Il trattamento di olii e grassi da ristoranti e aziende alimentari consentirà anche di ovviare a quel milione di sterline al mese che occorrono per liberare le fognature dall’ostruzione generata da questi prodotti esausti altamente inquinanti.
Trenta tonnellate al giorno di rifiuti saranno così raccolti dagli avanzi della cucina dei ristoranti, un quantitativo che garantirà più della metà del carburante di cui la centrale energetica necessita per funzionare. Il resto verrà da olio vegetale e sego (grasso animale).
L’accordo, del valore di più di 20 milionio di sterline (23,7 milioni di euro) in 20 anni, ha reso possibile la costruzione della centrale di 70 milioni di sterline (82,7 milioni di euro) a Beckton, est di Londra, finanziata da un consorzio guidato da iCON Infrastructure. Si punta a renderlo operativo nei primi mesi del 2015.
L’impianto produrrà 130 Gigawatt (GWh) all’anno di energia elettrica rinnovabile senza utilizzare una sola coltivazione di colza o altre piante da bio-carburante.
E’ proprio il caso di dire: “è tutto grasso che cola”…