venerdì 30 gennaio 2015

Forze dell'ordine allo sfascio: la lettera del SAP


Dalla pagina FB di Magdi Cristiano Allam

Il sindacato di Polizia condanna il ministro dell'Interno: "Caro Alfano, aspetti i morti per dare sicurezza all'Italia?" e boccia il suo operato per la "inaccettabile inerzia"
In un articolo pubblicato sul sito del giornale.it a firma di Andrea Riva, si annuncia che Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap (Sindacato autonomo di Polizia), ha scritto una lettera ad Alfano in cui denuncia che "l'Italia vive da tempo una gravissima emergenza sicurezza che si è aggravata nelle ultime settimane dopo gli attentati e gli attacchi in Francia e in Belgio".
Tonelli dice di essere no costretto a "registrare una inaccettabile inerzia del Ministero dell'Interno e del Dipartimento della pubblica sicurezza che si sono limitati ad inviare circolari di prassi a prefetture e questure per rafforzare - sulla carta - controlli e servizi di vigilanza. Peccato però che la sola Polizia di Stato abbia 18.000 operatori in meno come organico: come facciamo a proteggere redazioni di giornali, sinagoghe e altri obiettivi sensibili?".
A ciò si aggiunge anche il fatto che "molti presidi di Polizia delle frontiere siano destinati alla chiusura per via della spending review, così da rendere quasi impossibili i controlli all'immigrazione clandestina, fenomeno attraverso il quale - sono parole del Ministro Gentiloni - potrebbero arrivare in Italia soggetti non ben intenzionati".
Praticamente, in Italia accade l'opposto di ciò che sta avvenendo Oltralpe: "In Francia assumono agenti e stanziano risorse importanti per la sicurezza, da noi si taglia ancora grazie alla legge di stabilità e si tengono al palo 1.000 / 1.500 ragazze e ragazze che hanno vinto un concorso per entrare in Polizia, ma che non sono ancora stati chiamati. Senza contare che ci mancano 23.000 quadri intermedi tra Ispettori e Sovrintendenti, fondamentali per le attività di polizia giudiziaria e di intelligence".
L'unità speciale antiterrorismo in Italia è ridotta all'osso: "In Italia - è bene saperlo - abbiamo soltanto 120 NOCS, le cosiddette "teste di cuoio" della Polizia di Stato. Sono operatori altamente preparati e straordinariamente formati per le emergenze terroristiche, ma agiscono in contesti ben specifici e non svolgono azioni di prevenzione e di controllo del territorio".

Ma è alla lunga conclusione della lettera che Tonelli affida tutto il proprio rammarico per la tragica situazione in cui versano i sistemi e le forze di sicurezza del nostro paese:
"Caro Alfano,
io e lei non siamo mai andati troppo d'accordo perché da quando sono alla guida del Sap ho sempre detto e denunciato le cose come stanno, non piegandomi ad accordi di comodo e a favori di sorta. Voglio però farle alcune domande. Gli uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza l’hanno mai informata, ad esempio, che nei nostri corsi di formazione e aggiornamento non v'è traccia di lezioni relative ai sistemi di prevenzione e difesa da attacchi nucleari, biologici, chimici e radiologici?
Lo sa che la maggior parte dei poliziotti, ma anche dei carabinieri, non ha mai svolto lezioni di guida operativa - al di là della personale bravura, spesso acquisita con l'esperienza, nel condurre volanti e gazzelle - e che non esiste una generale, adeguata, specifica preparazione nelle tecniche di tiro con la pistola?
Lo sa, signor Ministro, che nei nostri poligoni non si spara con bersaglio in movimento e che la maggior parte dell'addestramento è relativo a lezioni di tiro lento mirato e tiro rapido mirato su bersaglio immobile?
Lo sa che siamo anche carenti nella formazione relativa alla difesa personale, ma anche nelle tecniche di movimento, di tiro sotto stress, di tiro notturno con uso di torce etc?
Queste informazioni le ho apprese direttamente dai nostri migliori istruttori. Si faccia un giro nelle Scuole di Polizia per avere un punto esatto della situazione, caso mai non si fidasse delle mie parole. Qui però bisogna agire presto. Non c'è altro tempo da perdere. Oppure vogliamo aspettare di nuovo qualche morto, come spesso avvenuto nella storia italica, per stanziare risorse e adottare provvedimenti seri per la sicurezza dei cittadini?".




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