venerdì 21 febbraio 2014

IL VENEZUELA DI NUOVO SOTTO ATTACCO

- DI MARIA PAEZ VICTOR -
Ancora una volta è in corso un attacco molto ben organizzato contro il governo democratico popolare del Venezuela. Un attacco fatto di manipolazioni monetarie, sabotaggio economico, campagna mediatica internazionale avversa all’economia del paese, nonostante gli ottimi indicatori economici e diffamazione della società petrolifera statale. I disordini dell’ultima settimana hanno causato 3 morti e 66 feriti.
La tattica è la stessa adottata dall’opposizione non-democratica negli ultimi 15 anni dalla prima elezione del presidente Hugo Chavez. Stessa identica tattica usata nelle cosiddette Rivoluzioni Arcobaleno nell’Europa dell’Est, in Libia, in Siria, in Egitto e ora in Ucraina. Lo scopo è quello di creare una parvenza di caos, di provocare le forze di polizia, di screditare il governo attraverso i principali media internazionali per favorire disordini civili, o anche una guerra civile (come è avvenuto con successo in Siria); e, infine, promuovere le giuste condizioni per un intervento o un’occupazione internazionale.
Tuttavia, il Venezuela non è in Medio né nel Vicino Oriente e il suo governo è una democrazia partecipativa che gode di una maggioranza molto solida, del sostegno di tutte le istituzioni chiave in uno stato di diritto e dell’appoggio dei suoi paesi confinanti. Inoltre, la popolazione è organizzata in comunità molto coese, non è una massa amorfa.
La posta in gioco è alta perché il paese ha le più grandi riserve di petrolio conosciute e sono a un tiro di schioppo da Washington.
Non essendoci più in giro Hugo Chavez l’opposizione considera Nicolas Maduro una facile preda; sottovaluta quest’uomo la cui popolarità è molto aumentata sia all’interno che all’esterno del paese.[i]
L’attacco al Venezuela, l’obiettivo di creare il malcontento popolare, si è concretizzato in questo modo:
Guerra monetaria.  iniziata con un assalto alla valuta, con la manipolazione del mercato nero del dollaro, con l’ottenimento, da parte del Governo, di dollari a prezzo di favore dietro false motivazioni.  Maduro non ha esitato: ha regolamentato i prezzi e cambiato le regole di scambio monetario e il 70 % della popolazione ha approvato questa sua misura .[ii]

Falsa carenza di beni di consumo:   In un sol colpo, proprio mentre stava per iniziare lo shopping natalizio, c’è stato un aumento scandaloso del prezzo delle merci e una carenza di beni alimentari.  Molti ricchi commercianti hanno accumulato beni di prima necessità come farina di mais, zucchero, sale, olio da cucina, carta igienica, ecc. nascondendoli in depositi o spedendoli in Colombia, attraverso un’operazione di contrabbando ben architettata. L’esercito ha scoperto un ponte illegale costruito per le moto, sul quale transitavano le merci di contrabbando.  Migliaia di sacchi di prodotti alimentari sono stati rinvenuti  abbandonati e lasciati marcire per le strade secondarie della Colombia: e questo non era contrabbando economico, ma un contrabbando per ragioni politiche.  Il Governo Colombiano ha poi collaborato con quello Venezuelano per porre fine a questo traffico.
Attacco alla società petrolifera PDVSA: La stampa internazionale ha fatto circolare la notizia che la  PDVSA stava fallendo perché invece di re-investire i suoi utili, li stava utilizzando per programmi sociali, e che il paese era a corto di petrolio. Stranamente non capita mai che faccia circolare la voce che in Canada o in Arabia Saudita scarseggi il petrolio. Hanno anche diffuso l’assurda notizia che il Venezuela stava importando benzina dagli Stati Uniti. Il fatto è che la PDVS possiede la CITGO, grande compagnia petrolifera degli Stati Uniti,  la cui raffineria spesso rimanda in Venezuela un liquido speciale utilizzato per migliorare la qualità della benzina 95. Secondo l’autorevole Petroleum Intelligence Weekly [iii] la PDVSA è ancora una delle prime 5 compagnie petrolifere del mondo.[iii]
Campagna mediatica per screditare l’economia.  I media internazionali per anni non hanno fatto che prevedere morte e distruzione per l’economia del Venezuela.  Tuttavia l’economia del paese sta andando bene. Le sue esportazioni di petrolio l’anno scorso ammontavano a $ 94 miliardi di dollari, mentre le importazioni hanno raggiunto solo i 59,3 milioni di dollari – un minimo record. Le riserve nazionali sono a 22 miliardi di dollari e l’economia ha un’eccedenza (e non un deficit) del 2,9 % di PIL. Il paese non ha debiti interni o esteri particolarmente onerosi.[iv] Sono tutti questi degli ottimi indicatori che farebbero invidia a molti paesi dell’Europa, agli Stati Uniti e al Canada.   La banca multinazionale Wells Fargo ha recentemente dichiarato che il Venezuela è una delle economie emergenti maggiormente al sicuro da possibili crisi finanziarie e la Bank of America Merril Lynch ha raccomandato ai suoi investitori di acquistare titoli di Stato venezuelani  [v]
Esagerazioni dei rischi per la sicurezza.  Il Venezuela, purtroppo, ha un elevato tasso di criminalità, come la maggior parte dei paesi dell’America Latina.  La recente morte di una giovane coppia molto in vista nel panorama mediatico del paese, ha spinto l’opposizione ad esagerare il senso di insicurezza. Maduro ha risposto con un Piano Generale per la Pace, utilizzando polizia locale, coinvolgendo le amministrazioni comunali e le collettività locali, dividendo le città in settori, evidenziando le zone “calde” e istituendo delle pattuglie speciali, creando 25 comitati di cittadini per il controllo di Polizia per un totale di 250 persone, garantendo nuovi servizi a favore delle vittime dei crimini, coinvolgendo i mezzi d’informazione nel tentativo di ridurre al minimo programmi televisivi violenti.  Tutto questo ha avuto un grande successo popolare.
All’interno dell’opposizione ci sono degli elementi realmente democratici e rispettosi della legge; ma, purtroppo, la maggioranza è anti-democratica.
Negli ultimi giorni, due leader dell’opposizione non-democratica, i due parlamentari Leopoldo López e Maria Corina Machado, hanno incitato a nuova violenza. Disordini orchestrati, con sabotatori professionali e  manipolazione dei giovani, hanno causato la morte di tre persone e il ferimento di 66.[vi] Lopez, il cui collegamento con la CIA risale al suo soggiorno a Kenyon College, Ohio .[vii] –  ha dichiarato pubblicamente che la violenza sarebbe continuata finchè non si sarebbero “sbarazzati” di Maduro. Uno dei manifestanti ha detto alla stampa: “Abbiamo bisogno di un morto “.  Su Twitter poi abbondano messaggi di incitamento a farsi avanti per uccidere Maduro. Un messaggio di Twitter ha addirittura riportato i dettagli precisi della scuola del figlio del Presidente dell’Assemblea Nazionale, Diosdado Cabello, suggerendo il rapimento del bambino.
Il Procuratore Generale, che è una donna, è stato fisicamente aggredito ed i suoi uffici saccheggiati. E poi auto della polizia date alle fiamme, un’associazione culturale devastata; e il Governatore della Casa di Tachira che ha rischiato di morire tra le fiamme con la sua famiglia.
Gli atti di violenza dell’opposizione sono ormai una costante. Lo scorso ottobre, Henrique Capriles, il candidato presidenziale sconfitto quattro volte, dopo aver perso contro Maduro, ha apertamente incitato ad una violenta protesta con queste precise parole: “Scendete in piazza e mostrate il volto della vostra rabbia!”  Risultato: 10 persone morte (di cui una bambina di soli cinque anni) e 178 feriti,19 cliniche attaccate e incendiate e medici cubani in fuga per mettersi in salvo.
Ora, la stampa internazionale non denuncia le violenze dell’opposizione venezuelana. Quando vengono segnalati questi episodi c’è sempre qualcuno lì pronto ad insinuare che è tutta colpa del governo.
Il crescente benessere della popolazione (viii) è un chiaro risultato di 15 anni di Rivoluzione Bolivariana
[viii]   Il Comitato Economico delle Nazioni Unite per l’America Latina e i Caraibi ha dichiarato che il Venezuela è il paese con il più basso livello di disuguaglianza sociale dell’area (coefficiente GINI), scesa del 54%.[ix]
I livelli di povertà sono al 21 % e la povertà estrema è scesa dal 40% al 7,3 %. La mortalità infantile è stata ridotta da 25/1000 (1990) a 10/1000  [x]  Il governo Chávez ha eliminato l’analfabetismo e fornito pubblica istruzione, alloggi e servizi sanitari gratuiti.  In un solo decennio, il Venezuela è avanzato di 7 posizioni nell’indice dello Sviluppo Umano delle Nazioni Unite.[xi]
I sondaggi mostrano che la popolazione del Venezuela è una delle più felici del mondo- [xii] In tutto questo, grande è stata la solidarietà ricevuta da insegnanti esperti e medici Cubani. Cuba e Venezuela hanno mostrato al mondo cos’è la vera solidarietà tra nazioni.
La crisi finanziaria che ha colpito il Nord America in questi ultimi sei anni, ha prodotto un antagonismo tra lo Stato e i lavoratori e la popolazoone in generale. Con il pretesto di una necessaria austerità, ovunque sono stati tagliati i programmi pubblici e i sindacati distrutti.
Con il calo dei prezzi del petrolio, la crisi ha colpito anche il Venezuela. Tuttavia, il governo ha continuato nel suo intento di ridurre la povertà nel paese, ad aumentare i salari, a formare migliaia di lavoratori, ed il tasso di crescita ha continuato a salire, nonostante la forte contrazione economica.   Proteggendo l’occupazione, strategia fondamentale per contrastare la crisi, l’economia del paese ha continuato a crescere ad una media tra il 2,5 e il 5% del PIL  [xiii]
La vera opposizione in Venezuela sono gli Stati Uniti, i suoi alleati ed i suoi agenti che alimentano il gasdotto illegale di dollari che si riversano nelle false ONG falsi e nei partiti all’opposizione.
Il Venezuela è un esempio del rifiuto dell’economia neo-liberale e del capitalismo delle multinazionali.  Non esiste più quella vecchia e corrotta elite, tanto cara al capitalismo dei grandi gruppi, che per 40 anni ha impoverito la popolazione.
La strategia della violenza non ha alcuna speranza di successo perché, a differenza del 1999, il popolo venezuelano oggi è organizzato in una moltitudine di gruppi: consigli comunali, municipalità, comitati per la salute pubblica, per la sicurezza, di polizia locale, di attività sportive e culturali e comitati scolastici. La Rivoluzione Bolivariana ha generato non una massa informe di persone, ma una popolazione strutturata ed organizzata, capace di prendere, insieme al suo governo, le decisioni per la sua vita. Il Venezuela, ormai, è una democrazia partecipativa pienamente funzionante.
L’opposizione non ha una base popolare – come lo dimostra la serie delle sue sconfitte elettorali.
Non gode dell’appoggio dei militari (e alcuni componenti dell’opposizione democratica sono apparsi in televisione per denunciare questa tattica utilizzata dall’opposizione non-democratica di apparire sempre con accanto personale militare).
Non hanno il sostegno dei paesi confinanti, che subito hanno espresso la loro solidarietà con il Presidente Maduro, per denunciare la violenza al loro interno.
La loro unica carta vincente è sperare che i Marines Americani invadano il Venezuela: questo sarebbe l’inizio di una guerra regionale.
María Páez Victor è una sociologa, nata in Venezuela
17.02.2014
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63
NOTE
[i] Rafael Rico Ríos, Un pueblo maduro, Rebelión, 09/12/13; un’indagine dell’osservatorio di notizie internazionali NTN24 indica Nicolas Maduro come il più popolare presidente dell’America Latina,  insieme all’inchiesta di ICS. YVK Mundial - www.aporrea.org
01/10/13 - www.aporrea.org/venezuelaexterior/n237249.html
[ii] AVN, 15 Dec. 2013, Hinterlaces: il 70% dei venezuelani appoggia le misure economiche intraprese da Maduro;
[iii] Agencia Venezolana de Noticias, 09/05/2013
[iv] Mark Weisbrot, Cosa può imparare l’Europa dall’indipendenza dell’America Latina – The Guardian – 21 August 2013;  La tanto sperata apocalisse in Venezuela è molto improbabile,
http://www.ultimasnoticias.com.ve/opinion/firmas/mark-weisbrot—desconsenso-en-washington/el-tan-esperado-apocalipsis–en-venezuela-es-poco.aspx#ixzz2jc5ULbi7
Venezuela: in crisi? Ewa Sapiezynska & Hassan Akram, AL JAZEERA, 2 December 2013; Venezuelanalysis.com
[v] La Guerra economica e le elezioni comunali, Juan Manuel Karg, Rebelión, 2 diciembre 2013
[vi] Ryan Mallett-Outtrim, I Leader dell’Opposizione in Venezuela auspicano ulteriori manifestazioni, nonostante i  recenti scontri mortali – VENEZUELANALYSIS, Feb 13th 2014
[vii] Jean-Guy Allard, Para destruir la obra de Chávez, la CIA apuesta por López, el fascista que crió, TWITTER:  @AllardJeanGuy
[viii] Carles Muntaner, Joan Benach, Maria Paez Victor, The Achievements of Hugo Chavez, COUNTERPUNCH, 20 December 2013.
[ix] http://english.pravda.ru/society/stories/06-12-2012/120428-Venezuela_Lessons_in_Socialism-0/
[x] National Institute of Statistics, Agencia Venezolana de Noticias, 27 March 2012; Yolanda Valey, BBC, 4 March 2012
[xi] UN Human Development Index http://www.telesurtv.net/articulos/2013/03/16/venezuela-subio-en-el-indice-de-desarrollo-humano-segun-pnud-8411.html
[xii] Gallup Poll 2012; Happy Planet Sustainable Wellbeing Index, Global Footprint Network, 14 June 2012; New Economic foundation, 24 Oct. 2012; World Happiness Report, University of Columbia, 2012.
[xiii] Jesse Chacón, “La economía nacional en el context de la crisis global del capitalismo” 27 abril 2012, Agencia Venezolana de Noticias.

Tratto da: informarexresistere.fr

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