giovedì 22 gennaio 2015

CHARLIE HEBDO: TESTIMONIANZE DALL’ EUROPA


DI PAUL CRAIG ROBERTS
prisonplanet.com
L’enorme responsabilità dei media occidentali nelle bugie, nelle morti e nella distruzione
Nota: il secondo video nei link è stato eliminato, ma è il primo video, appena precedente al secondo, che ha maggiori informazioni visive.
Questo video testimonia l’esecuzione di Amedy Coulibaly. Proviene da un sito internet tedesco, il video del blitz della polizia al supermercato kosher è in francese. Sul sito ci sono tre video. Il primo mostra ripetutamente Coulibaly, con le mani legate e disarmato, che viene fucilato e ucciso, mentre avrebbe potuto facilmente essere catturato.
Sembra quasi che l’ordine fosse quello di assicurare che non ci fossero sospetti viventi la cui storia avrebbe dovuto essere giustificata. Inoltre, il primo video mostra ripetutamente l’esecuzione al rallentatore.Il commento in francese accompagna il video.
(Nota della redazione: Attenzione, immagini forti, sconsigliate ad un pubblico sensibile)

http://youtu.be/OcBF6xlER7E

In risposta al mio aggiornamento su Charlie Hebdo , i lettori europei riportano che la situazione in Europa è molto simile a quella negli USA e in UK. I tradizionali media cartacei e le TV ripetono a pappagallo le versioni ufficiali e non azzardano domande scomode. Internet, media indipendente, è il luogo in cui viene riportata la vera informazione.

I media cartacei e la TV tedeschi hanno subìto una drammatica perdita di lettori e telespettatori. Questo declino ha avuto un’accelerazione a seguito della pubblicazione da parte di Kopp Verlag del libro di Udo Ulfkotte sull’infiltrazione della CIA nei media europei, diventato un best seller. Le menti pensanti non si fidano più dei media tedeschi. Questi ultimi hanno perso la parte intelligente della popolazione e si fidelizzano solo le pecore sonnolenti.
Ci sono anche dei tentativi di infiltrazione in Internet. Ad esempio i siti supportati economicamente, come Salon. Questi siti cercano di screditare coloro che sollevano domande schiette ed esplicite. Secondo i lettori, l’Huffington Post ha perso credibilità cercando la “rispettabilità”. Salon, apparentemente, non avrebbe più credibilità di Fox News o del Weekly Standard.
Le opinioni che ho ricevuto da tutta Europa supportano il mio punto di vista. La sinistra, o quel poco che rimane di essa, supporta le storie ufficiali degli attacchi terroristici. Per la sinistra americana, le storie confermano il bisogno emotivo della sinistra di credere che i popoli oppressi dal colonialismo/imperialismo occidentale sono capaci e determinati e reagiscono contro i propri oppressori. Il senso di giustizia della sinistra esige che i popoli oppressi, vittime di abusi, non rimangano inermi a subire. La sinistra francese vede gli attacchi a Charlie Hebdo come un tentativo della religione oscurantista di attaccare la libertà di espressione e rammenta le proprie crociate anticattoliche.
La destra accetta le storie ufficiali per due motivi diversi. La parte anti-immigrazionista usa gli attacchi terroristici come prova contro l’immigrazione. La destra patriottica accetta tutto ciò, ma risponde anche agli scrittori come me, che difendono la Costituzione contro il governo, obiettando che è compito del governo interpretare la Costituzione e che io non dovrei usare la Costituzione per criticare il governo. Gran parte della destra americana ritiene che i liberali usino la Costituzione per difendere criminali e terroristi, che semplicemente non andrebbero tollerati. In altre parole, la Costituzione non è vista come il nostro difensore ma come il difensore di quelli sgraditi alla destra: criminali, terroristi, abortisti, omosessuali.
Il resto della popolazione ha semplicemente dovuto soccombere ai molti anni di demonizzazione dei musulmani. Israele, infatti, ha demonizzato i musulmani per 60 anni e ha creato un’immagine dei musulmani come terroristi suicidi che indossando delle bombe. Se una persona è stata preparata a guardare i musulmani come terroristi, le storie ufficiali rientrano perfettamente in quei paradigmi già pronti nella sua mente.
Inoltre, benché gli attacchi false flag siano ordinari e siano stati utilizzati nel corso della storia per far avanzare secondi fini non dichiarati, il grande pubblico è stato indottrinato a guardarli come delle “teorie di cospirazione”. Quindi, chiunque sollevi domande viene liquidato come “teorico del complotto”. Molti americani non capiscono che addirittura la versione ufficiale dell’11 settembre, per esempio, è una teoria di complotto. Lo stesso vale per le spiegazioni ufficiali del bombardamento alla maratona di Boston e dell’attacco a Carlie Hebdo. Tutto si riduce al fatto che le teorie di cospirazione ufficiali sono accettate come vere, ma chiunque le metta in discussione è un “teorico del complotto”.
I lettori hanno fatto notare che per quanto i governi siano stupidi, la popolazione è ancora più stupida e per questo tali governi riescono ad indottrinarla. Molti arrivano alla conclusione che in assenza di un media di opposizione, la democrazia è fasulla perché le persone non hanno voglia né mezzi per affrontare il governo.
Bisogna solo sperare che i media tradizionali continuino a diminuire e che vengano rimpiazzati da Internet, in modo da liberare la popolazione da questo stato di indottrinamento. Altri considerano vana questa speranza nel momento in cui i governi affermano il controllo su internet e prima o poi renderanno il dissenso pari al terrorismo.
Coloro che cercano di sopprimere il dissenso potrebbero star semplicemente difendendo interessi personali o essere coinvolti in azioni di occultamento.
Comunque, alla fine il risultato è il medesimo. Chi solleva dissenso e domande schiette viene ridicolizzato o demonizzato per tentare di metterlo a tacere o marginalizzarlo. Che la verità alla fine prevalga o no, non capita mai in tempo. Per esempio, “le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein” hanno avuto la meglio sulla verità. Dopo che l’Iraq è stato distrutto, abbiamo appreso che la base dell’invasione statunitense in Iraq riposava fermamente su una bugia ben orchestrata.
La responsabilità dei media occidentali in bugie, morti e distruzione è elevata. Basti pensare all’aereo di linea malese che è precipitato in Ucraina. Gli USA, il Regno Unito, l’UE e il governo fantoccio di Kiev incolpano la Russia e le forze della regione secessionista di aver sparato all’aereo di linea civile. È partita un’inchiesta. Sono passati sei mesi da quando l’inchiesta è terminata e i risultati non sono stati ancora resi noti.
Chiaramente, se l’inchiesta supportasse la propaganda occidentale, i risultati sarebbero già stati divulgati. Possiamo dedurne con certezza che l’inchiesta non sostiene la posizione occidentale. Non c’è stata una sola parola da parte dei media occidentali per ottenere i risultati di questa inchiesta. Il mondo l’ha dimenticata, ma il mondo ricorda ancora la propaganda urlata a gran voce, e la conclusione, non supportata da prova alcuna, che la Russia sia colpevole.
I media occidentali stanno agendo allo stesso modo sul caso Charlie Hebdo.
Dr. Paul Craig Roberts era Assistente Segretario del Tesoro per la Politica economica e redattore associato del Wall Street Journal. È stato editorialista per Business Week, Scripps Howard News Service, e Creators Syndicate. Ha collaborato con diverse università. I suoi editoriali su internet hanno avuto grande seguito a livello mondiale. Gli ultimi libri di Roberts sono The Failure of Laissez Faire Capitalism and Economic Dissolution of the West e How America Was Lost.

Fonte originale: prisonplanet.com
Fonte e Traduzione di Giulia Amato per comedonchisciotte.org 



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