venerdì 10 ottobre 2014

L'Italia importa disperati ed esporta i suoi cervelli migliori


Senza nessun razzismo, la verità è questa: l'Italia sta importando decine di migliaia di profughi, disperati che scappano dalla guerra e cercano un futuro migliore in Italia, e sta esportando decine di migliaia di persone, giovani laureati e non, ma anche pensionati che nell'ex belpaese non riuscivano più a soprav-vivere con la loro pensione e si trasferiscono dove possono vivere dignitosamente.

Quest'anno il numero dei richiedenti asilo sbarcati è attualmente di 116.000 persone, numero in costante crescita, e un numero simile è quello degli italiani che si sono trasferiti all'estero.

Quest'anno con l'operazione "Mare nostrum" il numero dei migranti è aumentato: lo scorso anno, così come nel 2012, il numero degli italiani che si sono trasferiti all'estero era superiore a quello degli stranieri che si sono trasferiti in Italia.

A causa della crisi stiamo tornando ad essere un paese di emigranti, come nel dopoguerra...

Lorenzo - Informatitalia
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Crisi, nel 2013 si sono trasferiti all'estero 94.126 italiani
Redazione
Sono 4.482.115 i cittadini italiani residenti all'estero iscritti all'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) al 1 gennaio del 2014. L'aumento in valore assoluto rispetto al 2013 e' di quasi 141 mila iscrizioni, il 3,1% nell'ultimo anno. La maggior parte delle iscrizioni sono per espatrio (2.379.977) e per nascita (1.747.409). E' quanto emerge dal rapporto Italiani nel Mondo 2014, presentato oggi dalla Fondazione Migrantes. Nel corso del 2013 si sono trasferiti all'estero 94.126 italiani - nel 2012 sono stati 78.941 - con un saldo positivo di oltre 15 mila partenze, una variazione in un anno del +16,1%. Per la maggior parte uomini sia nel 2013 (56,3%) che nel 2012 (56,2%), non sposati nel 60% dei casi e coniugati nel 34,3%, la classe di eta' piu' rappresentata e' quella dei 18-34 anni (36,2%). A seguire quella dei 35-49 anni (26,8%) a riprova di quanto evidentemente la recessione economica e la disoccupazione siano le effettive cause che spingono a partire. I minori sono il 18,8% e di questi il 12,1% ha meno di 10 anni. Il Regno Unito, con 12.933 nuovi iscritti all'inizio del 2014, e' il primo Paese verso cui si sono diretti i recenti migranti italiani con una crescita del 71,5% rispetto all'anno precedente. Seguono la Germania (11.731, +11,5% di crescita), la Svizzera (10.300, +15,7%), e la Francia (8.402, +19,0%).
Fonte: ladiscussione.com

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