Charlie Chaplin in 'Vita da cani' |
La giornalista ha messo a confronto la spesa pubblica per il mantenimento dei cani randagi , che risulta essere di € 3.65 cadauno, e quella per le persone in difficoltà, accolte dalla Caritas diocesana di Udine, che è di poco superiore: €4,50. Solo 85 centesimi di differenza.
Entro fine anno, si leggerà, sarà inoltre pronto il nuovo regolamento di applicazione della legge regionale n.20 del 2012 che conterrà i criteri di applicazione delle norme per il benessere e la tutela degli animali da affezione. Verranno anche stabilite le tariffe minime che spettano ai canili che accolgono gli animali ritrovati, dovute dai comuni. Per un cane di piccola taglia si dovrà pagare 3,50 euro al giorno, di media taglia 3,65 e per uno che supera i 30 chili di peso 3,80 centesimi. Cifre che non si discostano molto dall’importo – 4 euro d’estate e 5 d’inverno, al giorno/a persona – che l’Ambito socio assistenziale riconosce alla Caritas di Udine quale rimborso spese (escluso il vitto) per le persone che non hanno un tetto e che sono accolte negli appartamenti e nelle strutture della realtà diocesana.
Al momento sono molte le Amministrazioni comunali che, a seconda dei cani randagi trovati sul proprio territorio, si trovano a sborsare cifre considerevoli. «la Vita Cattolica» porta l’esempio di Martignacco (nel 2013 ha speso circa 25 mila euro) e di quello di Pordenone (che spende circa 49 mila euro all’anno): due Amministrazioni che, al pari di molte altre, per correre ai ripari prevedono un incentivo per coloro che scelgono di adottare un cane custodito in canile (450 euro in tre anni a Martignacco, 250 euro in due anni a Pordenone).
Il settimanale diocesano propone anche una riflessione di don Dino Pezzetta, parroco di Montenars, paesino dove ormai da 4 anni – nella giornata che ricorda San Francesco d’Assisi –, viene celebrata una Santa Messa con gli amici animali: “Amo molto gli animali, ma guai a metterli sullo stesso piano dell’uomo bisognoso”
Fonte: udinetoday.it