Di Nicola Bizzi - Signoraggio.it
Se siete titolari di un conto Bancoposta, come oltre sei milioni di Italiani, di una carta Postepay o di un libretto postale, vi invito a fare un piccolo esperimento: andate all’ufficio postale più vicino e fate un prelievo allo sportello. Ma, mi raccomando, un prelievo che sia almeno pari o superiore ai 200 Euro. Chiedete poi gentilmente al cassiere o alla cassiera di darvi una banconota da 200 Euro.
Ebbene: quale sarà il risultato? Potrete scordarvi di quel pezzo di carta giallo che, a dire la verità, ben pochi Italiani ormai tengono abitualmente nel portafoglio.
Perché? Perché il cassiere (o la cassiera), all’atto di erogarvi il prelievo, vi dirà che in cassa dispone soltanto di tagli più piccoli, e vi porgerà sicuramente tutti pezzi da 50 o da 20 Euro.
Provate a insistere, gentilmente ma con fermezza, ribadendo che vi occorre in tutti i modi una banconota da 200 e chiedete all’impiegato che vi sta servendo di farsene dare una dalla cassa di qualche collega vicino. La risposta che otterrete sarà una sola: pur nascondendo un certo imbarazzo, l’impiegato vi dirà, senza neanche controllare, che in tutto l’ufficio non ci sono al momento banconote da 200 Euro.
Se non ci credete, ripetete l’esperimento il giorno successivo. Mandate però prima, nello stesso ufficio, un vostro amico, anche lui correntista Bancoposta, a depositare sul proprio conto una o più banconote da 200 Euro (ammesso che riesca a reperirle da qualche parte). Pochi minuti dopo il suo versamento, entrate voi in azione e ritentate il vostro prelievo di sportello, chiedendo anche questa volta una banconota da 200 Euro. La risposta che otterrete sarà la stessa del giorno precedente: in tutto l’ufficio non c’è una sola banconota da 200 Euro!!!!
Ovviamente voi sapete che non è vero, e ne avete anche la prova, avendo assistito pochi minuti prima al deposito del vostro amico, ma di quelle banconote gialle e un tantino ingombranti non ve ne sarà più traccia!
Inutile dirvi di provare l’esperimento con i tagli da 500 Euro. Quelli sono già scomparsi da un pezzo dalla circolazione.
Un mio amico dirigente delle Poste mi ha confidato infatti l’esistenza di una direttiva (non scritta, ma categorica) che riguarda tutti gli uffici postali: i tagli da 200 e da 500 Euro possono essere versati dai correntisti o dai cittadini che si recano in posta per pagare le bollette, ma non devono in alcun modo (e sottolineo IN ALCUN MODO) ritornare nelle mani dei cittadini, sia che prelevino agli ATM esterni che agli sportelli delle agenzie.
Sì, avete letto bene. È praticamente fatto divieto ai cassieri di erogare a chi preleva i propri soldi dal proprio libretto, dal proprio conto corrente o dalla propria carta Postepay tagli da 200 e da 500 Euro.
Sempre secondo quanto mi ha confidato questo amico (che, inutile dirlo, mi ha pregato di non fare con nessuno il suo nome), questa direttiva ‘ufficiosa’ e non scritta sarebbe partita addirittura dalla Banca d’Italia, quella nota associazione a delinquere che un tempo era degli Italiani e al servizio degli Italiani, ma che oggi sappiamo tutti a chi appartiene.
In sostanza, la Banca d’Italia avrebbe dato l’ordine di ritirare progressivamente dalla circolazione le banconote da 200 e da 500 Euro, e non è da escludere che arrivi presto a fare la stessa cosa con quelle da 100 Euro.
Ovviamente ho chiesto al mio amico delle spiegazioni, anzi le ho pretese. Ma le spiegazioni che mi ha fornito, oltre ad essere vaghe e di circostanza, non sono state per me affatto convincenti. Ha sostenuto, in sostanza, che l’obiettivo della Banca d’Italia sarebbe il voler limitare l’esportazione illegale di contanti da parte degli immigrati che, prelevando tagli alti (da 200 o da 500 Euro) li nasconderebbero meglio alle dogane durante il viaggio.
Una spiegazione, questa, decisamente risibile e che non sta in piedi, dal momento che lo Stato, la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza non hanno mai controllato seriamente quella che è sostanzialmente la causa secondaria dell’emorragia di denaro verso l’estero: il moltiplicarsi indiscriminato e incontrollato delle agenzie di money transfert e il fatto che non sia mai stata approvata una legge che imponga ai lavoratori stranieri un tetto massimo (magari del 20% calcolato sul proprio stipendio e sulla propria busta paga) alle rimesse all’estero tramite agenzie come la Western Union o la Money Gram (quest’ultima controllata proprio dalla Poste!).
A titolo di cronaca, per chi non lo sapesse, la causa primaria dell’emorragia di liquidità verso l’estero è invece rappresentata dal progressivo ridursi degli investimenti esteri nel nostro Paese, logica conseguenza di una pressione fiscale che definire insostenibile sarebbe un eufemismo.
Le banconote da 200 e da 500 Euro, a prescindere dal fatto che siano soltanto degli schifosi pezzi di carta senza valore che la Banca Centrale Europea (altra grande associazione a delinquere) presta a tasso di usura allo Stato Italiano, sono e restano a circolazione legale, al pari di quelle da 100, da 50, da 20, da 10 e da 5 Euro. Per quale motivo, allora, la Banca d’Italia le sta ritirando dalla circolazione all’insaputa dell’opinione pubblica.
Qualunque ne siano le reali motivazioni, si tratta di un’operazione illegale e rappresenta un vero e proprio abuso nei confronti dei cittadini e dei risparmiatori. E un simile abuso, che ottiene nella pratica soltanto l’effetto di erodere la liquidità circolante e di impoverire gli Italiani, va denunciato!
Invito i nostri politici, o meglio chi fra loro haancora un barlume di coscienza, a presentare immediatamente un’interrogazione parlamentare a riguardo, ma soprattutto invito tutti i correntisti Bancoposta, che in Italia sono oltre sei milioni, e gli oltre dieci milioni di titolari di carte di credito ricaricabili Postepay, ad andare negli uffici postali a fare un prelievo.
Chiedete, esigete e pretendete dai cassieri l’erogazione di tagli da 200 e da 500 Euro. E, visto che ve li rifiuteranno, fate intervenire la Guardia di Finanza. Con un intervento delle Fiamme Gialle, infatti, i direttori degli uffici postali abbasseranno subito la cresta e ricompariranno subito, come per magia, quelle banconote gialle e viola che con arroganza di dicono di non avere in cassa.
Provare per credere!