venerdì 28 febbraio 2014

Rivoluzionario farmaco in sperimentazione guarisce dal cancro in poche settimane.

La prossima cura in lista per sparire nel nulla?!?
''Brentuximab Vedotin'', rivoluzionario farmaco anticancro in sperimentazione a Manchester: guarisce in poche settimane.
 
Una storia che a prima vista ha dell'incredibile: il 47enne Ian Brooks sarebbe stato curato da 70 tumori presenti all'interno del suo corpo. L'incredibile "miracolo" medico è avvenuto a Manchester presso il centro specialistico The Christie NHS Foundation sfruttando un trattamento farmacologico in fase di sperimentazione, chiamato "Brentuximab Vedotin", che viene somministrato con iniezione attraverso una flebo ogni tre settimane per un massimo di un anno. Una nota importante prima di procedere: per ora le nostre fonti sono quelle ufficiali, al momento stiamo indagando per ulteriori conferme del caso, dato il tema molto delicato.

Il trattamento viene offerto ai pazienti che non hanno altre opzioni, e le prove dimostrerebbero che il cancro è stato totalmente eliminato fino a un terzo dei casi. Va detto che in questo caso il cancro potrebbe anche ritornare, alcuni pazienti comunque sono sopravvissuti per più di tre anni, il che ha portato a parlare di questo trattamento come di una possibile cura.

Il farmaco è noto come un tipo di anticorpo monoclonale: sostanzialmente ricerca le proteine specifiche sulla parte esterna delle cellule tumorali e poi le distrugge dall’interno. Il 28 febbraio 2011 è stata presentata la domanda di approvazione alla Food and Drug Administration (FDA) per l'uso del Brentuximab Vedotin nel trattamento del linfoma di Hodgkin refrattario o recidivante e nel linfoma anaplastico sistemico a grande cellule. Ha ricevuto un'approvazione condizionata nel 2012 dall'European Watchdog Drug.

L'uomo era malato dal 2001 di una forma rara e aggressiva del linfoma non Hodgkin, chiamata linfoma a grandi cellule anaplastico. Il primo trattamento ha dato risultati positivi, ma il cancro si è ripresentato nel 2008. Brooks si è anche sottoposto a un trapianto di cellule staminali, ma anche con questo secondo trattamento il cancro, come detto estremamente aggressivo, si è ripresentato poco tempo dopo. Al momento in cui ha deciso di sottoporsi alla sperimentazione del farmaco, primo al mondo, al The Christie di Manchester, all'uomo erano state date solamente poche settimane di vita.

"Nel giro di pochi giorni, Ian si è indebolito e il Prof. Illidge è stato chiamato per constatare i progressi. Fortunatamente, il trattamento stava funzionando: i tumori stavano sparendo così rapidamente che il corpo di Ian faceva fatica a tenere il passo. Avendo identificato cosa non andasse, il Prof. Illidge ha successivamente alleviato i suoi sintomi" si legge sul sito ufficiale dell'ospedale.

Vi sono alcune discrepanze riguardo la durata del trattamento. Il sito ufficiale, forse per proteggere la privacy di Brooks, non divulga informazioni precise. Le testate britanniche si dividono tra due settimane (Manchester Evening News o Bolton News) e dodici settimane (Daily Mail) per la durata del trattamento subito dall'uomo, residente a Bolton. Ciò non toglie comunque merito al The Christie o interesse a questa bella notizia.

"Non posso ringraziare abbastanza la fondazione NHS e l'ospedale per quello che hanno fatto. Sono stati tutti meravigliosi. Spero che il mio ruolo in questa sperimentazione aiuterà altre persone". I medici al The Christie infatti, visti gli straordinari risultati raggiunti, stanno trattando con lo stesso farmaco altri pazienti del proprio ospedale con lo stesso linfoma e le stesse condizioni di Brooks, che già dopo 24 ore dall'inizio del trattamento avrebbe mostrato segnali di ripresa.

"Non penso che sarei qui senza quel farmaco" ha aggiunto Brooks. "Il mio specialista era così felice quando ha visto i risultati che me li ha mostrati subito. Avevo 60-70 tumori e poi erano spariti".

Gli stessi medici si sono detti meravigliati del rapido progresso compiuto da Brooks nell'arco di poche settimane: "Il farmaco può essere somministrato rapidamente e ha pochissimi effetti collaterali (si tratta comunque di un potente farmaco, non è uno scherzo e gli effetti collaterali ci sono eccome, ndr). È probabilmente il set di scansioni più impressionante che abbia mai visto. Ian lo ha davvero combattuto. Ora si sta rimettendo e siamo assolutamente fiduciosi a riguardo" ha commentato il Dott. Adam Gibb, ricercatore clinico del The Christie.

"Storie come questa dimostrano il valore delle prove cliniche" ha spiegato il Prof. John Radford, ricercatore presso l'istituto. "Singoli pazienti possono beneficiarne e la conoscenza che acquisiamo ci permette di muoverci verso il prossimo passo nello sviluppo dei trattamenti di domani".

Sicuramente una notizia positiva che accenderà tanti riflettori su questo trattamento. Bisognerà comunque trattare la questione sempre con cauto ottimismo. Anche se in parte differente, la questione italiana di Stamina insegna molto su questo genere di notizie.

Articolo scritto da Massimiliano Di Marco per ibtimes.com che ringraziamo.



Fonte: ilnord.it

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