Uno dei
problemi più frequenti e dannosi per il nostro organismo in tempi di
grande inquinamento ambientale e alimentare come questo è l’accumulo nel
nostro corpo di metalli pesanti. Mike Adams del Natural News Forensic
Food Labs ha portato avanti nei mesi scorsi un’interessante ricerca per
capire quali alimenti possono aiutarci a chelare meglio il mercurio e
dunque poterlo eliminare più facilmente dal nostro organismo.
Ricorda il
ricercatore che, purtroppo, il mercurio si trova nei vaccini, nelle
vecchie otturazioni dentali, nei cibi OGM, nei pesticidi, nel pesce,
ecc. Come possiamo proteggerci allora da questo pericoloso metallo? Il
segreto a detta di Adams, sta nella potenza di alcune sostanze naturali
che, al momento della digestione, si legano con il mercurio e gli altri
metalli pesanti, riuscendo così a catturali ed eliminarli, impedendone
l’assorbimento.
Finora, lo
studioso ha sperimentato l’effetto sul mercurio di oltre 1000 sostanze
in particolare fibre, quella dello Psyllio, della gomme di Guar e di
diversi frutti. Una delle fibre più efficaci a chelare il mercurio si è
mostrata quella della fragola, capace di bloccare oltre il 95% di
mercurio nel corpo. L’esperimento è stato fatto aggiungendo il mercurio
alla soluzione di acido gastrico in un simulatore di digestione umana.
Siete curiosi
di scoprire quali altre sostanze possono essere utili a chelare il
mercurio, grazie all’effetto spugna? Ecco l’elenco stilato da Adams con
relativa percentuale di assorbimento di questo metallo:
Chlorella: 99 %
Proteine della canapa: 98 %
Burro di arachidi: 96 % (grazie alla sua vischiosità)
Fragole : 95 %
Foglie di Coriandolo: 95 %
Lamponi : 92 %
Cacao in polvere : 91 %
Erba di grano: 90 %
Granola di cocco e cereali : 89 %
Erba d’orzo : 89 %
Bacche di Acai : 88%
Farina di frumento : 86 %
Polvere di Nori: 85 %
Spirulina: 83 %
Mirtilli : 83 %
Mango : 73 %
Senape : 72 %
Succo d’arancia : 54%
Riso integrale : 53 %
Barbabietole : 20 %
Zeolite : 9 %
Alcune sono di uso comune e possiamo quindi semplicemente inserirle più spesso nella nostra alimentazione quotidiana.
Fonte: curiosity2013