Ha avuto esiti positivi un nuovo blitz della Guardia di Finanza, con cui sono stati oscurati 124 siti pirata. Aggirare il blocco della GdF è però, come al solito, molto semplice
È stata una denuncia di SKY Italia ad attivare la Guardia di Finanza che in un’operazione chiamata Match Off ha fermato – o quasi – ben 124 siti online, nel tentativo di rallentare il fenomeno dilagante della “pirateria audiovisiva” sul web. I siti sono stati oscurati, ovvero i server sono ancora attivi ma gli indirizzi non sono raggiungibili con i più popolari DNS nazionali.
I siti in questione trasmettevano contenuti sia in diretta streaming che on-demand, fra cui“numerosi eventi sportivi ed interi campionati” di discipline diverse. Trovavamo inoltre concerti musicali, film e opere televisive, il tutto naturalmente senza uno straccio di diritti e su server localizzati all’estero. I siti riportavano anche un palinsesto con gli appuntamenti in diretta più importanti da seguire.
I portali oscurati dalla GdF guadagnavano mediante l’uso dei tradizionali banner pubblicitariinseriti nel corso delle trasmissioni e nelle pagine e con un sistema atto a massimizzare i profitti “anche in danno del mercato pubblicitario”. In sostanza, le indagini hanno permesso di scoprire che una parte dei contatti pubblicitari veniva riconosciuta anche senza alcuna interazione da parte degli utenti.
Alcuni automatismi fraudolenti, sostiene la GdF, conteggiavano “periodici click sui banner, in realtà mai avvenuti”. Rilevata in alcuni siti anche la presenza di malware informatico che attraverso la consueta tecnica del phishing rubava informazioni personali ai visitatori. La GdF non ha reso pubblica la lista dei 124 siti oscurati, menzionando esclusivamente il dominio “sportlemon.tv”, portale registrato ad uno dei co-fondatori di The Pirate Bay.
Ma quanto può considerarsi una vittoria l’esito dell’operazione Match Off, e quanto solamente un fastidio per gli utenti interessati ad un determinato tipo di contenuti? Oscurando un sito non si ottiene che una restrizione aggirabile in pochi minuti: cambiando i DNS della propria connessione, infatti, si riottiene con estrema facilità l’accesso. Molti server vengono dislocati in vari paesi esteri proprio per essere immuni ad attacchi di questo tipo, richiedendo forze in campo ben maggiori per poter essere effettivamente sradicati.
I tentativi di contrasto nei confronti dei pirati del web da parte delle autorità italiane sono sicuramente encomiabili, ma è indubbio che fin quando non verranno cambiate le metodiche quello della pirateria online sarà un problema tutt’altro che risolto.
FONTE: hwupgrade.it
Tratto da: morasta.it