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CORREVANO I MITICI ANNI 60
“E’ stata studiata e costruita per curare tutti i casi di malattia. Essa irradia atomi magnetici regolabili tramite pulsazioni variabili di luce, Poichè ormai è un fatto accertato che il corpo umano al pari di quello di ogni essere vivente possiede un campo magnetico particolare corrispondente alle funzioni organiche e cellulari, in caso di malattia, trauma o infezione questo campo subisce una alterazione.
Perciò, il bombardamento magnetico effettuato sui malati che si siedono sulla poltrona, ristabilisce l’equilibrio ridonando la salute” (tratto dall’Allegato N.1 dell’ottobre 1969).
GLI OSTACOLI DELLA MEDICINA "UFFICIALE"
"Nel laboratorio di Imola, avevamo costruito una poltrona magnetica che dava dei risultati veramente notevoli.
Una sera venne a trovarci un medico di Bologna che era molto aperto nei confronti delle cure alternative.
Il medico ci disse che la teoria era affascinante, ma che lui voleva vederne in pratica la validità.
Gigi rispose che avevamo curato e guarito diversi malati, ma che ultimamente era venuto l’ufficiale sanitario accompagnato dai vigili e che aveva minacciato di denunciarlo per esercizio abusivo della professione medica se avessimo continuato.
Al che il dottore disse che lui era medico e che nessuno poteva impedirgli di sperimentare i nostri strumenti.
Al momento aveva appunto una paziente che era già stata operata
per tumore al seno. L’avevano sottoposta alla cobalto terapia, ma ormai non c’era più alcuna speranza, perché le metastasi si erano diffuse in tutto l’organismo.
- “Avrà si e no due o tre settimane di vita – disse – Domani ve la porto e vediamo un po’ cosa succede”.
Il giorno dopo tornò con la donna che a stento si reggeva in piedi.
Povera donna! Dove era stato asportato il seno c’era un enorme ferita purulenta e maleodorante. Cominciammo ad irradiarla di energia per circa 20 minuti, dopo di che la congedammo, non senza averle consegnato due bottiglie di acqua minerale magnetizzata. Quel giorno era un martedì e le fissammo un appuntamento per il sabato successivo.
Ma il venerdì sera vedemmo arrivare il medico senza alcun preavviso, in uno stato a dir poco euforico.
- “Ma cosa c’è in quell’acqua che le avete dato? – esordì – Lo sapete che dopo averla bevuta ha ripreso appetito?! Il colorito del viso sta ritornando roseo, ha riacquistato le forze e riesce a camminare!
Ma la cosa più stupefacente è che sulla ferità si sta formando un velo epiteliale!!”.
PER GUARIRE BISOGNA "REGREDIRE"
. Il giorno dopo il dottore tornò con l’ammalata che riuscì a camminare e a sedersi sulla poltrona da sola.
Era veramente migliorata in modo eccezionale. Dopo averla irradiata per altri 20 minuti ed averle consegnato altre due bottiglie d’acqua, Gigi ritenne doveroso avvertire la signora che il giorno dopo
avrebbe avvertito dei dolori e di non preoccuparsi, perché essi annunciavano un miglioramento e cioè il ripristino della vitalità organica ( Stessa cosa detta in questi anni dal Dottor Hamer, prima imprigionato e ora in esilio in Norvegia per aver ostacolato non poco le case farmaceutiche in una nuova visione della malattia e della sua guarigione!)
“Dolori? – disse lei – Ma io ho già sofferto tanto e non voglio più soffrire!”.
Succedeva questo: mentre il corpo della malata era disponibile a reagire positivamente agli stimoli energetici, l’animo della donna ormai era come morto, perché non riusciva più ad affrontare le
sofferenze della vita. Così come Gigi aveva predetto, il giorno dopo la donna fu assalita da forti dolori che cercò di attenuare assumendo una dose massiccia di calmanti e dal quel momento si rifiutò di
proseguire le cure. Visse ancora sei mesi e poi morì.
Fonte: Fortuna Drago e documento "Ighina un uomo venuto dal futuro di Alberto Tavanti"
Da "Scienza di confine"