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giovedì 17 marzo 2016

*IMPORTANTE! Volete cambiare davvero questo paese? Iniziamo con la TRASPARENZA!

Clicca QUI per andare alla Petizione

Renzi aveva promesso che avrebbe fatto la legge sulla trasparenza amministrativa, ma dopo una lunga attesa, il governo se ne è uscito con un decreto dove di "trasparente" c'è ben poco, poiché presenta molte eccezioni, non punisce chi nega l'accesso dei cittadini agli atti, e ottenere le informazioni sarà a pagamento (assurdo!) in modo da disincentivare i cittadini a farne richiesta. Una legge che non cambierà assolutamente niente, mentre come vedremo di seguito, c'è bisogno di ben altro. Dobbiamo seguire il "modello" di quei paesi dove c'è vera trasparenza.

In 90 paesi del mondo, per esempio in Inghilterra, i cittadini collegandosi al web possono accedere liberamente agli atti della pubblica amministrazione, e controllare come vengono spesi i soldi pubblici: gli acquisti degli ospedali, delle scuole, del proprio comune. Tutti i dati sono accessibili. I cittadini e le associazioni possono monitorare tutto, segnalando eventuali anomalie. In Italia invece, non c'è nessuna trasparenza. E questo rende possibile ogni genere di speculazione.

E' esattamente quello che sta accadendo:

Ospedali che comprano forniture di siringhe pagandole 20 volte il loro valore, confezioni di disinfettanti pagate 30 volte il loro valore (è accaduto in Puglia) e molto altro. Riporto da Affari Italiani:
In alcuni casi la differenza fra i prezzi di mercato e costi affrontati porta la Sanità Pubblica è incredibilmente alta e porta a pagare anche cinque volte più del dovuto. Comprare una siringa dovrebbe costare ad una Asl o un ospedale solo 2 centesimi, invece può costare da 3 a 65 centesimi. Una protesi all'anca può variare da 284 a 2.575 euro a seconda della Asl. Gli inserti di tibia si pagano da 199 euro fino a 2.479 euro, 12 volte in più.  E ancora: un flacone di antinfettivo, il cui giusto costo sarebbero 80 centesimi, in media viene pagato 3,22 euro (+302,5%). Un trattamento Hiv, invece di 0,76 euro, ne costa 1,39: l'82,9% in più. E poi ci sono anche le spese per la mensa e per la lavanderia.
La questione ovviamente non riguarda solo la Sanità, dove vengono tollerate spese folli, salvo poi lamentare la mancanza di fondi e tagliare i servizi ai cittadini.


La questione riguarda tutta la pubblica amministrazione, enti pubblici e aziende controllate. Ricordate il caso dei freni delle metropolitane di Roma pagati 4 volte il valore di mercato? Casi che sono venuti a galla grazie alla magistratura, che però ovviamente non può passare al setaccio tutte le spese di tutta la pubblica amministrazione.

Cosa che invece potrebbero fare i cittadini, le associazioni, i blogger, se ci fosse TRASPARENZA e le spese fossero pubblicate e liberamente consultabili da tutti, come avviene nei paesi civili ed evoluti.

Ci lamentiamo della corruzione dilagante, e poi non facciamo l'unica legge che potrebbe interromperebbe immediatamente gli affari loschi che avvengono all'ombra della pubblica amministrazione, e che ci costano MILIARDI di euro ogni anno.

QUELLA DELLA TRASPARENZA è UNA DELLE POCHE RIFORME CHE POTREBBE CAMBIARE VERAMENTE QUESTO PAESE. I cittadini devono poter controllare come vengono spesi i soldi pubblici.

Un'associazione ha sollevato la questione, e ha iniziato una raccolta firme che in pochi giorni ha superato le 60.000 adesioni: ma sono ancora poche, se vogliamo che la questione ottenga risonanza, mettendo il governo con le spalle al muro, ne servono molte di più.  Noi di nocensura.com sosterremo questa iniziativa ad oltranza, e vi invitiamo ad attivarvi per dare il vostro contributo firmando e divulgando la petizione, e invitando a firmare i vostri amici e conoscenti.

Se la questione guadagnerà visibilità, il governo non potrà che adeguarsi, poiché non farlo sarebbe un evidente e ingiustificabile regalo a chi specula sulla mancanza di trasparenza.

Ma non è finita qui. La legge sulla trasparenza obbligherebbe il governo a divulgare pubblicamente anche altre importanti informazioni: dai dati sull'inquinamento e la salute pubblica, alle cifre dei vari vitalizi e molto altro. Gli italiani avrebbero accesso a tutte le spese, fare emergere anomalie e denunciare irregolarità diventerebbe facile e alla portata di tutti.

E' una battaglia che non possiamo esimerci dal portare avanti. E' una di quelle riforme di cui NON PARLA NESSUN PARTITO, ma che cambierebbe davvero il paese. 
Invitiamo pertanto tutti a fare la propria parte, firmando la petizione e divulgandola. Se possiedete blog, sostenete questa iniziativa, è una battaglia che possiamo e dobbiamo vincere! Non pensate che sia tutto inutile, è esattamente quello che vogliono i potenti. Facciamoci sentire!!!

Clicca QUI per andare alla Petizione

Staff nocensura.com

Bastano pochi secondi... non fregartene, fai la tua parte! Solleviamo la questione e COSTRINGIAMO il governo a fare questa riforma EPOCALE che cambierebbe davvero le cose!

Fonte: nocensura.com

mercoledì 6 maggio 2015

Stopvitalizio: Riparte il futuro consegna mezzo milione di firme a Grasso e Boldrini!

La più popolare campagna digitale mai realizzata in Italia chiede l'abolizione immediata del vitalizio ai condannati

Di Laura Ghisellini


Gli italiani chiedono lo stop immediato del vitalizio agli ex parlamentari condannatiper reati gravissimi come mafia e corruzione. In questi mesi la petizione di Riparte il futuro ha raccolto oltre mezzo milione di firme diventando la campagna più popolare mai realizzata in Italia. Segno che questa richiesta non può più essere ignorata dalle Istituzioni.
Proprio oggi una delegazione di Libera, promotrice dell'appello, ha incontrato i Presidenti di Camera e Senato per la consegna simbolica delle firme.


In vista della convocazione prevista per il 7 maggio della riunione degli Uffici di presidenza di Camera e Senato, che potranno decidere l'effettiva modifica del Regolamento, Enrico Fontana, Coordinatore di Libera, Franco La Torre della Segreteria nazionale e Elisa Finocchiaro direttore della piattaforma Change.org, che ha supportato la petizione fin dal suo lancio, si sono recati da Pietro Grasso e Laura Boldrini per testimoniare l'impegno della società civile e chiedere un intervento immediato.


"Chiediamo una norma di buon senso. [...] Essere condannati per reati gravi come mafia e corruzione non fa corrispondere più ai requisiti minimi previsti dalla Costituzione", ha dichiarato Enrico Fontana.



FONTE: riparteilfuturo.it


VEDI ANCHE:

Lo Youtuber Lambrenedetto XVI a sostegno della campagna:


Un Lambrenedetto XVI incazzatissimo a sostegno dell'iniziativa per l'ABOLIZIONE del vitalizio ai politici CONDANNATI:...
Posted by Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com on Giovedì 30 aprile 2015
Il secondo video:

SE NON LO AVETE ANCORA FATTO, FIRMATE: http://goo.gl/hP8ss9 <--- (firma sul sito dei promotori!)Nuovo video di...
Posted by Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com on Martedì 5 maggio 2015

tratto da nocensura.com


domenica 5 aprile 2015

Cene da signore a spese nostre? Ecco il conto del catering per i voli di stato!

L'uomo che prometteva di andare in giro senza scorta, e che invece usa i voli di stato o gli elicotteri anche per andare in montagna, non rinuncia a niente, nemmeno al costosissimo catering a bordo, ed i pasti principali costano al cittadino-contribuente qualcosa come 170 euro!!! Il prezzo di una cena di lusso con ostriche, astici e champagne in molti ristoranti quotati...

Ma davvero agli elettori PD va bene tutto questo????

Informatitalia

di seguito l'articolo di Franco Bechis per “Libero Quotidiano” tratto da IxR

MATTEUCCIO AIRLINES – IN SETTE MESI RENZI E I SUOI MINISTRI HANNO USATO 103 VOLTE I VOLI DI STATO E PER IL CATERING A BORDO SONO STATI SPESI 86 MILA EURO PER I PASTI E 5 MILA PER GLI SNACK!

Ma la maggiore parte dei voli di Stato in questi mesi hanno avuto rotte corte o medio-corte, essendo stati usati su tratte nazionali, europee o per andare al di là del Mediterraneo – Su quelle tratte raramente il pranzo viene servito: magari una colazione più robusta, qualche snack…

Franco Bechis per “Libero Quotidiano”

In sette mesi, da luglio 2014 a gennaio 2015, Matteo Renzi e i suoi ministri hanno utilizzato 103 volte i voli di Stato, e a bordo sono saliti anche parecchi loro collaboratori, perché a viaggiare sono stati in 960, con un picco a novembre (176). Hanno volato molto con la flotta a disposizione di palazzo Chigi (dieci aerei e 2 elicotteri), ma soprattutto hanno banchettato come raramente è accaduto.
Per il catering servito a bordo sono stati spesi più di 86 mila euro solo per i pasti principali, e a questa cifra vanno aggiunti 5.202 euro per gli snacks (bibite e salatini) serviti lontano dai pasti e 2.679 euro per quelli consumati nella saletta riservata dell’aeroporto di Ciampino da cui sono partiti premier e ministri autorizzati. In tutto 93.887,95 euro, che significa una spesa alimentare per passeggero di 97,79 euro.

sabato 21 marzo 2015

Vergognoso: Buttiamo il cibo per colpa dell’UE

Di Dioni - Riccardo Lautizi

Il contadino Italiano è costretto a gettare via i propri prodotti a causa di altri che ne entrano dall’ Europa SENZA ALCUN CONTROLLO!! Sarà un caso? Probabilmente no.
Questo rappresenta il fallimento dell’Italia, una disfatta vera e propria a vantaggio di chi si sta prendendo tutto di noi… Come può lo stato, stare in silenzio avanti a questi sprechi?
Poi magari ci tocca anche ascoltare tg i cui ci propinano servizi in cui bacchettano l’Italiano per gli innumerevoli sprechi di cibo che fa…
A permettete mi la domanda il ”premier italiano” 2014 dice: “l’Ue non è il nemico”,  ”l’Ue non è il problema”. Ciò che vedrete nel video è il frutto obsoleto di Assurde norme europee ci costringono letteralmente a buttare il nostro cibo per far entrare il loro. Uno spreco assurdo mai visto prima! La colpa è degli accordi sottoscritti dall’unione europea, con il conseguente ingresso di prodotti di altri paesi con diverse regole e con un altro costo del lavoro. VI PREGHIAMO DI VEDERE IL VIDEO. E’ tratto da una parte del servizio fatto su LA7 dalla trasmissione “La Gabbia”; resterete senza parole ma soprattutto indignati…

domenica 15 marzo 2015

CGIA MESTRE: LA SPESA PUBBLICA CONTINUA AD AUMENTARE

Nonostante i tanti proclami, la spesa pubblica continua ad aumentare! Lo rivela la CGIA di Mestre, con il comunicato che vi proponiamo dopo l'immagine sotto. I governi che si sono susseguiti in questi anni non hanno tagliato minimamente i cospicui sprechi, privilegi e scandali vari, mentre hanno tagliato i servizi essenziali, ad iniziare da sanità, istruzione e sicurezza. 

LA SPESA PUBBLICA CONTINUA AD AUMENTARE, aumentano i soldi che paghiamo alle banche a titolo di interessi sul debito pubblico, mentre diminuiscono le entrate fiscali e tributarie... CHE L'ITALIA STA AFFONDANDO DEFINITIVAMENTE è CHIARO A TUTTI???

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Tra il 2010, anno in cui sono state introdotte le prime misure di austerità, e il 2014, la spesa corrente è aumentata di 27,4 miliardi di euro. L’anno scorso la macchina pubblica ci è “costata” 692,4 miliardi di euro

Nonostante l’allungamento dell’età lavorativa imposto dalla riforma Fornero, il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici, la centralizzazione degli acquisti, i tagli ai Ministeri, alle Regioni, agli Enti locali e alla sanità, la nostra spesa pubblica continua ad aumentare. Tra il 2010 e il 2014, le uscite di parte corrente al netto degli interessi sul debito pubblico (costituite dalle spese per il personale, dai consumi intermedi, dalle prestazioni sociali, etc.) sono salite di 27,4 miliardi di euroAnche in rapporto al Pil, le uscite correnti risultano in deciso aumento: se all’inizio di questo decennio l’incidenza era pari al 41,4 per cento, l’anno scorso la stessa ha toccato il 42,8 per cento. Nel 2014 la macchina pubblica è “costata” agli italiani 692,4 miliardi di euro.

Di segno opposto, invece, l’andamento delle principali spese in conto capitale, vale a dire gliinvestimenti. Se nel 2010 il valore ammontava a 64,7 miliardi di euro, nel 2014 è sceso a quota 49,2 miliardi: in questi 5 anni la caduta degli investimenti è stata spaventosa: – 23,9 per cento, pari a una riduzione in termini assoluti di 15,4 miliardi di euro.

domenica 8 marzo 2015

Le menzogne sullo spread: non facciamoci prendere in giro

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Venerdì 27 febbraio 2015. Su tutti i mezzi di informazione e i social network impazza la notizia che lo spread BTP/BUND è sceso sotto i 100 punti base (98). Non accadeva dal 2010.
Giudizi trionfalistici si sprecano nei telegiornali e talk show; politici della maggioranza parlamentare e ministri fanno a gara per complimentarsi con il Presidente del Consiglio; alcuni giornaloni nazionali si spingono addirittura oltre il buon senso affermando che è tutto merito del Jobs Act… e chi più ne ha, più ne metta!
Non riesco a capire come si possa giungere a fare una tale cattiva informazione, tanto più che – al di là della totale assenza di qualsiasi nesso di causalità – i decreti attuativi del Jobs Act non erano ancora neppure entrati in vigore. Insomma, tutti acriticamente balzati sul carro del vincitore con un grido comune: “W il Presidente!” (mi sembra di ricordare una scena di Fantozzi mentre lui e Filini apprendono in sala mensa dell’invito a casa del direttore per un torneo di biliardo: “E’ un graaaan direttore!…”.
Bene. Sappiate che tutto quello che avete sentito in TV o letto sui giornaloni in questi ultimi giorni è il frutto di un’informazione fatta da giornalisti supinamente allineatisi al Pensiero Unico Dominante, quindi alla dittatura eurocratica e alle sue derivazioni nostrane.
Sapete quanti posti di lavoro ha creato e creerà lo spread sotto i 100 punti base? ZERO!
Sapete di quanti centesimi diminuirà il costo del caffè al bar sotto casa? ZERO!
Sapete quanti euro in più troverete a fine mese in busta paga? ZERO!
Lo spread così basso (relativamente basso) consentirà allo Stato di risparmiare solo 1-2 mld € di interessi sul debito. Null’altro! ZERO posti di lavoro in più!

giovedì 26 febbraio 2015

Trenord: se treno ritarda macchinisti pagati di più! Scandaloso!

Incredibile !!! Invece di premiare la puntualità, premiano chi ritarda! Proprio così: il contratto prevede che se il treno ritarda il macchinista guadagni di più! FORSE ABBIAMO CAPITO PERCHE' MOLTI TRENI RITARDANO... CHE NE DITE?

Informatitalia

Trenord: se treno ritarda macchinisti pagati di più. Il paradosso contrattuale
Trenord, il contratto premia ritardi. E i macchinisti rallentano

Trenord: se treno ritarda macchinisti pagati di più. Il paradosso contrattuale. La denuncia anonima alla Gazzetta di Mantova di tre macchinisti ferrovieri di Trenord, oggi si chiamano agenti di condotta, ha alzato un polverone per la presenza di una trentina di “furbetti” che facendo ritardo a bella posta guadagnano di più.
Al netto della buona fede dei macchinisti, limpida fino a prova contraria, il punto sensibile sta nel paradosso di “contratti alla rovescia” che invece di incoraggiare la puntualità, incentivano i ritardi. Oggi che la parola d’ordine della gestione Trenord è la puntualità, non solo per la felicità dei pendolari, ma anche perle casse della società nata dal matrimonio tra Trenitalia e Ferrovie Nord Italia, il bubbone del contratto è esploso definitivamente.
Fino al 2011, sotto l’ombrello di Trenitalia, ogni ora di condotta alla guida del locomotore veniva pagata 10,10 euro. Nel contratto aziendale Trenord firmato il 22 giugno 2012, invece, la retribuzione è proporzionale al minutaggio: le prime due ore vengono pagate 6 euro ciascuna, la terza 9, la quarta 12 e così via.

venerdì 20 febbraio 2015

Turista italiano contromano in bici: arrestato e picchiato dalla polizia olandese



Mentre le autorità italiane permettono ad un manipolo di tifosi facinorosi di spadroneggiare nelle zone turistiche più prestigiose della Capitale, devastando e danneggiando gravemente la Fontana della Barcaccia del Bernini in Piazza di Spagna, in Olanda le cose funzionano diversamente: non avrebbero mai permesso la gazzarra di ieri, GUARDATE COME ARRESTANO E MALMENANO UN TURISTA ITALIANO COLPEVOLE DI ANDARE CONTROMANO IN BICI... LORO SI FANNO RISPETTARE, ANCHE TROPPO!!!

Fonte: guardalo.org

Da pensare anche la vicenda dei due universitari italiani arrestati in Olanda per futilissimi motivi: la loro carta d’identità elettronica era (erroneamente) stata ritenuta falsa dai poliziotti! Eppure si trattava di italiani, di giovani turisti, non certo di clandestini: era evidente. Arrestati e trattati da criminali per un errore degli agenti.



Tratto da: nocensura.com


Quanto ci è costata tra danni e spese la partita Roma - Feyenoord?


OLTRE ai danni perpetrati a Campo de Fiori, in Piazza di Spagna e in altre zone (danni permanenti alla Fontana della Barcaccia del Bernini)
OLTRE al costo della sicurezza (centinaia di agenti mobilitati sin dal giorno prima della partita, durante la quale hanno prestato servizio, pare, circa 1.300 agenti)
OLTRE ai danni di immagine per Roma e per l'Italia intera, con la Capitale in balia di ubriachi che hanno orinato in mondovisione sui più importanti monumenti storici

Ci sono anche i danni sofferti dai commercianti, alcuni dei quali sono stati persino malmenati da tifosi entrati nei negozi prendendo merce senza pagare, altri sono stati costretti a chiudersi dentro per ore.

La nota della Confcommercio: "TRE MILIONI DI DANNI"

"A partire dalla sera del 18 febbraio e per tutta la giornata di ieri, a causa delle chiusure forzate, i negozi del centro hanno avuto una riduzione degli incassi ed un danno commerciale di circa 3 milioni di euro". E' la stima del presidente di Confcommercio Roma, Rosario Cerra, dei danni ai negozianti del centro della Capitale.

QUANTO è COSTATA ALLA COLLETTIVITA' QUESTA PARTITA?!?!?


Staff nocensura.com



Roma - Feyenoord: le immagini più shoccanti degli scontri

Scontri tra ultras del Feyenoord Rotterdam e la polizia italiana: ecco un video con le scene più significative riprese sul campo di battaglia di Piazza di Spagna. Gli ultras hanno bersagliato la Polizia con centinaia di bottiglie di vetro: una pioggia incredibile, come si intuisce anche dal rumore di sottofondo dei cocci di vetro che si rompono.

COME è POSSIBILE CHE SIANO STATI VENDUTI LORO ALCOOLICI, PER DI PIU' IN BOTTIGLIE DI VETRO?!?

Pare ci fossero anche ambulanti abusivi a venderne... perché non è stato impedito?

Sono alcune delle tante domande che meriterebbero risposta...

Fonte: guardalo


Tratto da nocensura


venerdì 13 febbraio 2015

Alla faccia dei tagli!! Nel 2015 la Camera ci costerà un miliardo di euro

Alla faccia dei tagli: i parlamentari continuano a costare agli italiani una cifra mostruosa. Le previsioni di spesa per il 2015 è impressionante, colpa soprattutto delle uscite per i deputati e i dipendenti a cominciare dalle loro pensioni.
Qualche numero: nel 2015 Montecitorio costerà 985 milioni 129 mila 319 euro: poco meno di 1 miliardo di euro. I tagli decisi dalla presidente Laura Boldrini sembrano ridicoli al confronto.
Il Fatto Quotidiano analizza nel dettaglio quello che è un problema che tocca tutti noi, perché la dotazione di 943 milioni 160 mila euro (rimasta invariata rispetto al 2014) sono soldi pubblici, caricati sul bilancio dello Stato e stanziati dal ministero dell’Economia e delle finanze. Solo per i restanti 42 milioni la Camera dovrà provvedere con entrate proprie. C’è una riduzione di 52 milioni (-5,02%) della spesa rispetto all’anno scorso, ma i deputati continuano a costare molto.
Per pagare le varie indennità spettanti ai parlamentari (81 milioni 315 mila euro) e rimborsare loro le spese di viaggio, soggiorno e per l’esercizio del mandato (63 milioni 640 mila euro) se ne andranno 144 milioni 955 mila euro. Poi c’è il trattamento previdenziale degli ex onorevoli: tra vitalizi e pensioni, diretti e di reversibilità, e ammennicoli vari dalla cassaforte di Montecitorio dovranno saltar fuori altri 138 milioni 720 mila euro.
E i numeri restano “pesanti” anche quando si va ad analizzare quanto ci costano i dipendenti della Camera
Sommando alle retribuzioni (194 milioni 940 mila euro, per la prima volta dal 2004 sotto i 200 milioni), comprensive di stipendi e indennità varie, anche i contributi previdenziali (36 milioni 845 mila euro) e gli oneri accessori (altri 260 mila), il totale che nel 2015 la Camera dovrà sborsare raggiunge i 232 milioni 045 mila euro. Poi, ovviamente, ci sono i costi del personale in quiescenza: un altro salasso da 256 milioni 900 mila euro, tra pensioni dirette, di reversibilità, di grazia e oneri accessori.
Le bollette di luce, acqua e gas costeranno 4,7 milioni (3,7 solo per l’elettricità) le spese telefoniche: 855 mila euro per le linee fisse e 450 mila per quelle mobili.

Fonte: today.it (tratto da imolaoggi)

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sabato 7 febbraio 2015

Rotoli di carta a 17 euro l'uno: gli acquisti choc del ministero della Difesa

A guardarlo superficialmente sarebbe un normale bando di acquisto. Peccato che quello pubblicato qualche giorno fa sulla Gazzetta Ufficiale, e che riguarda il ministero della Difesa, ha attirato l'attenzione per l'evidente stridore delle cifre.
Ma andiamo con ordine: con l'appalto in questione il dicastero guidato Roberta Pinotti ha concluso l'acquisto di 2mila rotoli di panno carta al prezzo di 34.300 euro. La bellezza di 17 euro a rotolo.
Una cifra pazzesca se si pensa che i normali rotoloni che tutti utilizziamo in casa si possono comprare al supermercato per meno di due euro. E ancora più incredibile se si considera, come riporta ilMessaggero che ha diffuso la notizia, che il prezzo finale pagato dai contribuenti è anche scontato di oltre 6mila euro visto che il ministero aveva stanziato addirittura 40.983 euro.
A comprare i 2mila rotoli , e a finire nell'occhio del ciclone, è stato il Polo delle armi leggere di Terni e alla gara d'appalto ha partecipato una sola ditta.

giovedì 29 gennaio 2015

I tagli di Tsipras evidenziano la sfacciataggine del nostro governo

a cura di nocensura.com

Non basterà certo a risollevare le sorti della Grecia, ma almeno Tsipras ha immediatamente ridotto certi sprechi, come auto blu, voli di stato, scorte inutili, etc;

Il risparmio che ne deriverà non sarà certo miliardario, ma quei soldi magari potranno essere impiegati per aiutare i molti greci che cibano rovistando nei cassonetti della spazzatura. Sprecare soldi per voli di stato spesso inutili o comunque facilmente evitabili mentre c'è gente che si suicida dalla disperazione è non solo una vergogna di dimensioni epiche, ma pura follia.

Per risollevare veramente le sorti della Grecia, ma anche quelle dell'Italia o di un qualsiasi paese strozzato dal debito pubblico, l'unica soluzione è il ritorno alla sovranità monetaria, che consentirebbe di risparmiare 100 mld all'anno che versiamo a titolo di "interessi sul debito"  (negli ultimi 30 anni abbiamo pagato 3.100 miliardi solo a titolo di interessi sul debito)

E' ora di porre FINE ad un sistema monetario truffaldino gestito da banchieri privati. Nonostante la crisi morda decine di milioni di persone, la maggioranza della popolazione non ha ancora capito quali siano le vere cause della stessa, e grazie alla propaganda continua a credere che tutto sia dovuto a corruzione, sprechi e ruberie, ignorando temi come il signoraggio bancario o peggio, relegandoli a "bufala".





I tagli di Tsipras sono un atto dovuto in un momento di grave crisi come quello attuale, un gesto di rispetto verso la popolazione ed in particolare verso chi stenta a sopravvivere che i nostri politici non si sono sentiti di fare, nonostante ormai 5 milioni di italiani siano alla fame. Hanno aumentato vertiginosamente la pressione fiscale diretta ed indiretta, in modo indiscriminato; hanno tagliato servizi e ridotto ai minimi termini la spesa per i grandi disabili, rendendo disponibili solo a pagamento persino i farmaci salvavita, SENZA RINUNCIARE A NIENTE. 

Non solo hanno rifiutato di diminuire i loro mega stipendi e le mega pensioni: ma con un trucco si sono aumentati lo stipendio: coperti dal silenzio di quasi tutti i media hanno ridotto al 18% l'aliquota fiscale sui loro stipendi: pagano meno di un lavoratore a bassissimo reddito!!!

domenica 25 gennaio 2015

Clamoroso Dagospia svela: "Napolitano continuerà a costarci 700mila euro l’anno”


Secondo quanto riportato da Dagospia, il suo staff (almeno 8 dipendenti) ci costerà qualcosa come 700mila euro l’anno. Oltre ai benefit, l’arzillo vecchietto riceverà anche 15mila euro mensili di stipendio. Ma non doveva andare definitivamente a casa?  
Giorgio Napolitano è vivo. E lotta insieme a noi (ma anche contro). L’altroieri a Villa Arzilla l’hanno avvistato alla mensa aziendale, ossia all’ex ristorante, col tempo trasformato in un mesto self service; e non gli è piaciuto manco granchè.
Intervistato all’uscita sul menù («un po’ leggero»), ai giornalisti ha graziosamente annunciato che aderirà al gruppo delle Autonomie, insieme ai socialisti e a qualche grillino un po’ disperso.
Poi si è blindato a palazzo Giustiniani, ultimo piano, nei cento metri quadri (abbondanti) dell’ufficio – dotato pure di un pregevole terrazzo – che fu dell’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro. E lì, tutti al lavoro!

sabato 10 gennaio 2015

Per combattere la crisi l’Italia compra i carri armati


Anno nuovo, vita nuova. E, soprattutto, carri armati nuovi per la nostra Difesa. Proprio a fine anno (e proprio sotto le feste), infatti, il ministero di Roberta Pinotti ha deciso di regalare al nostro esercito carri armati nuovi di zecca. I cosiddetti blindati Freccia

8×8. A dirlo è l’atto del governo sottoposto a parere parlamentare che presenta, peraltro, una stranezza ulteriore, dato che il documento, nonostante l’atto stesso sia stato presentato in Aula il 16 dicembre, non è disponibile nella banca dati della Camera. Un particolare non da poco vista la trasparenza su cui tanto ha insistito il governo di Renzi. Ovviamente LaNotizia ha contattato la Difesa che ha scaricato ogni responsabilità su Montecitorio. Peccato, però, che non sia stato possibile parlare nemmeno con i tecnici addetti alla gestione della banca dati della Camera. Tutti in vacanza, ovviamente.

SOLDI E FOLLIE

sabato 3 gennaio 2015

Renzi in vacanza a Courmayeur con un volo di Stato. 9000 euro all'ora


A denunciare il tutto è il deputato 5 Stelle Paolo Romano con il seguente post su Facebook

Martedì 30 dicembre del fu 2014 un Falcon 900 della flotta di stato solca i cieli del Mediterraneo. Riporta a casa da Tirana il nostro SuperPremier. Secondo i piani di volo il Falcon dovrebbe far rotta su Roma, ma evidentemente il premier ha fretta. Deve andare in vacanza. Dunque perché perdere tempo? Abbiamo un Premier che va avanti con la forza delle decisioni. Quindi anche il Falcon si deve adeguare. Dirottato su Firenze, imbarca moglie e figli del Presidente del Consiglio e riparte alla volta di Aosta. Piccola parentesi: avete presente in che condizioni versa questo aeroporto? I consiglieri aostani del Movimento 5 Stelle ne denunciarono tempo fa la condizione di completo abbandono. Più che un aeroporto è un cantiere abbandonato che non si sa se mai prenderà la forma di un aeroporto degno di questo nome. Ma queste son quisquilie. Arriva l'ordine e la struttura si adegua tra paglia di roccia imballata, cartongesso in disfacimento. 

Le società pubbliche tra sprechi e scandali


IN ITALIA ESISTONO 1.896 SOCIETA' PUBBLICHE SENZA ADDETTI NE' PRODUZIONI D'ALCUN GENERE, MA CON CDA STRAPAGATI 

Da anni ormai si parla di tagliare gli sprechi e il governo Renzi non è stato da meno nel riempirsi la bocca di parole come "spending review" che tra l'altro in inglese ha un significato diverso da quello che intendono i nostri politici. Infatti mentre il significato originario è quello di migliorare l'efficienza della spesa pubblica, in Italia è stato inteso come tagliare tutto il possibile, così al massimo si spende meno, ma sicuro i servizi non migliorano.

Il problema è che questi tagli sono sempre annunciati in maniera molto roboante, ma alla fine arriviamo alla classica montagna che partorisce il topolino: le società "partecipate" dallo Stato italiano restano al loro posto, anche se non producono nulla.

Vediamo.

L'Istat ha appena pubblicato un rapporto in cui conta ben 11.024 società partecipate, con un personale impiegato pari a 977.792 persone. Il 25,6% di queste società è partecipato al 100% da enti pubblici, il 29,1% ha una partecipazione pubblica che va dal 50% al 99,9% e il 27,1% ha una partecipazione inferiore al 20%.

venerdì 19 dicembre 2014

E L’Italia va in guerra: a gennaio 2015 partiranno 750 soldati (e 160 milioni di euro)


Missione Internazionale in Afghanistan a cui parteciperanno anche le forze armate italiane. Si chiama ‘Resolute support” ed impiegherà circa 750 militari per costo approsimativo di 160 milioni di euro. A dichiararlo il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, spiegando che i militari italiani saranno impiegati in attività di addestramento delle forze di sicurezza afgane nella parte occidentale del Paese, in particolare nell’area di Herat. In tutto saranno circa 12mila i militari della Nato e dei “paesi partner” schierati tra Kabul, Mazar -e Sharif , Herat , Kandahar e Jalalabad.


Fonte: direttanews.it


giovedì 18 dicembre 2014

SAI QUANTI OPERAI SERVONO PER AVERE TASSE SUFFICIENTI A MANTENERE IL QUIRINALE?


Ieri sono uscite due notizie. Una è che, il CENSIS ha calcolato che “I 10 uomini più ricchi del Paese hanno un patrimonio pari a quello di 500mila famiglie operaie messe insieme.” La seconda è che il governatore siciliano Crocetta ha indetto una gara d’appalto per reperire 5 (CINQUE) autovetture di rappresentanza e per l’operazione è stato stanziato un milione e mezzo di euro, ergo 300 mila euro cadauna, (praticamente delle “utilitarie”!) 

Mi sono divertito a “unire” le due notizie e ho calcolato che, per pagare le auto di Crocetta, serve la contribuzione IRPEF annua di 300 trecento (dicasi TRECENTO) famiglie operaie messe insieme (dati di calcolo disponibili).


sabato 6 dicembre 2014

Van Rompuy lascia la Commissione UE con una valanga di soldi

Van Rompuy come Barroso: anche quest'ultimo ha mollato l'incarico UE ma non il maxi stipendio da mezzo milione di euro all'anno!

L'OLIGARCA VAN ROMPUY LASCIA L'INCARICO NELLA UE, MA CON LE TASCHE PIENE DI SOLDI E LAUTA PENSIONE (MENTRE QUA SI CREPA)

L'OLIGARCA VAN ROMPUY LASCIA L'INCARICO NELLA UE, MA CON LE TASCHE PIENE DI SOLDI E LAUTA PENSIONE (MENTRE QUA SI CREPA)

Mancano poco piu' di venti giorni a Natale ma per Herman Van Rompuy la festa e' iniziata con largo anticipo visto che ha ricevuto un regalo estremamente generoso.

Infatti il presidente uscente dell'Unione Europea, il cui mandato cessa la prossima settimana, ricevera' una buonuscita di 21mila sterline (circa 26 mila euro), un'indennita' di 133.733 sterline per i prossimi tre anni (circa 170mila euro) perpecipa per compensare Van Rompuy del fatto che non puo' accettare incarichi nel prossimo triennio e una pensione annua di 52mila sterline all'anno (circa 67 mila euro all'anno) tassata con un'aliquota molto piu' bassa di quella pagata dai suoi concittadini belgi.

Tale remunerazione e' stata accolta con scalpore e incredulita' dalla stampa euroscettica britannica non fosse altro che Van Rompuy e' responsabile delle sofferenze di milioni di cittadini ridotti alla fame e al suicidio dalle politiche di austerita' da lui sostenute e forse non e' un caso che anche in Francia e Germania alcuni giornali abbiano gridato alla scandalo.

In Italia invece nessun mezzo di informazione ha ritenuto opportuno riportare questa notizia perche' i vari direttori sanno benissimo che tale storia manderebbe su tutte le furie tanti italiani che stanno vivendo in poverta' e ovviamente questo darebbe parecchio fastidio ai vari Renzi e Napolitano.

Tale atteggiamento dimostra la malafede di tanti giornalai di regime e non e' un caso che molti giornali rischiano la chiusura perche' e' ovvio che la gente non e' disposta a spendere soldi per leggere menzogne.

Da parte nostra ci auguriamo che questa storia convinca tutti gli italiani a ribellarsi alla UE perche' questa isituzione malefica merita di essere distrutta e tutti coloro che ne fanno parte puniti per alto tradimento e istigazione al suicidio.

GIUSEPPE DE SANTIS

Fonte: il nord



sabato 29 novembre 2014

La Corte dei Conti boccia l'8 per mille alla Chiesa!!!

Di Alessandro Genovesi

La Corte dei Conti boccia l'8 per mille alla Chiesa cattolica. Almeno nella misura monstre corrisposta dallo Stato italiano nel 2013. 1 miliardo e 254 milioni di euro: caso unico in Europa. Nessun altro paese dell'UE, infatti, versa così tanti soldi a quella che è, pur sempre, una confessione religiosa che dovrebbe essere tale e quale alle altre.
La cifra così elevata è determinata dal fatto che, in virtù della legge ad oggi vigente, alla Chiesa vanno in automatico anche i contributi di quegli italiani che nella dichiarazione dei redditi non esprimono alcuna preferenza (come ben spiegato qui).
In particolare, all'atto della dichiarazione solo il 34,5% degli italiani sceglie di destinare il proprio 8 per mille alla Chiesa cattolica, il 4% allo Stato, l'1% alle altre confessioni religiose e il rimanente 60,5% non sceglie nulla e quindi, a causa dell'automatismo sopra illustrato, finisce per versarli alla Chiesa.
Ed è proprio questo meccanismo ad essere finito nel mirino dei giudici contabili, che, in una dura sentenza, lo definiscono "opaco, senza controlli, senza informazione per i cittadini, discriminante dal punto di vista della pluralità religiosa".
Quello più annoso è proprio il problema dei controlli: "Nonostante la rilevanza delle risorse, oltre un miliardo e 200 milioni di euro annui, nessun organismo indipendente ha mai proceduto finora a una valutazione, nonostante i richiami della Corte e le criticità emerse sulla gestione" scrivono le toghe. Pochi controlli, quindi poca trasparenza: "I dati sono confusi, non c'è nessuna descrizione, nemmeno sintetica, dell'uso che viene fatto dei fondi".
E intanto, di opacità in opacità, i contribuenti italiani versano alla Chiesa quasi quanto versano al ministero dei Beni culturali e del Turismo (1,2 contro 1,7 mld), che dovrebbe essere al centro dell'agenda di tutti i governi, viste le bellezze artistiche e paesaggistiche che fanno dell'Italia una delle mete più ambite del mondo.
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