mercoledì 14 gennaio 2015

Francia, settanta studenti denunciati perché inneggiavano alle stragi

SETTANTA STUDENTI FRANCESI SEGNALATI - DALLE SCUOLE - ALLA POLIZIA PER APOLOGIA DI TERRORISMO: INNEGGIAVANO ALLE STRAGI

PARIGI - Adolescenti segnalati alla polizia per "apologia di terrorismo" nelle scuole francesi durante il minuto di silenzio in omaggio a Charlie Hebdo, e la polizia ha iniziato a indagare su di loro, con la possibilità anche di arrestarli, in base alla legge. Lo riferisce la radio Europe 1 citando un "documento riservato" del ministero dell'Istruzione secondo cui, dalla giornata di lutto nazionale per gli attentati di Parigi, 70 studenti si sarebbero resi protagonisti di scivolate verbali da "zero in condotta", in alcuni casi molto violente e vietate dalla legge.

Il documento riporta la trascrizione delle frasi che hanno portato alla segnalazione degli studenti alla polizia: "Sono miei fratelli", ha commentato una studentessa quindicenne all'indomani dell'attentato riferendosi ai terroristi, seguita da un altro, sedici anni, che si sarebbe lanciato in una serie di "minacce di morte e di jihad verso tutti i 'bianchi'". Gli episodi sono stati segnalati da alcuni insegnanti alle varie presidenze da cui sono stati trasmessi ai rettorati che hanno poi ottemperato all'obbligo di girare le informazioni alle forze di polizia per le indagini del caso. Va ricordato che oggi una persona nel nord della Francia è stata condannata per direttissima a scontare 4 anni di carcere duro per aver inneggiato alla strage dell'Hebdo. La magistratura francese prende molto sul serio questo genere di reati.


Segnalazioni quindi dovute, che rappresentano la prima applicazione della legge del 13 novembre 2014, che Le Figaro definisce "un arsenale legislativo destinato a rafforzare la lotta al terrorismo". C'e' ovviamente tutta l'intenzione - precisano da Europe 1 - di verificare l'effettiva entita' dei fatti e distinguere accuratamente fra "apologia di terrorismo" e "semplice provocazione", che comunque farà passare brutti momenti, a questi scriteriati.

Un proposito che, oltre alle forze di polizia, coinvolge anche e soprattutto il mondo della formazione, il cui ruolo e' fondamentale per prevenire la radicalizzazione all'interno delle istituzioni scolastiche francesi. Lo scopo e' fermare il reclutamento delle giovani generazioni e accertare se si tratti semplicemente di "adolescenti verbalmente intemperanti" che non si rendono conto di quel che dicono o, al contrario, di giovani squilibrati gia' radicalizzati e pericolosi, "apprendisti jihadisti" da fermare prima che sia troppo tardi.

Quindi, i ragazzi sono avvisati: in Francia inneggiare ai killer dell'Hebdo costa molto caro: si finisce in galera e ci si resta per anni.


Fonte: Il Nord


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