MOSCA-Il Cremlino ha criticato la decisione degli Stati Uniti di armare i combattenti dell’opposizione siriana – i sedicenti ribelli – e ha detto che la prova di Washington che il regime siriano sta usando armi chimiche è poco convincente, ma ha detto che Mosca “non sta ancora” discutendo i suoi piani per fornire i missili di difesa anti-aerea ad Assad.
Il presidente Barack Obama giovedi ha autorizzato gli Stati Uniti ad armare i terroristi islamici che combattono contro il presidente siriano Bashar al-Assad. La Casa Bianca ha citato il fatto che il regime di Assad “ha ucciso fino a 150 persone con armi chimiche” come motivo per il suo voltafaccia rispetto alla precedente decisione di non fornire armi ai “ribelli”.
Funzionari russi ritengono che le prove sulle armi chimiche non siano serie.
“Abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti americani in cui gli americani hanno cercato di presentarci le informazioni circa l’utilizzo da parte del regime di armi chimiche, ma francamente, le prove sono poco convincenti,” dice Yuri Ushakov, braccio destro di politica estera del Cremlino.
Altri funzionari russi sono più diretti. “I dati sull’uso di Assad di armi chimiche è fabbricato proprio come le bugie sulle armi di Saddam Hussein”, si legge in un tweet di Alexei Pushkov, presidente del Comitato per le relazioni internazionali del parlamento russo. “Obama sta andando giù per il sentiero di G. Bush.”
Il governo siriano ha firmato un contratto nel 2010 per acquistare quattro batterie anti-aeree S-300 con 144 missili per 900 milioni di dollari dalla Russia, e le prime consegne sono state programmate per questa estate. Le armi potrebbero cambiare la dinamica in Medio Oriente e aiutare il regime di Assad a prevenire il tipo di campagna militare occidentale organizzata contro il colonnello Muammar Gheddafi in Libia.
Fonte: voxnews.info