Di Stefano Fait per IxR
“Cristo e diritti umani Questa rivoluzione salva anche voi europei” – Fra i pope, le Marianne e gli attivisti del “Maidan”: “Ci avete abbandonati ma non capite che in questa piazza ci sono i veri valori dell’Europa”
Questa è la versione ufficiale dei media occidentali, magistralmente articolata da Domenico Quirico per la Stampa, che sembra in qualche misura comunicare ai suoi lettori l’idea che si tratti di una crociata del Bene (Occidente) contro il Male (Oriente).
La realtà è ben diversa.
I milioni di ucraini non etnicamente russi che si oppongono ai manifestanti (quasi esclusivamente giovani e maschi) non sono meno europei e meno occidentali degli altri. Non esistono patentini di europeismo DOC che distinguono i buoni dai cattivi.
Quella dei manifestanti nonviolenti assaliti dalla spietata polizia fascistoide ucraina è una favoletta.
In piazza ci sono migliaia di giovani armati con molotov, pietre, spray al peperoncino, barre di ferro, catene, elmetti, scudi, giubbotti antiproiettile, coltelli e armi da fuoco
Hanno appiccato il fuoco a copertoni ed edifici amministrativi, lanciato trattori e bulldozer contro gli agenti anti-sommossa, dirottato mezzi pubblici, vandalizzato uffici, preso in ostaggio funzionari pubblici, rapito, picchiato a sangue e ucciso poliziotti – 9 solo martedì 18 febbraio, su un totale di 25 vittime che includono un giornalista, massacrato dai contestatori mentre tornava a casa in taxi
Urlano slogan, come “Slava Ukrajini”, che già riecheggiavano ai tempi del collaborazionismo con gli occupanti nazisti.
Cosa succederebbe in una qualunque capitale occidentale, in analoghe circostanze?
Sappiamo che negli Stati Uniti l’FBI aveva già formulato un piano per l’uccisione a mezzo cecchini di certi leader di Occupy Wall Street
Che differenza c’è rispetto al comportamento dei famigerati black bloc che sabotano le manifestazioni nonviolente nelle nostre città?
Quale dev’essere il livello di frustrazione di tutti quei contestatori nonviolenti e democratici del governo che vedono le loro più o meno legittime aspirazioni associate all’estremismo, all’anarchia e alle infide aperture di un Occidente (penso all’ineffabile Carl Bildt, nuovamente sulla cresta dell’onda dopo la sua pessima performance al tempo del conflitto jugoslavo), che sembra più che altro interessato alla manodopera a basso costo, alla colonizzazione economica dell’Ucraina e alla possibilità di far entrare Georgia e Ucraina nell’Alleanza Atlantica?
Quanti ucraini assistono attoniti a quel che sta avvenendo nel loro paese, temendo di risvegliarsi in una nuova Siria, in una guerra civile tra il nord-ovest e il resto del paese?
È forse proprio questo l’obiettivo dei violenti, fomentare una delle più insensate e criminali guerre civili della storia?
Fonte: informarexresistere.fr