La prima richiesta della UE che ha "abbracciato" l'Ucraina è un pugno in faccia a tutti i cittadini ucraini che hanno un conto corrente: prelievo forzoso, stile Cipro.
Infatti, il ministero delle Finanze ucraino sta proponendo una nuova tassa sui depositi superiori a centomila hryvnja, la valuta locale. Per capire quanto vasta sarà la platea dei correntisti colpiti selvaggiamente da questa rapina imposta dall'Unione Europa, basta osservare il cambio: 100.000 hryvnja valgono (cambio di oggi, 21.03.14) 6.993 euro. Una miseria, come è facile intuire, anche per chi vive in Ucraina. Di fatto, il nuovo governo di Kiev sta per adottare la "cura Cipro" su imposizione della solita, famigerara, Gestapo-Troika.
Ecco il comicato governativo: "il Parlamento ucraino è pronto a considerare alcune proposte di legge che vieterebbero depositi bancari in valuta estera e introdurrebbero una tassa del 25% sugli interessi sui depositi di banche e altre istituzioni finanziarie, laddove l'interesse ricevuto superi il tasso stabilito dalla National Bank of Ukraine di più del 5%".
Inoltre - come riferisce anche WSI - il documento non dà adito ad equivoci, infatti in un paragrafo si legge: "Il forte deterioramento delle finanze pubbliche di diversi paesi ha rinnovato l'interesse nella tassazione sul capitale - una tassa strardinaria sul patrimonio - come misura eccezionale per ripristinare la sostenibilità del debito".
Quindi, l'annessione alla UE dell'Ucraina sta provocando due conseguenze una peggiore dell'altra. La pima, un danno economico da oltre 10 miliardi di euro ai contribuenti europei, con i soldi dei quali verrà finanziata l'Ucraina nel prossimo biennio, la seconda: una rapina bella e buona ai cittadini ucraini che si vedranno prlevare soldi direttamente dai loro depositi e senza che nulal possano fare per impedirlo.
Benvenuti ucraini, questa è l'Europa.
max parisi
Fonte: ilnord.it