venerdì 28 febbraio 2014

Russia, USA e Germania insieme contro gli asteroidi

Russia, USA e Germania insieme contro gli asteroidi
© Flickr.com/asteroid/cc-by

Viviamo in un mondo pericoloso. Il meteorite caduto l’anno scorso su Čebarkul', citta’ russa negli Urali, ha ricordato che l’uomo e’ inerme di fronte alla minaccia che viene dallo spazio, rileva il ricercatore dell’Osservatorio astronomico centrale dell’Accademia delle scienze della Russia, Sergej Smirnov.
L’impatto diretto con la Terra di un corpo celeste di dimensioni relativamente piccole, di soli 100 metri, provocherebbe una catastrofe di proporzioni continentali. Molto forte sarebbe anche l’impatto sull’ambiente, sul clima della Terra e sui processi geologici.

Finora la nostra civilta’ e’ stata fortunata: non c’e’ stato nessun caso di grandi distruzioni provocate dalla caduta di un meteorite. Tuttavia, i vasti crateri che esistono sulla Terra dimostrano che nel passato e’ successo, e nessuno sa quando un altro asteroide volera’ verso il nostro pianeta. Ogni anno gli astronomi pubblicano le loro previsioni sull’avvicinamento alla Terra dei piccoli corpi celesti, ma le loro possibilita’ sono limitate e ogni anno capitano due-tre “sorprese”. Lo scienziato Aleksandr Zhelezniakov dell’Accademia di cosmonautica della Russia rileva che occorre un sistema globale di monitoraggio e difesa.
Per il momento nel mondo non esistono sistemi che siano in grado di garantire la protezione effettiva. E temo che passera’ parecchio tempo prima che potremo averlo. In questo momento l’unica cosa che possiamo fare e’ creare un sistema di monitoraggio.
Che il meteorite di Čebarkul' non abbia provocato vittime, e’ una mera fortuna, ma parecchie persone sono state ferite. La maggioranza e’ stata ferita dalle schegge dei vetri spaccati dall’onda d’urto. Lo scopo degli specialisti russi, che stanno iniziando la cooperazione con i loro colleghi degli USA e della Germania, e’ appunto quello di prevenire questo tipo di situazioni. Il ministero russo non nasconde che il progetto richiedera’ decine di anni e molte risorse. Nella fase successiva verra’ creato un sistema in grado di prevenire la collisione tra il nostro pianeta e gli oggetti spaziali, ma per questo ci vorranno tecnologie che al momento non esistono.

Fonte: italian.ruvr.ru
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