniale ed economico una cosa che, vista dall'esterno, nel mondo della previdenza, puo' dare segnali di non totale tranquillita'", ha spiegato alla Commissione parlamentare di controllo sugli enti di previdenza.

L'accorpamento con Inpdap ed Enpals, d'altra parte, ha proseguito Mastrapasqua, "ha creato uno squilibrio di bilancio". Un deficit imputabile essenzialmente, riassume ancora il presidente Inps, al disavanzo ereditato dall'ex-Inpdap; dal calo dei contributi per effetto del blocco del turno over e dal continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali.

"E il piu' grande evasore e' lo Stato, Mastrapasqua arriva colpevolmente con due mesi di ritardo rispetto ai sindacati".Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ricordando che il suo sindacato ha votato "contro il bilancio dell'Inps". Angeletti ha ricordato che nell'incorporazione dell'ente previdenziale dei lavoratori pubblici "il piu' grande evasore contributivo e' lo Stato, perche' non ha pagato i contributi per i propri dipendenti per un valore di quasi 8 miliardi di euro". "Adesso stanno pure cercando il modo di usare i soldi dei lavoratori pubblici per finanziare il buco dello Stato. Intanto pagassero i contributi" (agi)

martedì 12 novembre 2013

Pensioni, il 5% più ricco pesa come il 44% più povero


L'Istat rivela che nel 2011 il 5,2% dei pensionati è nella fascia più 'ricca', sopra i 3 mila euro di reddito da pensione al mese. Si tratta di 861 mila persone, che assorbono 45 miliardi di euro l'anno, il 17% della spesa totale, poco meno di quanto sborsato (51 miliardi, 19,2%) per i 7,3 milioni, il 44% dei pensionati, sotto i mille euro.
Insomma meno di un milione di teste che, in termini di spesa pensionistica, pesa quasi come più di sette milioni di persone, quasi la metà del totale. Forte è il divario tra donne e uomini, quest'ultimi rappresentano il 76,3% dei pensionati over tre mila euro al mese, quasi otto su dieci. Se si fa il confronto con l'anno precedente, sempre in base alle ultime tavole pubblicate dall'Istat a fine ottobre, si scopre che nel 2011, anche se il numero dei pensionati in Italia è diminuito di 38 mila unità, il gruppo che percepisce più di tre mila euro mensili è salito di 85 mila (+10,9%), con un aumento della spesa di 4,6 miliardi di euro. In generale c'è una tendenza alla 'migrazione' dei pensionati verso classi d'importo maggiore, spiegabile sia con la perequazione annuale, sia con il fatto che il valore medio delle nuove pensioni è maggiore di quello delle cessate. Infatti sempre nel 2011 si è verificata anche una diminuzione dei pensionati sotto i mille euro (di quasi 250 mila teste, -3,3%).

venerdì 8 novembre 2013

VERGOGNA Inps: chiede il rimborso di un centesimo ad un 84enne (anche a rate).

Caro pensionato, poiché l’ammontare dei redditi personali è superiore ai limiti della legge 335 del 1995, è tenuto a restituire la somma di 0,01 euro percepita in eccesso nel periodo 1° gennaio 1996-31 dicembre 2000. Firmato: Inps. Non è uno scherzo, non è una battuta, tantomeno una barzelletta. E’ la pura verità, ridicola e disarmante.
E’ quanto intima la raccomandata che il malcapitato Emilio Casali, pensionato ottantaquattrenne di Riccione, si è visto recapitare a casa. Un centesimo da restituire all’Inps, insomma. E poi uno si chiede perché in questo Paese nulla funzioni, perché le imprese scappino all’estero e vadano a delocalizzare in Moldova o Bulgaria. Burocrazia asfissiante, che ammazza, che fa disperare. Spesso piangere. Per fortuna, stavolta, la cifra da restituire agli inflessibili complicatori dell’Inps è insignificante.
Al punto che il pensionato in questione può pure permettersi di scherzare. Sì, perché nella raccomandata è contenuta pure una postilla: c’è infatti “la possibilità di rateizzare il rimborso”.

Fonte: daw-blog.com
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