mercoledì 28 gennaio 2015

Raccoglievano cibo per i poveri e lo rivendevano ai ristoranti

Cibo raccolto rivenduto ai ristoranti, rappresentanti di una onlus nei guai
Nel mirino due parenti, presidente e vice di un'associazione dedita alla raccolta di alimenti per i più bisognosi. Sono stati denunciati

Di Trevisotoday.it

PONZANO VENETO Concorso in truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. Sono queste le durissime accuse rivolte a una Onlus di Ponzano che dal 2010 si occupa di raccolta di alimenti da distribuire ai più bisognosi. A finire nei guai sono stati il presidente e il vicepresidente dell’associazione, parenti, denunciati dai carabinieri di Paese al termine dell’indagini.

Secondo quanto ricostruito dai militari, a far scattare i sospetti sono state alcune voci, diventate in seguito dichiarazioni, di ex volontari che sostenevano che i due avrebbero gestito in maniera omertosa e dubbiosa la onlus. Dalle testimonianze è emerso che dall’associazione, che collaborava anche con alcuni comuni della provincia, venivano raccolti alimenti che in teoria avrebbero dovuto esser distribuiti tra le persone in stato di bisogno, ma in realtà una parte di questi, in particolare quelli di marche molto note di pasta, olio, tonno, venivano su precisa disposizione dei due parenti accantonati in un magazzino dove si diceva che sarebbero stati consegnati ai volontari stessi, a titolo di rimborso.



Dal percorso seguito da alcuni alimenti mancanti dalle liste di raccolta, attività svolta anche grazie alla collaborazione dei volontari onesti che si sono accorti dell’illegalità, è stato possibile accertare che in parte finivano nella persona del presidente. Grazie anche all’utilizzo di un veicolo ottenuto con i contributi statali, quest’ultimo li avrebbe poi rimessi nel mercato in ristoranti a lui noti ai quali venivano venduti con “bolle” ad una ditta che nel frattempo lui e il parente si erano intestati.  

Cibo raccolto rivenduto ai ristoranti, rappresentanti di una onlus nei guai
Altro episodio su cui ora indagano i carabinieri è una denuncia di furto di cento pacchi di pasta fatta dagli odierni indagati nell’agosto del 2014, dove si ipotizza vi sia stata una simulazione di reato. Venerdì  sono stati eseguiti controlli igienico-sanitari anche con l’ausilio di personale del Nas che ha individuato alcune irregolarità. 



Fonte: trevisotoday.it 


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