ARMI CHIMICHE / La Siria ferma il trasbordo a Gioia Tauro: “Pericoloso”. Il governo italiano aveva detto che non c’erano rischi!
Di Lucilla Parlato
Stop al trasbordo di armi chimiche presso il Porto di Gioia Tauro. Secondo quanto riferiscono fonti siriane, i container che avrebbero dovuto trasportare le armi chimiche, merci pericolose appartenenti alla classe 6.1 (materie tossiche), non avevano i parametri di sicurezza previsti a livello internazionale.
Secondo le stesse fonti, in Siria si stanno quindi costruendo i contanier adatti, in modo da garantire la sicurezza del trasporto, con la supervisione di esperti internazionali. Una soluzione, questa, che è causa di un oggettivo ritardo e fa dunque slittare le operazioni di trasbordo dei 60 container in transito nel territorio italiano che si svolgeranno nel Porto di Gioia Tauro, tra la nave danese Ark Futura e il laboratorio galleggiante Cape Ray inviato dagli Stati Uniti.
Ricordiamo che nelle scorse settimane la notizia del trasbordo aveva procurato grandi allarmi nella popolazione. E che il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, aveva detto dopo aver incontrato il governo, di sentirsi “rassicurato” che non c’era alcun pericolo per la cittadinanza. Stesse rassicurazioni le aveva fornite l’allora premier Enrico Letta e il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nel corso di audizioni parlamentari.
Bene, evidentemente avevano ragione i cittadini ad allarmarsi. Ora c’è ragione di chiedere trasparenza due volte di più.